Protossido d'azoto
Buongiorno,
vorrei avere informazioni sulla tecnica di sedazione cosciente con ossigeno e protossido d'azoto in ambito odontoiatrico. Mi è stata consigliata dal dentista di mio figlio per la cura di una carie di un dente da latte. Mi è stata proposta come un atecnica priva di effetti collaterali, ma cercando su internet ho trovato pareri discordanti. Vi chiedo pertanto delucidazioni in merito.
Grazie per l'attenzione in anticipo.
vorrei avere informazioni sulla tecnica di sedazione cosciente con ossigeno e protossido d'azoto in ambito odontoiatrico. Mi è stata consigliata dal dentista di mio figlio per la cura di una carie di un dente da latte. Mi è stata proposta come un atecnica priva di effetti collaterali, ma cercando su internet ho trovato pareri discordanti. Vi chiedo pertanto delucidazioni in merito.
Grazie per l'attenzione in anticipo.
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Buongiorno,
partiamo dal presupposto che non c'è nulla di sicuro in medicina ovvero di assolutamente privo di complicanze e anche il protossido di azoto non si sottrae a questa regola. Sono infatti descritte tutta una serie di possibili complicanze legate al suo utilizzo come per esempio una grave anemia da blocco della sintesi di vitamina b12,disturbi al fegato etc anche se in realtà i danni da esposizione al protossido sono maggiori se si tratta di una esposizione cronica (anestesista) piuttosto che per una esposizione acuta (paziente). Ad ogni modo è un gas anestetico che sta sparendo dalle sale operatorie (ad esempio nell'ospedale dove lavoro non si usa più da tempo e non ne sento certo la mancanza) ma ancora oggi è largamente usato in diversi ospedali e da tanti colleghi da decenni. Vige dunque la regola che ogni tecnica anestesiologica se ben conosciuta e ben applicata è "ragionevolmente sicura", ecco perchè mi stupisce il fatto che a parlare di questa tecnica sia stato il dentista. Chieda piuttosto di parlare con l'anestesista meglio ancora se quello che sarà presente in sala operatoria il giorno dell'intervento e da lui potrà ricevere chiarimenti in merito a questa tecnica e su evntuali alternative.
partiamo dal presupposto che non c'è nulla di sicuro in medicina ovvero di assolutamente privo di complicanze e anche il protossido di azoto non si sottrae a questa regola. Sono infatti descritte tutta una serie di possibili complicanze legate al suo utilizzo come per esempio una grave anemia da blocco della sintesi di vitamina b12,disturbi al fegato etc anche se in realtà i danni da esposizione al protossido sono maggiori se si tratta di una esposizione cronica (anestesista) piuttosto che per una esposizione acuta (paziente). Ad ogni modo è un gas anestetico che sta sparendo dalle sale operatorie (ad esempio nell'ospedale dove lavoro non si usa più da tempo e non ne sento certo la mancanza) ma ancora oggi è largamente usato in diversi ospedali e da tanti colleghi da decenni. Vige dunque la regola che ogni tecnica anestesiologica se ben conosciuta e ben applicata è "ragionevolmente sicura", ecco perchè mi stupisce il fatto che a parlare di questa tecnica sia stato il dentista. Chieda piuttosto di parlare con l'anestesista meglio ancora se quello che sarà presente in sala operatoria il giorno dell'intervento e da lui potrà ricevere chiarimenti in merito a questa tecnica e su evntuali alternative.
Dr. Giovanni Ippati
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Gentile utente buona sera, io le posso dire che nelle Sale Operatorie noi ormai non usiamo quasi più il protossido di azoto, e che comunque se si usa lo si fa miscelandolo si con O2 (mai sotto il 30%), ma anche con vapori anestetici. Mi risulta che l'uso di cui parla risale a tanto tempo fa quando questo gas veniva anche chiamato gas esilarante, ma per ottenere l'effetto bisognava anche darne elevate concentrazioni con rischio di ipossia, e la cosa che mi ha colpito maggiormente del suo racconto è che di questa metodica le abbia parlato l'odontoiatra: non penserà spero di farlo eventualmente lui e magari a Studio?|
Ai nostri giorni ci sono altre metodiche sicure, a patto però che vengano poste in opera da un anestesista ed in un ambiente attrezzato, altrimenti si possono correre gravi rischi.
