Sedazione gastroscopia
Buongiorno, da più di 2 anni sto assumendo giornalmente 2 mg di Lorans (1/2 cp mattina, 1/2 cp pomeriggio, 1 cp sera) per problemi di ansia che ancora non mi permettono di scalare il farmaco. Ho 46 anni e peso 48 kg. Prossimamente dovrò sottopormi a gastroscopia per la quale chiederò la sedazione. Presumo verrà utilizzato il Midazolam ma non ne sono sicura. Le mie domande sono queste: Il Lorans associato al farmaco per la sedazione può potenziare e rendere eccessiva/pericolosa la sedazione stessa? Oppure, viceversa, l'assuefazione al Lorans può diminuire il potere sedativo dell'anestetico utilizzato per l'esame e renderlo insufficente per la sedazione che l'esame richiede? E come devo comportarmi con l'assunzione del Lorans nel giorno dell'esame? Grazie per la sua cortese risposta, Cordiali saluti. Michela
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Buonasera, generalmente le blande sedazioni in gastroscopia vengono condotte dal gastroenterologo che esegue l'esame e vengono usate delle benzodiazepine come quella che lei ha citato oltre l'anestesia locale spray in bocca per il passaggio del gastroscopio. Per particolari pazienti può essere necessaria una sedazione più profonda e allora è necessaria la presenza dell'anestesista, di appropriato monitoraggio di sicurezza e utilizzato il propofol che è un vero e proprio anestetico, potente ma facilmente gestibile nelle mani esperte di un collega specialista. Non so se la sedazione che lei ha richiesto preveda la prima o la seconda ipotesi (quest'ultima solitamente la si concorda).
Nel primo caso consiglierei al mattino di non assumere la sua terapia personale che potrebbe inutilmente sommarsi agli effetti dell'altra benzodiazepina somministrata in vena anche se il dosaggio iniziale somministrato poco prima dell'esame generalmente è molto basso e gli effetti facilmente controllabili anche da chi anestesista non è.
Nel secondo caso invece deve semplicemente comunicare all'anestesista la terapia personale e lui saprà regolarsi al meglio, senza che lei debba preoccuparsi di effetti sommatori o, al contrario, di assuefazione all'ansiolitico già assunto.
Spero di essere stato chiaro, in caso contrario ci risentiamo su queste pagine.
Saluti
Nel primo caso consiglierei al mattino di non assumere la sua terapia personale che potrebbe inutilmente sommarsi agli effetti dell'altra benzodiazepina somministrata in vena anche se il dosaggio iniziale somministrato poco prima dell'esame generalmente è molto basso e gli effetti facilmente controllabili anche da chi anestesista non è.
Nel secondo caso invece deve semplicemente comunicare all'anestesista la terapia personale e lui saprà regolarsi al meglio, senza che lei debba preoccuparsi di effetti sommatori o, al contrario, di assuefazione all'ansiolitico già assunto.
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Dott. Stelio ALVINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 18/01/2013.
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