Dolore dopo anestesia
Buonasera,
non riesco a contattare il mio chirurgo, c'è di mezzo la Pasqua...
Dieci giorni fa sono stato operato per un igroma al polsi dx.
Mi hanno fatto una plessica, e già la sensazione durante la prepoarazione per l'intervento non era delle migliori.
Nella ricerca dei vari nervi da anestetizzare ricordo una persona guidava a voce un altra che stava eseguendo la procedura, insomma mi sono sentito un pò cavia.
Detto questo ricordo il braccio che si muoveva a seconda dei nervi toccati, un conteggio quando si trovava quello giusto, e un momento in cui un nervo era stato individuato e poi perso con la voce che redarguiva chi stava manovrando in quel momento.
Al di la del dolore del momento che credo normale sia per la ricerca dei nervi sia per l'iniezione dell'anestetico, non ho avuto problemi particolari nel post operatorio mentre se ne sono creati qualche giorno dopo.
In sostanza ho un dolore fisso sotto l'ascella, che si irradia sotto il braccio, sul gomito e sull'avambraccio.
Non riesco ad allungare il braccio o a fare certi movimenti senza sentire dolore.
IL dolore parte così:
il braccio si indolenzisce, sento come una scossa, parte un dolore fortissimo che dura diversi secondi, variabili, e poi smette con la sensazione che il dolore stesso esca dalle dita.
In pratica questo succede quasi sempre.
Volevo sapere se è normale, a cosa può essere ricondotto, se è una cosa destinata a sparire perché la mai paura è che sia una cosa irreversibile perché è stato toccato in qualche modo un nervo, e cosa posso fare per lenire il dolore.
Per il momento metto solo del ghiaccio pensando a una infiammazione ma spesso la sensazione dopo il ghiaccio è quella che il male si amplifichi, e non prendo nessun antidolorifico o similari.
Per favore tranquillizzatemi sull'esito positivo della questione con un normale decorso e datemi qualche consiglio su come lenire il dolore.
Grazie in anticipo
non riesco a contattare il mio chirurgo, c'è di mezzo la Pasqua...
Dieci giorni fa sono stato operato per un igroma al polsi dx.
Mi hanno fatto una plessica, e già la sensazione durante la prepoarazione per l'intervento non era delle migliori.
Nella ricerca dei vari nervi da anestetizzare ricordo una persona guidava a voce un altra che stava eseguendo la procedura, insomma mi sono sentito un pò cavia.
Detto questo ricordo il braccio che si muoveva a seconda dei nervi toccati, un conteggio quando si trovava quello giusto, e un momento in cui un nervo era stato individuato e poi perso con la voce che redarguiva chi stava manovrando in quel momento.
Al di la del dolore del momento che credo normale sia per la ricerca dei nervi sia per l'iniezione dell'anestetico, non ho avuto problemi particolari nel post operatorio mentre se ne sono creati qualche giorno dopo.
In sostanza ho un dolore fisso sotto l'ascella, che si irradia sotto il braccio, sul gomito e sull'avambraccio.
Non riesco ad allungare il braccio o a fare certi movimenti senza sentire dolore.
IL dolore parte così:
il braccio si indolenzisce, sento come una scossa, parte un dolore fortissimo che dura diversi secondi, variabili, e poi smette con la sensazione che il dolore stesso esca dalle dita.
In pratica questo succede quasi sempre.
Volevo sapere se è normale, a cosa può essere ricondotto, se è una cosa destinata a sparire perché la mai paura è che sia una cosa irreversibile perché è stato toccato in qualche modo un nervo, e cosa posso fare per lenire il dolore.
Per il momento metto solo del ghiaccio pensando a una infiammazione ma spesso la sensazione dopo il ghiaccio è quella che il male si amplifichi, e non prendo nessun antidolorifico o similari.
Per favore tranquillizzatemi sull'esito positivo della questione con un normale decorso e datemi qualche consiglio su come lenire il dolore.
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile Utente, così a distanza e senza una valutazione clinica è un po difficile dare un parere. Però ritengo che sia passato troppo poco tempo dall'evento. Guardi che è normale fare una attività pratica sul paziente senza che questo sia considerato una "cavia" anche perchè si tratta di eseguire procedure standardizzate e validate che devono solo essere messe in pratica anche dal giovane specialista. Non c'è Medico che all'inizio non abbia fatto così nella sua attività. L'importante è che vi sia una mano esperta che guidi e controlli l'operato dello specialista in formazione.
Lei ha mai guidato da solo e liberamente nel traffico prima di prendere la patente?
Tra l'altro tutte le sensazioni descritte sono proprio quelle avvertite dal paziente sottoposto ad anestesia del plesso brachiale ascellare e quindi non dovrebbero esserci problemi.
Non capisco da quale punto preciso parta il dolore. Se dalla zona ascellare (quindi ben lontana da quella dell'intervento) allora può farsi rivedere dall'anestesista che ha eseguito il blocco per una rivalutazione clinica e funzionale ed eventuali approfondimenti strumentali (eco).
