Risveglio dopo anestesia da ARDS

Mia moglie di 37 anni dal peso di circa 70 kg (affetta da ipertiroidismo con morbo di Basedow) ha contratto il virus H1N1 in seguito al quale è stata costretta a restare circa 40 giorni sedata.
Da circa 4 giorni (dopo aver distaccato l'ECMO ed aver messo la ventilazione tramite tracheotomia molto bassa) hanno smesso di sedarla ma il risveglio tarda ad arrivare, nel senso che: apre gli occhi e spesso li muove seguendo i nostri movimenti, capita che vedendoci piange, a volte quando le sorridiamo sembra quasi accennare un sorriso che però viene subito smorzato (forse dal dolore), quando qualche infermiere le si avvicina non so per aspirarle la saliva mostra con lo sguardo e la mimica facciale il suo disappunto, e sotto sollecitazione prova anche a muovere le dita dando solo la percezione di un impegno muscolare, ma senza che realmente il movimento avvenga, oggi ad esempio le ho pizzicato la mano e mi ha guardato in cagnesco.
Tendo a precisare che: Stanno provvedendo a farle la dialisi in quanto ha difficoltà ad urinare (nel senso che non urina affatto, può essere che questo le impedisce di smaltire l'anestetico?), e che mi avevano detto di non aver riscontrato nessun problema neurologico, però mi hanno anche comunicato che le ultime falangi del terzo e quarto dito del piede destro sono ischemiche e quindi andranno tolte (anche se dalle ultime novià dicono che le cadranno da sole???)
Come mai ancora non accenna al completo risveglio?
Esiste il rischio che questa sia una situazione permanente?
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Buongiorno, come spesso accade per tutti i pazienti ricoverati in rianimazione, il caso presenta elementi di estrema complessità e ciò rende piuttosto difficile poterne parlare efficacemente per via telematica.Questo perché non si conosce tutto l'iter del ricovero, gli esami fatti e non si ha a disposizione il diario clinico completo del paziente. Comunque, se si è resa necessaria una sedazione per tempi così lunghi non ci si può aspettare un risveglio pronto e una rapida ripresa delle funzioni neurologiche, anche a distanza di 4 giorni. Il quadro poi si è complicato anche da un grave insufficienza respiratoria da ARDS che ha obbligato all'uso dell'ECMO. Quindi una condizione respiratoria non certo facile e per la quale non abbiamo notizie dell'evoluzione. L'attuale condizione di insufficienza renale può anche giustificare (in parte) un certo rallentamento nello smaltimento dei farmaci sedativi.
Certo tra qualche giorno non ottenendo miglioramenti neurologici sarà il caso di effettuare una RMN dell'encefalo. E' troppo presto per ipotizzare danni permanenti anche in assenza di una verifica strumentale per immagini.
Cordiali saluti

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Dott. Stelio ALVINO