Voce strozzata post-intervento in anestesia totale
Gentili medici,
Mi sono recentemente sottoposto a un intervento di ricostruzione del legamento crociato e mi è stata praticata (su mia richiesta) l’anestesia totale. Premetto che sono un soggetto asmatico.
Mi sono risvegliato con una paralisi toracica (in pratica i muscoli del torace erano paralizzati e non riuscivo ad respirare) e ho sforzato all’inverosimile i muscoli della gola nel disperato tentativo di inspirare.
Da quel giorno (parliamo di quasi un anno fa, ottobre 2012) la mia voce è come “strozzata” (solo ad alcune frequenze) ho una continua raucedine con scarsa produzione di muco. Se non parlo per 5 minuti e poi provo a parlare la voce esce a “tratti”, come fosse spezzata, fin che non mi schiarisco la gola.
Chiedo cosa possa avere indotto la paralisi toracica ut supra (ricordo che mi è stato somministrato il Bentelan e prima di addormentarmi ho sentito l’assistente che chiedeva all’anestesista se dovesse inocularmene “metà” : ha replicato di somministrarmi l’intera bottiglietta) e a cosa possa essere dovuto il mio problema vocale.
Mi sono recentemente sottoposto a visita specialistica otorinolaringoiatrica che non ha accertato alcun danno alle corde vocali. Come posso affrontare e risolvere il problema che la mia voce presenta? Ci sono degli esami specifici a cui potrei sottopormi?
Ringrazio in anticipo chi vorrà rispondermi.
Mi sono recentemente sottoposto a un intervento di ricostruzione del legamento crociato e mi è stata praticata (su mia richiesta) l’anestesia totale. Premetto che sono un soggetto asmatico.
Mi sono risvegliato con una paralisi toracica (in pratica i muscoli del torace erano paralizzati e non riuscivo ad respirare) e ho sforzato all’inverosimile i muscoli della gola nel disperato tentativo di inspirare.
Da quel giorno (parliamo di quasi un anno fa, ottobre 2012) la mia voce è come “strozzata” (solo ad alcune frequenze) ho una continua raucedine con scarsa produzione di muco. Se non parlo per 5 minuti e poi provo a parlare la voce esce a “tratti”, come fosse spezzata, fin che non mi schiarisco la gola.
Chiedo cosa possa avere indotto la paralisi toracica ut supra (ricordo che mi è stato somministrato il Bentelan e prima di addormentarmi ho sentito l’assistente che chiedeva all’anestesista se dovesse inocularmene “metà” : ha replicato di somministrarmi l’intera bottiglietta) e a cosa possa essere dovuto il mio problema vocale.
Mi sono recentemente sottoposto a visita specialistica otorinolaringoiatrica che non ha accertato alcun danno alle corde vocali. Come posso affrontare e risolvere il problema che la mia voce presenta? Ci sono degli esami specifici a cui potrei sottopormi?
Ringrazio in anticipo chi vorrà rispondermi.
[#1]
Caro paziente, se fosse capitato a me le avrei intimato di fare una anestesia periferica!!!! Perchè fare un'anestesia generale, molto più pericolosa, se non necessaria?
In anestesia generale si intuba il paziente, si mette cioè un tubo nella trachea passando attraverso le corde vocali e poi, in genere, si curarizza il paziente, cioè si paralizzano i muscoli per poter poi ventilare meccanicamente. Sintetizzo al massimo per essere più comprensibile, ma l'argomento ed il tempo non ci permetono di prolungarci oltre.
Quindi, quella difficoltà a prender aria non era altro che la coda della curarizzazione, i muscoli non avevano ancora ripreso a funzionare completamente. Per quanto riguarda la voce, nell'immediato post operatorio e per 3-4 è possibile avere dei disturbi, ma a distanza di un anno l'anestesia non c'entra assolutamente e probabilmente è solamente un tipo di asma che interessa solo le vie aeree superiori e che comunque lei avrebbe avuto indipendentemente dall'anestesia.
In anestesia generale si intuba il paziente, si mette cioè un tubo nella trachea passando attraverso le corde vocali e poi, in genere, si curarizza il paziente, cioè si paralizzano i muscoli per poter poi ventilare meccanicamente. Sintetizzo al massimo per essere più comprensibile, ma l'argomento ed il tempo non ci permetono di prolungarci oltre.