Spero di essere stata esauriente, la saluto cordialmente.
Ai nostri giorni ci sono altre metodiche sicure, a patto però che vengano poste in opera da un anestesista ed in un ambiente attrezzato, altrimenti si possono correre gravi rischi.
Spero di essere stata esauriente, la saluto cordialmente.
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
[#3]
Utente
Carissimi dottori, vi ringrazio.
Ho comunicato al mio dentista le mie perplessità e mi ha detto che la tecnica di sedazione cosciente secondo Langa è di assoluta competenza odontoiatrica e quindi il miglior referente è proprio il dentista in quanto gli anestesisti molte volte non conoscono questa procedura. mi ha inoltre detto che negli USA moltissimi dentisti la utilizzano senza problem. sinceramente non so che fare...
Ho comunicato al mio dentista le mie perplessità e mi ha detto che la tecnica di sedazione cosciente secondo Langa è di assoluta competenza odontoiatrica e quindi il miglior referente è proprio il dentista in quanto gli anestesisti molte volte non conoscono questa procedura. mi ha inoltre detto che negli USA moltissimi dentisti la utilizzano senza problem. sinceramente non so che fare...
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Gentile utente buon giorno, se vogliamo parlare di tecniche applicate in sicurezza, non c'è alcuna metodica che si chiami "sedazione" o "Anestesia" che sia sicura al di fuori delle mani di un anestesista. Non è che noi non la conosciamo questa metodica, ma la abbiamo abbandonata da decenni,inoltre il fatto che molti dentisti negli USA la usino non la rende più si cura.
Gentile utente lei ci chiede un consiglio, ed io, in base alla mia esperienza, non posso che sconsigliarla, ma la decisione spetta a lei e dipende sopratutto dal rapporto che lei ha con questo professionista. Al limite potrebbe chiedergli la presenza di un anestesista per stare sicuri in caso di eventuali complicanze a patto però che l'ambiente dove verrà effettuato l'intervento sia attrezzato per fronteggiarle.
Cordiali saluti
Gentile utente lei ci chiede un consiglio, ed io, in base alla mia esperienza, non posso che sconsigliarla, ma la decisione spetta a lei e dipende sopratutto dal rapporto che lei ha con questo professionista. Al limite potrebbe chiedergli la presenza di un anestesista per stare sicuri in caso di eventuali complicanze a patto però che l'ambiente dove verrà effettuato l'intervento sia attrezzato per fronteggiarle.
Cordiali saluti
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Utente
La ringrazio molto. Mi potrebbe inoltre consigliare una via alternativa al protossido d'azoto? sinceramente non sono più molto convinto di tale tecnica, ma non so proprio come fare a risolvere il mio problema. Siccome non ci sono dentisti disposti a curare mio figlio se non sedato, vi chiedo gentilmente se potete consigliarmi voi che fare. Mi hanno consigliato anche un'anestesia totale, ma non ci sono strutture nè pubbliche nè private nella mia regione (Piemonte) disposte ad accollarsi un caso del genere (il bimbo non ha problemi di handicap, è semplicemente molto piccolo 3 anni)...vi ringrazio anticipatamente
[#6]
Gentile utente buon giorno, se bisogna intervenire sul bambino e non si può attendere, bisogna farlo in ambiente attrezzato (esistono anche ottimi studi che lo sono ), l'odontoiatra deve occuparsi della parte operativa e un anestesista della sedazione con farmaci di sua imprescindibile scelta. Una Anestesia Generale non sarebbe propio da scartare, ma bisogna vedere di che portata è l'intervento. Questo tipo di procedura non la deve spaventare poichè alla fine può essere più sicura di una sedazione. Io posso darle solo un indirizzo di Roma, che mi rendo conto per lei non sia molto comodo: provi a contattare il Bambin Gesù anche tramite internet o telefono senza venire per il momento.
Comunque è propio sicuro che a Torino, per esempio, non ci siano Reparti Pediatrici simili, magari Universitari? Sinceramente stento a crederlo.
Cordiali saluti e spero di esserle stata utile
Comunque è propio sicuro che a Torino, per esempio, non ci siano Reparti Pediatrici simili, magari Universitari? Sinceramente stento a crederlo.
Cordiali saluti e spero di esserle stata utile
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 16.3k visite dal 19/07/2010.
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