Sopravvivere a arresto cardiaco e ipossia

SALVE, MIO ZIO DI 56 ANNI HA AVUTO UN ARRESTO CARDIACO CON CONSEGUENTE IPOSSIA CEREBRALE. E' STATO RIANIMATO PER 40 MINUTI PERCHE' IL CUORE NON RIPARTIVA, MA E' STATO INTUBATO TEMPESTIVAMENTE PERCHE' L'ARRESTO E' AVVENUTO FUORI DA UN OSPEDALE. ANCHE SE INIZIALMENTE NON DAVANO SPERANZE DOPO IPOTERMIA CEREBRALE E COMA INDOTTO SI E' SVEGLIATO. PARLA E FA DISCORSI, ANCHE SE NON RICORDA MOLTI FATTI E MOSTRA UNA CERTA DEPRESSIONE, INFATTI PIANGE SPESSO. INOLTRE SEMBRA SPESSO ASSENTE, ANCHE SE CONTINUA A FARE DOMANDE SUL SUO RICOVERO. NON RIESCO A CAPIRE SE SIA SOLO UNO STATO DI SHOCK O RELATIVO ALL'IPOSSIA. MUOVE TUTTE LE PARTI DEL CORPO ANCHE SE PER ORA FA FATICA. LO TRASFERIRANNO IN UN CENTRO DI RIABILITAZIONE. CI HANNO COMUNICATO INOLTRE CHE LA TAC NON MOSTRA ANOMALIE. E' SUFFICIENTE COME ESAME O NON E' ESAUSTIVO NEL CASO DI EVENTUALI DANNI CAUSATI DA IPOSSIA?SE LA TAC E' NELLA NORMA COME MAI NON HA ANCORA RIACQUISTATO LA SUA "PERSONALITA'"?
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, il risultato che i medici hanno ottenuto con suo zio è ottimo e mi pare di capire che si stia pian piano riprendendo. Non ci dice quanto tempo sia passato dall'evento iniziale, ma per ora credo che si debba solo stargli vicino ed aiutarlo con pazienza senza fargli pesare nulla.Il trauma ed il conseguente stress è stato notevolissimo ed è naturale che lo vediate un pò strano! Per ora la TAC basta, ed il fatto che sia negativa è un gran buon segno prognostico; successivamente se lo riterranno utile e necessario i colleghi potranno sottoporlo ad altri accertamenti.
Cordiali saluti ed auguri.