Ictus ischemico

Mio padre, di 70 anni, ha avuto un ictus ischemico della basilare, dopo una serie di ischemie transitorie. L'occlusione era totale ma si sono attivati i circoli laterali. Gli è stata eseguita un'angiografia ed inserito uno stent. La trombolisi era troppo rischiosa perché non si sapeva con certezza il tempo trascorso dall'ictus ed era sotto anticoagulanti. Ora sono passate poco più di 72 ore. Fortunatamente non ci sono state emoraggie, né durante l'operazione né in seguito, anche se mi pare che questo rischio non sia affatto scongiurato. Ha però un edema sottocorticale del tronco, non totale, ma riguardante solo alcuni rami.

La sua situazione è molto particolare: circa 10 anni fa ebbe un tumore al rene, che fu asportato e, dopo qualche anno di dialisi ha avuto il trapianto, grazie al quale è rinato. La sua funzionalità renale ed il suo stato fisico generale erano ottimali, ma gli anni in dialisi, il vizio del fumo e un'alimentazione non corretta gli hanno deteriorato il sistema circolatorio. Inoltre i medici ci hanno spiegato che il fatto stesso di essere un trapiantato e di assumere per questo diversi farmaci aggrava la sua situazione generale e lo espone maggiormente a rischi di complicazioni ed infezioni.
Oggi sono terrorizzata perché le sue condizioni già gravissime sono, a detta dei medici, leggermente peggiorate. Era un pensiero che già avevo ed oggi ne ho avuto conferma. Il primo giorno hanno detto che era passato da un coma profondo ad uno più superficiale: durante la finestra di sedazione apriva gli occhi alla chiamata e rispondeva anche se poco o in modo non corretto (non ricordo le parole precise) agli stimoli dolorosi. Tra l'altro, dato il punto in cui ha avuto l'ictus è probabile che le sue funzionalità motorie siano compromesse. Ieri le sue reazioni erano minime e non ha aperto gli occhi (o forse solo allo stimolo doloroso, mi scuso se non sono molto precisa, ma mantenere la lucidità è molto difficile), ma i medici non avevano parlato esplicitamente di peggioramento, tanto da farmi sperare fosse solo un andamento altalenante. Oggi invece le reazioni sono state nuovamente scarse è ci hanno detto che un peggioramento c'è stato, anche se lieve e che il suo coma è considerato profondo. Non mi è chiaro se ci sono stati passaggi da uno stato di coma ad un altro o se il suo coma è sempre stato profondo con lievi variazioni. Noi probabilmente siamo eccessivamente pressanti con i medici e capisco che la situazione è talmente grave, complessa e variabile che loro non possono fare previsioni e non si sbilanciano minimamente, dicendoci solo che dobbiamo aspettare, ma io non riesco a farlo. So che chiedo troppo ma vorrei sapere se abbiamo buone possibilità che riprenda almeno conoscenza. Sappiamo che danni fisici sono molto probabili, perché alcune cellule neuronali sono state danneggiate. Inoltre valutano l'ipotesi, nei prossimi giorni, di una tracheotomia per via percutanea, perchè non respira autonomamente e questo mi ha terrorizzata perché so che lo espone ad ulteriori rischi.
Ringrazio anticipatamente chiunque voglia darmi il suo parere.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, i colleghi stanno applicando i protocolli di terapia abituali in questi casi (anche la tracheotomia ne fa parte) ed è corretto dire che si deve aspettare: la situazione è indubbiamente seria, anche per le condizioni di base, ma il tempo trascorso dall'evento è veramente troppo poco per potersi esprimere in qualsiasi direzione. Per quanto riguarda il rischio di infezioni o di rigetto, sicuramente i colleghi stanno applicando tutti i mezzi a disposizione per minimizzarli pur nella criticità della situazione.
Un saluto e se lo desidera ci tenga informati.

