Immersioni e saturimetro
Buongiorno,
pratico spesso immersioni in apnea spingendomi un po' oltre.
Vorrei chiedervi alcune cose
1) esistono in commercio dei saturimetri wirless da mettere al dito che possano trasmettere, a chi ci segue "da sopra", la nostra situazione?
2) fino a che punto si può lasciar scendere la saturazione senza evitare uno svenimento o un arresto cardiaco?
3) nell'ipotesi peggiore. Una sincope + arresto cardiaco da asfissia, si può venire rianimati senza problemi se abbiamo a galla persone esperte e attrezzate in RCP?
Grazie
pratico spesso immersioni in apnea spingendomi un po' oltre.
Vorrei chiedervi alcune cose
1) esistono in commercio dei saturimetri wirless da mettere al dito che possano trasmettere, a chi ci segue "da sopra", la nostra situazione?
2) fino a che punto si può lasciar scendere la saturazione senza evitare uno svenimento o un arresto cardiaco?
3) nell'ipotesi peggiore. Una sincope + arresto cardiaco da asfissia, si può venire rianimati senza problemi se abbiamo a galla persone esperte e attrezzate in RCP?
Grazie
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Gentile utente buon giorno, per quanto riguarda la sua prima domanda, la risposta è no. A me non risulta, dalla pratica clinica, che esistano sistemi di monitoraggio del genere cui lei accenna.
Al secondo quesito non si può rispondere con assoluta certezza poichè i malori in corso di immersione non sono legati solo all'ipossia e poi i livelli di tollerabilità possono variare con lo stress, la fatica e le condizioni fisiche basali. In questi casi ciò che si impone è solo la prudenza nell'attenersi ai protocolli di comportamento.
Per quanto riguarda il terzo quesito, certamente personale specializzato è sicuramente in grado di intervenire in modo più efficace, tuttavia la sua presenza non è una garanzia assoluta. Infatti, in certe condizioni, l'intervento potrebbe non essere tempestivo e quindi inefficace.
Spero di essere stata chiara, cordiali saluti.
Al secondo quesito non si può rispondere con assoluta certezza poichè i malori in corso di immersione non sono legati solo all'ipossia e poi i livelli di tollerabilità possono variare con lo stress, la fatica e le condizioni fisiche basali. In questi casi ciò che si impone è solo la prudenza nell'attenersi ai protocolli di comportamento.
Per quanto riguarda il terzo quesito, certamente personale specializzato è sicuramente in grado di intervenire in modo più efficace, tuttavia la sua presenza non è una garanzia assoluta. Infatti, in certe condizioni, l'intervento potrebbe non essere tempestivo e quindi inefficace.
Spero di essere stata chiara, cordiali saluti.
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 01/01/2012.
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