Se invece parte dalla zona prossimale all'intervento dovrebbe rivolgersi all'ortopedico. Sicuramente in assenza di elementi oggettivi postumi relativi all'anestesia può essere utile l'assunzione di antiinfiammatori, ma questa non vuol essere una prescrizione solo un anticipo di quella che potrebbe essere un eventuale terapia farmacologica proposta dallo specialista.
saluti
Lei ha mai guidato da solo e liberamente nel traffico prima di prendere la patente?
Tra l'altro tutte le sensazioni descritte sono proprio quelle avvertite dal paziente sottoposto ad anestesia del plesso brachiale ascellare e quindi non dovrebbero esserci problemi.
Non capisco da quale punto preciso parta il dolore. Se dalla zona ascellare (quindi ben lontana da quella dell'intervento) allora può farsi rivedere dall'anestesista che ha eseguito il blocco per una rivalutazione clinica e funzionale ed eventuali approfondimenti strumentali (eco).
Se invece parte dalla zona prossimale all'intervento dovrebbe rivolgersi all'ortopedico. Sicuramente in assenza di elementi oggettivi postumi relativi all'anestesia può essere utile l'assunzione di antiinfiammatori, ma questa non vuol essere una prescrizione solo un anticipo di quella che potrebbe essere un eventuale terapia farmacologica proposta dallo specialista.
saluti
La consulenza è prestata a titolo puramente
gratuito secondo lo stile Medicitalia.it
Dott. Stelio ALVINO
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
In effetti quello che dice sul suo collega non trova possibilità da parte mia di ribattere in nessuna maniera.
Il dolore parte dall'ascella, e come spiegavo si estende poi al braccio, al gmoito, all'avambraccio fino alle dite dove da la sensazione di uscire.
IL mio timore è che rimanga sempre così, in questo momento l'estensione del braccio o qualsiasi movimento o manovra creano la scossa, e il successivo dolore.
Volevo sapere se è normale, se tutto ciò prevede un decorso e se si in quanto tempo, o almeno una stima.
Non devo preoccuparmi che sarà sempre così perché è stato leso o compromesso qualche nervo in qualche maniera??
Inizierò a prendere degli antinfiammatori come suggerisce e magari metto del ghiaccio localmente.
Grazie
In effetti quello che dice sul suo collega non trova possibilità da parte mia di ribattere in nessuna maniera.
Il dolore parte dall'ascella, e come spiegavo si estende poi al braccio, al gmoito, all'avambraccio fino alle dite dove da la sensazione di uscire.
IL mio timore è che rimanga sempre così, in questo momento l'estensione del braccio o qualsiasi movimento o manovra creano la scossa, e il successivo dolore.
Volevo sapere se è normale, se tutto ciò prevede un decorso e se si in quanto tempo, o almeno una stima.
Non devo preoccuparmi che sarà sempre così perché è stato leso o compromesso qualche nervo in qualche maniera??
Inizierò a prendere degli antinfiammatori come suggerisce e magari metto del ghiaccio localmente.
Grazie
[#3]
Che sia stato lesionato un nervo ho decisamente dei dubbi. Non vi sono per fortuna alterazioni della motilità ne tanto meno della sensibilità. A proposito della sensazione descritta al momento dell'anestesia del plesso le confermo quanto detto. Meno possibile invece l'algia presente ancora oggi. Però avendo meglio spiegato decorso e insorgenza del dolore mi sento di suggerirle di effettuare una rivalutazione da parte dell'anestesista ed eventualmente si concordi un eco della ascella. Potrebbe (e uso il condizionale) essersi formato un ematoma prossimale al nervo che esercita una qualche compressione, anche se la sensazione descritta non è continua ma saltuaria. La zona, anatomicamente molto vascolarizzata, potrebbe essere stata soggetta facilmente all'ipotesi fatta. Nulla per cui debba precipitarsi in ospedale, ma comunque da far valutare quanto prima e comunque a decorso benigno.
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
Grazie della risposta, farò come mi consiglia, mi sembra di capire che comunque si tratta di una situazione che si risolve anche da sola una volta riassorbito l'ematoma.
Questo mi tranquillizza e rasserena molto, aspetterò tenendo duro e sperando che passi in fretta visto che la notte dormire è difficile da qualche giorno e si riflette sulla qualità delle mie giornate e del mio umore.
Come dicevo provvederò quanto prima a far verificare all'anestesista la situazione, la ringrazio per le preziose informazioni.
Cordialità
Questo mi tranquillizza e rasserena molto, aspetterò tenendo duro e sperando che passi in fretta visto che la notte dormire è difficile da qualche giorno e si riflette sulla qualità delle mie giornate e del mio umore.
Come dicevo provvederò quanto prima a far verificare all'anestesista la situazione, la ringrazio per le preziose informazioni.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 21.3k visite dal 07/04/2012.
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