Lesione al femore in un anziano, arresto cardiocircolatorio in sala operatoria

Salve, volevo un parere di un esperto. Mia nonna(anni 87) è caduta il giorno di Natale, prontamente portata in ospedale le è stata diagnosticata una lesione del femore da sistemare con intervento chirurgico. L'intervento è stato però rimandato di una decina di giorni a causa delle medicine che prendeva essendo malata di diabete. Ieri mattina doveva essere operata, dopo quasi due ore dal suo ingresso in sala operatoria esce il primario che dice ai figli che l'operazione non è stata proprio fatta perchè quando è stata fatta l'anestesia ha avuto un attacco di tachicardia forte(parole del primario: la pressione è scesa a zero e la frequenza cardiaca a 200) è stata intubata e da li sotto sedativi portata in sala di rianimazione dove è tuttora. Nei primi minuti non ci sono state date informazioni precise sul problema e sulla causa, prima ci è stato detto che quasi sicuramente aveva avuto un'ischemia e per questo c'erano state delle complicazioni, oppure un'embolia dovuta allo spostamento della persona. Ieri in serata dopo le varie analisi e controlli tra cui anche la tac è risultato che non ha niente. I medici non hanno parlato ancora visto che oggi era festa e ieri sembravano intenzionati a non operarla più. Ci è arrivata però la notizia da una conoscente in sala operatoria che mi nonna ha avuto un arresto cardiocircolatorio e che è stata recuperata in extremis. Ora mi chiedo io se ciò possa essere causato da un'anestesia errata(mia nonna doveva essere operata per seconda e invece è entrata per prima in sala operatoria, pertanto posso anche pensare ad uno scambio di cartelle cliniche, e l'anestesista di mia nonna dopo tale episodio e dopo aver cercato di dare spiegazioni a noi non ha proseguito con gli altri interventi ma è stata sostituita da un suo collega ed è ritornata a casa) oppure è proprio l'anestesia che le provoca ciò e il suo cuore non riesce a sopportarla. In tal caso è vero che l'unica via è non operarla? Perchè lasciandola a letto la vedo difficile da recuperare.
Oggi quando hanno fatto entrare nella sala di rianimazione lei era sveglia e attiva, parlava tranquillamente era solo un pò più abbattuta e io penso sia dovuto al fatto che è li dentro da sola e che comunque la cosa l'avrà anche un pò scossa(è stato utilizzato il defibrillatore).
Premettendo che mia nonna ha si 87 anni però è abbastanza attiva, se non fosse per il fatto che si dimentica qualcosa ogni tanto non ha altri problemi oltre al diabete.
Aspetto una vostra risposta, grazie di tutto.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buona sera, innanzi tutto che la nonna sia entrata prima in sala operatoria non vedo come possa aver provocato uno scambio di cartelle: mi sembra una pura illazione, di solito la cartella va col paziente. Che l'anestesista, potendo e senza danneggiare il servizio di sala operatoria, dopo l'evento si sia fatto sostituire non mi meraviglia affatto: Lei non può rendersi conto di quanto siano drammatici quei momenti e di quanto stress siano causa per noi anestesisti, la vita di una persona dipende solo dalla nostra prontezza e professionalità, doti che al collega non sono sicuramente mancate dato che la nonna non ha subito danni neurologici.
La causa non ho assolutamente elementi per affermare che sia riconducibile ad un errore, posso solo dirle che, se pur raramente sono cose che succedono in S.O.: il rischio anestesiologico 0 non esiste ma parte da 1(paziente perfettamente sano), ed un anziano che, anche se come lei dice "a parte il diabete stà bene", è sicuramente in un equilibrio, durante la vita normale, che però basta poco per alterare, ed il suo rischio è aumentato, anche perchè il Diabete e l'età sicuramente comportano una certa fragilità cardiovascolare.
Lei non ci dice che tipo di Anestesia è stata praticata alla nonna, in genere si fà una Spinale, che come effetto collaterale può dare "Ipotensione, disturbi del ritmo,etc.... specie nei cambi di posizione successivi alla anestesia nella fase di preparazione all'intervento.
La cosa importante è che il collega ha tirato fuori la nonna dalla situazione critica, ora certamente rimane il problema della frattura (non sappiamo a che livello il femore sia rotto e come sia questa frattura), ed i colleghi dovranno decidere quale sia la via più sicura per ottenere il massimo del risultato.
Spero di essere stata chiara, un saluto.
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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la pronta risposta, e mi scuso se posso aver dato l'impressione di qualcuno che accusa ciò che hanno fatto i medici. Sono sicuro che tutti i medici cercano di fare il loro meglio, il mio nervosismo e dubbio è solo dettato dal fatto che fin da subito i dottori sono stati vaghi e confusi, ovvero c'era chi diceva che l'anestesia non era stata proprio fatta e chi invece diceva che era stata iniziata. Come sulle condizioni di mia nonna inizialmente erano stati molto ma molto soft, dicendo che non era niente di grave e che nel giro di poche ore sarebbe stata bene e riportata nella sua stanza. Comunque tuttora è ancora in sala di rianimazione e i medici sono intenzionati a non operarla ma a farla tornare a casa e farla restare a letto. Dicono che il cuore è debole e che potrebbe non sopportare l'anestesia, anche se mia nonna non ha mai avuto problemi di cuore, quindi il dubbio che mi viene e che i dottori abbiano paura ad operarla e fanno così per evitare chissà cosa. So che però potrei sbagliarmi.
Comunque l'anestesia che le è stata fatta è una spinale e la lesione è al collo del femore, i dottori fin dall'inizio hanno detto che l'operazione era semplice per niente complessa.
Grazie ancora, e ribadisco che credo nei medici e nella medicina, anche se il nervosismo è dettato dalla situazione(parole dell'anestesista che ha detto: io ho perso una persona di 50 anni, ora sua nonna ha 87 anni superiore alla vita media in italia...)
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, non creda che non capisca il suo sconcerto "globale" per quanto è avvenuto e le è stato detto: purtroppo, al contrario della professionalità, che è stata ottima, la comunicazione medica non è stata perfetta e l'unica "scusante" può essere lo stress post evento ed il fatto che non tutti siamo dei grandi comunicatori.
Se non c'è più l'indicazione all'intervento con un rischio accettabile, probabilmente la frattura non è scomposta e ritengono possa guarire in modo soddisfacente ugualmente. E' fuori dubbio che i tempi si allungano, ma ho avuto esperienze simili che sono andate bene.
Le faccio, anzi vi faccio i nostri migliori auguri e se le fà piacere ci dia notizie.
Un saluto.
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Utente
Utente
Grazie dei sui auguri, certamente vi farò sapere sperando in qualcosa di positivo. Oggi mia nonna è stata riportata nella stanza, è un pò più abbattuta di ieri e stanca, spero di ritrovarla attiva domattina e che i medici ci diano speranze. Grazie ancora, a presto.
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