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Dottoressa Anna Maria Martin

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta tempestiva
Anche oggi le sue risposte agli stimoli erano scarse, forse peggiori di ieri. I medici non si sbilanciano ma non mi sembrano ottimisti sulla prognosi. Non escludono però la possibilità che riprenda la coscienza perché la corteccia non ha subito danni. Secondo la sua esperienza, se nei primi giorni si verificano dei peggioramenti, anche lievi, come nel suo caso, è un chiaro indice che la situazione stia precipitando o è troppo presto anche per essere pessimisti? Sono molto rari i casi in cui, dopo un peggioramento iniziale, ci sia una ripresa?
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buona sera, è certamente presto per trarre conclusioni sia in bene che in male: è questa la mia esperienza. Questa che sta attraversando il babbo è una fase molto critica ed instabile e mi sembra di capire che i cambiamenti, se ci sono, sono delle oscillazioni per ora non molto significative.
Bisogna aspettare ed avere fiducia nei medici.
Un saluto.
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Utente
Utente
Grazie per le sue parole. Oggi gli è stata fatta la tracheotomia e respira meglio, anche se non autonomamente, ma non credo si aspettassero questo. La situazione generale è stabile, le sue risposte agli stimoli sono deboli ed anomale (ho sentito parlare di estensione, ma non ho compreso bene), ma meglio di niente (spero). Nei prossimi giorni prolungheranno le finestre di sedazione e forse potremo provare a comunicare con lui.
Grazie ancora, oggi sono più fiduciosa.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Che la situazione generale sia stabile ad oggi è già una buona notizia, ci tenga informati se lo desidera.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
La ringrazio per la cordialità e la pazienza con cui risponde alle mie domande. Oggi i medici mi hanno riferito che durante la finestra di sedazione respirava autonomamente, grazie alla tracheotomia fatta ieri. Inoltre sembrerebbe tornato allo stato precedente al suo peggioramento. Sono stati cauti come sempre, comprendo che queste sono, come detto anche da lei, delle oscillazioni poco significative, e che ancora non si conosce l'entità del danno neurologico, però mi sento un po' più serena.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
La parola d'ordine in questi, come in tanti altri, è infatti CAUTELA, cui si potrebbe aggiungere PAZIENZA.
Le faccio i nostri migliori auguri.
Cordialmente.
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Utente
Utente
Gent.ssima dott.ssa Marin, le scrivo per ringraziarla nuovamente per le sue risposte utili e tempestive e per aggiornarla sulla situazione di mio padre.
Da quando è stata praticata la tracheotomia la sua respirazione migliora, ora è quasi autonomo, lo ricollegano solo di notte per evitare che si sforzi eccessivamente.
Da qualche giorno è sveglio, apre gli occhi sia spontaneamente che allo stimolo verbale e tattile. Non si può ancora comprendere se abbia riacquistato coscienza, perché non riesce ad eseguire neanche semplici ordini, ma i medici non escludono che ci sia o che la stia lentamente riacquistando.
Purtroppo le funzioni motorie sembrano maggiormente compromesse, infatti non ha alcuna reazione, neanche in estensione, ma anche su questo punto i medici non escludono che possa recuperare parte delle sue funzionalità. Pur ricordandoci che la sua situazione è complessa e che i rischi che possa peggiorare o possano insorgere altre complicanze, i medici iniziano a parlare di riabilitazione, perché ritengono che appena le sue condizioni lo consentiranno sia opportuno trasferirlo, per evitare rischi infettivi e per iniziare quanto prima un percorso riabilitativo.
Noi speriamo che questo avvenga quanto prima anche per potergli stare più vicino dato che, per ovvi motivi, in rianimazione le visite sono limitate.
Oggi il medico con cui ho parlato mi ha riferito che, per i danni da loro ipotizzati (da quanto ho capito non è ancora possibile quantificarli), il suo recupero sembra procedere meglio di quanto ci si aspettasse.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Sono contenta per voi che le cose, se pur lentamente, stiano virando in meglio. Certamente i rischi di infezioni ospedaliere esistono per degenze lunghe, ma non mi sembra di capire che nell'immediatezza si possa parlare ancora di riabilitazione, se la situazione non si stabilizza su dei punti certi ed il babbo ha bisogno ancora di assistenza ventilatoria. Spero che lo possa comunque fare presto e ne possa trovare giovamento.
Cordiali saluti.
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