Igiene e cure basiche in paziente tetraplegico
Circa un mese e mezzo fa mio padre ha avuto un emorragia cerebrale che ha interessato una zona molto delicata. Prima del riassorbimento dell'ematoma era totalmente paralizzato. Al momento inizia a recuperare il movimento della mano, respira autonomamente, deglutisce. Tuttavia è ancora tracheostomizzato. Si forma spesso catarro che deve essere aspirato.
Finchè era in rianimazione veniva curato molto bene, adesso è stato trasferito nella stroke unit e viene lavato molto meno spesso, una volta ho trovato il materasso bagnato e, nonostante venga idratato, passa la lingua sulle labbra a cercare conforto. Ci hanno detto che sarebbe pericoloso dargli da bere e che possiamo solo bagnargli le labbra.
Inoltre non è stato possibile cominciare un percorso riabilitativo.
Vorrei avere un consiglio su come procedere. Io sarei disponibilissimo a pagare un infermiere per lavarlo più spesso. Ma essendo nella stroke unit mi hanno già fatto un po' di "storie".
Grazie infinite
Finchè era in rianimazione veniva curato molto bene, adesso è stato trasferito nella stroke unit e viene lavato molto meno spesso, una volta ho trovato il materasso bagnato e, nonostante venga idratato, passa la lingua sulle labbra a cercare conforto. Ci hanno detto che sarebbe pericoloso dargli da bere e che possiamo solo bagnargli le labbra.
Inoltre non è stato possibile cominciare un percorso riabilitativo.
Vorrei avere un consiglio su come procedere. Io sarei disponibilissimo a pagare un infermiere per lavarlo più spesso. Ma essendo nella stroke unit mi hanno già fatto un po' di "storie".
Grazie infinite
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Buon giorno, nell'unità di degenza dove si trova suo padre i medici di norma applicano ad ogni paziente i protocolli d' intervento più aggiornati: in base alle caratteristiche del malato viene quindi seguito un preciso itinerario diagnostico e terapeutico. Sono sempre i medici della Stroke Unit, poi, a valutare l' entità della disabilità ed identificare gli obiettivi della riabilitazione.
Se il babbo non ha ancora iniziato la riabilitazione quindi c'è forse un motivo clinico?!
Comprendo benissimo, sia come medico che come persona la sua sensazione che non si faccia abbastanza ed il desiderio di dare sempre il meglio a suo padre, ma io credo che il meglio si stia facendo.
Per quanto riguarda poi una persona da fuori che si occupi del babbo è normale che le abbiano creato problemi:
-innanzi tutto una persona estranea potrebbe ostacolare la routine di un Repartro che normalmente ha tempi serrati e precisi protocolli;
-inoltre non è da trascurare una maggiore esposizione ad infezioni, problema che è sempre in agguato in pazienti come suo padre.
Cordiali saluti
Se il babbo non ha ancora iniziato la riabilitazione quindi c'è forse un motivo clinico?!
Comprendo benissimo, sia come medico che come persona la sua sensazione che non si faccia abbastanza ed il desiderio di dare sempre il meglio a suo padre, ma io credo che il meglio si stia facendo.
Per quanto riguarda poi una persona da fuori che si occupi del babbo è normale che le abbiano creato problemi:
-innanzi tutto una persona estranea potrebbe ostacolare la routine di un Repartro che normalmente ha tempi serrati e precisi protocolli;
-inoltre non è da trascurare una maggiore esposizione ad infezioni, problema che è sempre in agguato in pazienti come suo padre.
Cordiali saluti
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 29/09/2014.
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