Esami preoperatori
Buongiorno, sono la mamma di un ragazzino di 16 anni che circa due settimane fa ha effettuato gli esami pre-operatori per l'asportazione di adenoidi ipertrofiche e tonsille.
Lunedì dovrà essere sottoposto a visita anestesiologica. Purtroppo però siamo stati contattati dall'ospedale che ha comunicato la necessità di un nuovo prelievo, da effettuare alle ore 12, prima della visita , prevista alle 13. Poiché nel fine settimana il reparto ambulatoriale è chiuso, non mi è possibile parlare con i medici delle mie perplessità.
Devo dedurre che siano emersi valori anomali negli esami già effettuati?
Devo portare mio figlio a digiuno, nonostante non sia stato comunicato?
E' possibile che 1 mg di melatonina presa fino a due sere prima dell'esame ematologico abbia alterato i risultati?
E' possibile che un'anomalia del fattore V della coagulazione che abbiamo sia io sia mio marito (entrambi eterozigoti ) e che abbiamo recentemente, e potrei dire casualmente, scoperto, senza mai problemi, neppure nel caso di interventi chirurgici, sia causa di qualche problema in nostro figlio?
Vi ringrazio anticipatamente per ogni eventuale risposta.
Lunedì dovrà essere sottoposto a visita anestesiologica. Purtroppo però siamo stati contattati dall'ospedale che ha comunicato la necessità di un nuovo prelievo, da effettuare alle ore 12, prima della visita , prevista alle 13. Poiché nel fine settimana il reparto ambulatoriale è chiuso, non mi è possibile parlare con i medici delle mie perplessità.
Devo dedurre che siano emersi valori anomali negli esami già effettuati?
Devo portare mio figlio a digiuno, nonostante non sia stato comunicato?
E' possibile che 1 mg di melatonina presa fino a due sere prima dell'esame ematologico abbia alterato i risultati?
E' possibile che un'anomalia del fattore V della coagulazione che abbiamo sia io sia mio marito (entrambi eterozigoti ) e che abbiamo recentemente, e potrei dire casualmente, scoperto, senza mai problemi, neppure nel caso di interventi chirurgici, sia causa di qualche problema in nostro figlio?
Vi ringrazio anticipatamente per ogni eventuale risposta.
[#1]
Buongiorno, probabilmente il quesito sarà già stato soddisfatto prima della nostra risposta. Immagino nulla di tutto questo da lei ipotizzato. Probabilmente il campione prelevato si è coagulato e l'analisi non è stata effettuata. Pertanto si è reso necessario ripeterlo prima della visita anestesiologica. Cordiali saluti.
La consulenza è prestata a titolo puramente
gratuito secondo lo stile Medicitalia.it
Dott. Stelio ALVINO
[#2]
Utente
Come da Lei previsto, il campione non era adeguato. La ringrazio ugualmente molto per la Sua cortese e sollecita risposta, e approfitto per chiedere un Suo parere.
E' stato effettuato un nuovo prelievo per escludere anomalie del Fattore V della coagulazione.
Se mio figlio, sfortunatamente, avesse ereditato l'anomalia da entrambi i genitori e fosse omozigote, è necessaria per un intervento di adenotonsillectomia, che non richiede certo una prolungata immobilità, una terapia preoperatoria con anticoagulante (eparina)?
A Suo avviso, non aumenterebbe un'eventuale rischio emorragico, già presente per questo tipo di intervento?
La ringrazio molto
Cordiali saluti
E' stato effettuato un nuovo prelievo per escludere anomalie del Fattore V della coagulazione.
Se mio figlio, sfortunatamente, avesse ereditato l'anomalia da entrambi i genitori e fosse omozigote, è necessaria per un intervento di adenotonsillectomia, che non richiede certo una prolungata immobilità, una terapia preoperatoria con anticoagulante (eparina)?
A Suo avviso, non aumenterebbe un'eventuale rischio emorragico, già presente per questo tipo di intervento?
La ringrazio molto
Cordiali saluti
[#3]
Buonasera, per essere precisi si riferisce alla mutazione del fattore V della coagulazione cioè del potenziale rischio di trombofilia congenita da mutazione del fattore di Leiden? In questo caso oltre alla visita anestesiologica dovrebbe essere chiesta una consulenza a uno specialista ematologo. Il rischio di trombofilia è decisamente più alto in caso di omozigosi (dato che dovrebbe essere accertato con una indagine genetica), tuttavia la brevità nei tempi dell' intervento chirurgico e la rapida mobilizzazione ne riducono i rischi decisamente. Potrebbe essere proposta una profilassi con un eparina a basso peso molecolare che somministrata nei tempi giusti non aumenta il rischio di emorragia nell'intra e nel post operatorio. Questa scelta terapeutica però la lasciamo all'esperto di malattie della coagulazione che ripetiamo deve essere coinvolto nel preciso inquadramento clinico e terapeutico preoperatorio del paziente.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.5k visite dal 10/05/2014.
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