La gastroscopia: un incubo

Cari dottori,
sono un ragazzo di 23 anni e già a quest'età soffro di disfagia del muscolo crico faringeo, di reflusso gastroesofageo e di steatosi epatica.
Dovrei fare la gastroscopia, ma quella che ho fatto, nel 2005 è stata veramente un incubo. Mi hanno sedato (ma a quanto pare non abbastanza) e stavano cominciando l'esame. Io però mi sono cavato il tubo quasi subito e il medico gastroenterologo si è arrabbiato moltissimo dicendomi che ho rischiato seriamente di lesionarmi l'esofago. E pensate che non sono riusciti a tenermi 4 infermieri!!! L'anno successivo ho fatto la trans nasale, pensando fosse più semplice. L'ho portata a termine ma è stato un supplizio. Sentivo tutte le manovre e sembrava che soffocassi da un momento al'altro. Vorrei chiedere se esistono esami alternativi alla gastroscopia oppure se c'è un modo per non sentire per niente quel maledetto tubicino che scende.
Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buona sera, quella che le hanno praticata in passato, è stata sicuramente una sedazione cosciente, ed il più delle volte è sufficiente per eseguire l'esame. Posso comprendere il disagio provato, ma mi creda se le dico che
esami alternativi o sostitutivi non ce ne sono. Tenga tuttavia presente come l'EGDS può essere fatta, in casi che lo richiedano, anche in sedazione profonda. Questa metodica deve essere eseguita solo da un anestesista ed in ambiente attrezzato; il paziente dorme, è in respiro spontaneo senza intubazione e non si accorge di nulla. Alla fine dell'esame, dopo una non lunga attesa può tornare a casa tranquillamente. Fare ciò diventa un problema organizzativo, perchè ci vuole l'ambiente adatto ed un anestesista disponibile.
Le consiglio pertanto, se propio lo desidera, di informarsi presso la struttura dove deve eseguire l'EGDS, per sapere se hanno la possibilità di farla in sedazione profonda, ossia la metodica che ho cercato di descriverle.
Cordiali saluti.

La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin

[#2]
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Pensi che io sono un ipersensibile al dolore. Quando sono stato operato di fimosi non è bastata la sedazione (come in genere si fa a tutti) ma l'anestesista ha dovuto praticarmi quella "profonda", altrimenti sentivo tutto. Poi dopo l'intervento è stato un calvario! Il dolore post operatorio è durato 12 giorni, senza farmaci che riuscissero ad alleviarlo. Mi chiedo come mai io sia così sensibile; anche quando prendo un mal di gola lo sento sempre fortissimo e senza l'ausilio degli antibiotici non mi passerebbe. Lo stesso vale per le altre sintomatologie. Come mai? A parte le cause psicologiche (che non c'entrano con me, anche per chè io questa ipersensibilità l'ho avuta fin da bambino) potrebbe esserci qualche motivazione organica?
Ringraziandovi di nuovo vi saluto cordialmente.
[#3]
Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, non credo che ci siano cause organiche per questa sua "ipersensibilità", lei ha solo una soglia del dolore bassa, cosa che non è infrequente trovare, stia tranquillo.
Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La ringrazio molto dott.ssa Martin.
Se possibile volevo chiedere al dott. Stelvio Alvino, che è toscano come me se esiste qualche ospedale o clinica toscana in cui è possibile praticare la sedazione profonda.
Grazie.
[#5]
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Ho saputo che a Siena esiste un test del sangue che misura la soglia del dolore individuale? Me lo confermate? Grazie
PS: vi prego di non chiudere il mio account
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