Sonnolenza dopo intervento chirurgico
Buonasera.
Scrivo per mio padre di 67 anni.
15 giorni fa ha subito un intervento TURP per l'asportazione di parte del tessuto della prostata (per ipertrofia prostatica benigna) e di un paio di calcoli vescicali. L'intervento è durato quasi 5 ore.
Inizialmente gli è stata praticata un'anestesia epidurale ma ad un certo punto (dopo circa 3 ore) il medico ha dovuto praticarla totale perché lui iniziava a sentire dolore.
E' stato ricoverato per 10 giorni.
Ma da quando è tornato è praticamente "narcolettico".
Ha sempre una forte sonnolenza che lo costringe ad andare a dormire per un paio d'ore più volte al giorno e la sera si addormenta davanti alla TV.
Cosa a lui mai successa prima. Non ha mai sofferto d'insonnia e ha sempre avuto orari regolari di sonno (23 - 7/8) sia quando lavorava che ora da pensionato.
L'unico farmaco che assume (da parecchi mesi prima dell'intervento) è Catapresan per problemi di pressione alta.
Se potrà aiutarci, le sarò molto grata. Per lui sta diventando un vero problema perché anche quando è sveglio sembra "addormentato", nel senso che ha tempi di reazione più lenti di prima e fa fatica a concentrarsi.
Grazie mille in anticipo e cordiali saluti.
Scrivo per mio padre di 67 anni.
15 giorni fa ha subito un intervento TURP per l'asportazione di parte del tessuto della prostata (per ipertrofia prostatica benigna) e di un paio di calcoli vescicali. L'intervento è durato quasi 5 ore.
Inizialmente gli è stata praticata un'anestesia epidurale ma ad un certo punto (dopo circa 3 ore) il medico ha dovuto praticarla totale perché lui iniziava a sentire dolore.
E' stato ricoverato per 10 giorni.
Ma da quando è tornato è praticamente "narcolettico".
Ha sempre una forte sonnolenza che lo costringe ad andare a dormire per un paio d'ore più volte al giorno e la sera si addormenta davanti alla TV.
Cosa a lui mai successa prima. Non ha mai sofferto d'insonnia e ha sempre avuto orari regolari di sonno (23 - 7/8) sia quando lavorava che ora da pensionato.
L'unico farmaco che assume (da parecchi mesi prima dell'intervento) è Catapresan per problemi di pressione alta.
Se potrà aiutarci, le sarò molto grata. Per lui sta diventando un vero problema perché anche quando è sveglio sembra "addormentato", nel senso che ha tempi di reazione più lenti di prima e fa fatica a concentrarsi.
Grazie mille in anticipo e cordiali saluti.
[#1]
Buon giorno, tra gli effetti collaterali del Catapresan ( anche se suo padre lo assume da un po' di tempo già' ) e' descritta : sedazione, stanchezza e confusione.
Inoltre tali effetti potrebbero essere potenziati da alterazioni ematochimiche postoperatorie come anemia e pur modeste note di non perfetta funzionalità' renale.
Io penso che sarebbe una buona idea parlarne col suo medico per fare degli esami ad hoc e provare a sostituire il Catapresan con altro farmaco ipotensivo.
Tutto ciò' anche se lo stress postoperatorio di un intervento che è' stato complesso e con due anestesia, ha a mio avviso una sua rilevanza.
Spero di essere stata di aiuto e se lo desidera ci tenga informati.
Cordiali saluti.
Inoltre tali effetti potrebbero essere potenziati da alterazioni ematochimiche postoperatorie come anemia e pur modeste note di non perfetta funzionalità' renale.
Io penso che sarebbe una buona idea parlarne col suo medico per fare degli esami ad hoc e provare a sostituire il Catapresan con altro farmaco ipotensivo.
Tutto ciò' anche se lo stress postoperatorio di un intervento che è' stato complesso e con due anestesia, ha a mio avviso una sua rilevanza.
Spero di essere stata di aiuto e se lo desidera ci tenga informati.
Cordiali saluti.
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
[#2]
Buongiono,
per ragionare su un supporto terapeutico adeguato è necessario sapere se la sonnolenza è dovuta ad una narcolessia (aumento della CO2 plasmatica) e se questa è primaria o secondaria (primaria legata primitivamente ad una malattia polmonare o secondaria neurogena).
L'intervento chirurgico può aver interrotto un equilibrio precario preesistente.
Tuttavia esistono farmaci analettici o tecniche di supporto ventilatorio che potrebbero essere usate; ma è essenziale una accurata valutazione del paziente per poterle applicare.
per ragionare su un supporto terapeutico adeguato è necessario sapere se la sonnolenza è dovuta ad una narcolessia (aumento della CO2 plasmatica) e se questa è primaria o secondaria (primaria legata primitivamente ad una malattia polmonare o secondaria neurogena).
L'intervento chirurgico può aver interrotto un equilibrio precario preesistente.
Tuttavia esistono farmaci analettici o tecniche di supporto ventilatorio che potrebbero essere usate; ma è essenziale una accurata valutazione del paziente per poterle applicare.
Dr. luigi stella
Specialista in Anestesia e Rianimazione - Terapia del dolore.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 23.4k visite dal 08/07/2014.
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