Da problemi al cuore a problemi respiratori
Salve,parlo per mia nonna che ha 77 anni ed ha sempre avuto una malattia al cuore,per la quale però ha sempre preso farmaci e non ha avuto problemi,fino a circa 2 mesi fa.Ha iniziato con disturbi respiratori,gonfiore ai piedi e acqua alle gambe,la cosa non ha degenerato,però per sicurezza mia zia l'ha portata al pronto soccorso.Lì l'hanno tenuta 3 settimane in rianimazione,a volte spostandola,pensando che ce l'avrebbe fatta.Adesso però è da tre giorni che dicono che è molto grave e no si sa se riuscirà a vivere perchè non ce la fa a espirare senza macchinari,per cui le vogliono far un'operazione con un "buco nella gola" per farla respirare.Io non so se sia giusto che venga fatta questa operazione e non mi sembra nemmeno normale che oggi giorno si pensa che una pesona debba morire per dei probemi respiratori di questo genere.Inoltre,credo che i polmoni siano una conseguenza di quello che ha veramente,perchè non ne ha mai sofferto.Cordiali saluti,attendo una risposta.
[#1]
Gentile utente buon giorno, cominciamo dall'ultimo suo questito: dopo un certo numero di giorni di intubazione e relativa connessione ad un respiratore automatico, se tutti i tentativi di svezzare il paziente falliscono perchè la respirazione autonoma non è sufficiente, si rende necessario procedere ad una tracheotomia (il buco in gola), sia perchè l'intubazione è gravata da complicanze a lungo andare, sia perchè lo svezzamento può essere più facile per la riduzione dello spazio morto respiratorio (l'aria percorre un minor tragitto per entrare ed uscire). Per quanto riguarda i motivi che hanno portato sua nonna in questa situazione clinica posso solo ipotizzare una condizione di scompenso cardiaco ingravescente e resistente alle terapie che si potrebbe anche essere complicato per un fatto settico sopraggiunto.
Naturalmente è solo una ipotesi perchè della storia clinica della nonna e della natura della sua patologia cardiaca non si sa nulla, non si sa nulla di preciso sul quadro clinico attuale e gli esami eseguiti, ed ultimo non si conosce il suo grado di coscienza, ma solo che non riesce a respirare.
In ogni modo da quello che ci dice mi sembra che i colleghi stiano applicando i protocolli previsti in questi casi ed usati in tutte le rianimazioni.
Spero di essere stata chiara, ma se è necessario scriva ancora. Saluti
Naturalmente è solo una ipotesi perchè della storia clinica della nonna e della natura della sua patologia cardiaca non si sa nulla, non si sa nulla di preciso sul quadro clinico attuale e gli esami eseguiti, ed ultimo non si conosce il suo grado di coscienza, ma solo che non riesce a respirare.
In ogni modo da quello che ci dice mi sembra che i colleghi stiano applicando i protocolli previsti in questi casi ed usati in tutte le rianimazioni.
Spero di essere stata chiara, ma se è necessario scriva ancora. Saluti
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
[#2]
Utente
Grazie mille,è stata molto chiara,ma adesso la sua situazione è peggiorata,non riesce più ad ascoltare e a guardare anche se ha gli occhi aperti,i medici dicono che si tratta di un'infezione ai polmoni che si è diffusa in tutto il corpo,dicono che le stanno dando dei calmanti e dei farmaci per curare l'infezione ma che le probabilità di guarigione sono infinitesime,4 giorni fa hanno detto a mia zia di preparare il funerale.Io mi chiedo visto che i sintomi sono cominciati neanche un mese prima che la ricoverassero,che non ha mai avuto questo tipo di problemi e che iniziati i sintomi aveva preso gli antibiotici,come fa ad essere in uno stato così grave?
Cordiali saluti,attendo una risposta
Cordiali saluti,attendo una risposta
[#3]
Gentile utente buona sera, comprendo naturalmente il suo dolore e lo smarrimento nel vedere precipitare così gli eventi, ma sua nonna da lungo tempo cardiopatica (anche se non conosciamo il genere di cardiopatia, il grado di compenso preesistente ed il tipo di terapia assunta), si è scompensata e quando ciò avviene si rompe un equilibrio che spesso è precario. Che poi un fatto settico venga a complicare il tutto non è infrequente ed è legato a vari fattori non ultimi l'età ed un abbassamento delle difese immunitarie, in associazione con la presenza di germi resistenti agli antibiotici più comuni.
Mi creda se le dico che ci dispiace, spero comun que di essere stata chiara, un saluto.
Mi creda se le dico che ci dispiace, spero comun que di essere stata chiara, un saluto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.9k visite dal 01/02/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.