Quindi, quella difficoltà a prender aria non era altro che la coda della curarizzazione, i muscoli non avevano ancora ripreso a funzionare completamente. Per quanto riguarda la voce, nell'immediato post operatorio e per 3-4 è possibile avere dei disturbi, ma a distanza di un anno l'anestesia non c'entra assolutamente e probabilmente è solamente un tipo di asma che interessa solo le vie aeree superiori e che comunque lei avrebbe avuto indipendentemente dall'anestesia.
dott. Sandro Morelli
[#2]
Buonasera, quella fastidiosa, per molti brutta, sensazione di non riuscire a respirare al risveglio è legata al non ancora completo smaltimento di alcuni farmaci utilizzati per l' anestesia generale. E' solo una sensazione, ribadisco, perché l'Anestesista che l'assiste è in grado di valutare l'effettiva incapacità del paziente a respirare ancora in maniera autonoma ed efficace e interviene assistendo adeguatamente il suo respiro in una fase così delicata come quella del risveglio dal sonno anestesiologico. Quello sforzo "sovraumano " da lei descritto non ha impegnato i "muscoli della gola" bensì quelli (ancora un po addormentati) respiratori (diaframma e muscoli toracici).
Il fastidio invece percepito in gola è l'irritazione temporanea del laringe dovuto al tubo necessario per assistere il suo respiro sotto anestesia. Ora quest'ultimo (il fastidio/dolore alla gola) è un problema passeggero che in poche ore si risolve e non lascia alcun reliquato.
Bene ha fatto a eseguire una visita ORL, ma l'assoluta certezza che nulla vi sia a carico delle corde vocali, si ha solo se ha eseguito, in questa sede, una laringoscopia diretta con fibroscopio (un piccolo tubicino a fibre ottiche che si infila dal naso e giunge giù per vedere la struttura e la motilità delle corde vocali). Se nessuna causa può essere individuata per giustificare e correggere questo difetto riscontrato potrebbe, con il consiglio del suo Otorinolaringoiatra, essere indirizzato a eseguire delle sedute di logopedia per provare una rieducazione/riabilitazione delle corde vocali.
Cordiali saluti
Il fastidio invece percepito in gola è l'irritazione temporanea del laringe dovuto al tubo necessario per assistere il suo respiro sotto anestesia. Ora quest'ultimo (il fastidio/dolore alla gola) è un problema passeggero che in poche ore si risolve e non lascia alcun reliquato.
Bene ha fatto a eseguire una visita ORL, ma l'assoluta certezza che nulla vi sia a carico delle corde vocali, si ha solo se ha eseguito, in questa sede, una laringoscopia diretta con fibroscopio (un piccolo tubicino a fibre ottiche che si infila dal naso e giunge giù per vedere la struttura e la motilità delle corde vocali). Se nessuna causa può essere individuata per giustificare e correggere questo difetto riscontrato potrebbe, con il consiglio del suo Otorinolaringoiatra, essere indirizzato a eseguire delle sedute di logopedia per provare una rieducazione/riabilitazione delle corde vocali.
Cordiali saluti
La consulenza è prestata a titolo puramente
gratuito secondo lo stile Medicitalia.it
Dott. Stelio ALVINO
[#3]
Utente
Ringrazio entrambi per l'interessamento.
Mi sono sottoposto, su consiglio dell'Otorino, a visita specialista foniatrica. A seguito della larigoscopia a fibre ottiche mi è stata rilasciata la seguente diagnosi:
"Si segnala abbondante ristagno vischioso biancastro endolaringeo, iperemia ed edema della regione interaritenoidea come da reflusso gastroesofageo. Le corde vocali appaiono di regolar morfologia e motilità. "
In pratica si ritiene che l'abbondante produzione di muco dovuta al reflusso, continui a depositarsi sulle corde vocali e mi crei, in questo modo, problemi alla voce che di conseguenza risulta "sporcata".
Terapia: Pantorc 40mg 1 cpr a digiuno per 2 mesi
Gastrotuss sciroppo, 1 misurino la sera per 2 mesi
Mi auguro sia la terapia giusta.
Un saluto cordiale
Mi sono sottoposto, su consiglio dell'Otorino, a visita specialista foniatrica. A seguito della larigoscopia a fibre ottiche mi è stata rilasciata la seguente diagnosi:
"Si segnala abbondante ristagno vischioso biancastro endolaringeo, iperemia ed edema della regione interaritenoidea come da reflusso gastroesofageo. Le corde vocali appaiono di regolar morfologia e motilità. "
In pratica si ritiene che l'abbondante produzione di muco dovuta al reflusso, continui a depositarsi sulle corde vocali e mi crei, in questo modo, problemi alla voce che di conseguenza risulta "sporcata".
Terapia: Pantorc 40mg 1 cpr a digiuno per 2 mesi
Gastrotuss sciroppo, 1 misurino la sera per 2 mesi
Mi auguro sia la terapia giusta.
Un saluto cordiale
[#4]
Assolutamente d'accordo. Il reflusso gastroesofageo è causa di una elevata percentuale di problematiche come quelle descritte. La visita dall' O.R.L. e la successiva fibroscopia descritta nel quesito iniziale non era poi del tutto negativa. Quell'iperemia e l'edema riportato possono giustificare più che sufficientemente il problema disfonico sofferto.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 30.2k visite dal 10/09/2013.
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