Risveglio da sedazione

Salve vi scrivo sperando presto in una risposta.mio nonno di 70 anni affetto da bpco da molti anni circa 15 lunedì sera è stato intubato urgentemente perchè non respirava più,oltre alla bpco è spuntato un problema al polmone che i dottori non riescono a decifrare bene.comunque,sedato lunedi sera intorno alle 20,30 per intubarlo,intervento tutto ok ma presenza di febbre da mercoledì hanno smesso la sedazione e la ebbre era scomparsa,subito antibiotici ed antimicotico perchè presenza di candida nei polmoni.da mercoledì non è più sedato ma lui non si riveglia,hanno fatto una tac in testa ma tutto normale,non hanno riscontrato nulla.urina tranquillamente ed al fegato ci sono elle cisti che forse rallentano la metabolizzazione.non si capisce il motivo del suo non risveglio... la febbre da ieri è ritornata ed oggi mia mamma e mia zia chiamandolo col medico accanto hanno visto una leggera apertura degli occhi ed un movimento alle labbra ma niente di più.cosa dobbiamo fare?come mai non si sveglia?
aspetto con ansia una vostra risposta
mille grazie
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Gentile Utente, lei descrive un quadro di riacutizzazione di una malattia di base polmonare cui cronicamente soffre suo nonno. Dai dati descritti possiamo evincere che questa riacutizzazione è stata legata ad un focolaio broncopolmonare che spesso colpisce proprio quei pazienti che hanno delle probolematiche respiratorie e in terza età.
Tuttavia dal racconto notiamo come si vogliano un po troppo precorrere i tempi con cui si è deciso di addormentare, intubare e poi risvegliare il nonno e quelli per cui ci si aspetta un risveglio rapido. Non abbiamo nel nostro cervello un interruttore come quello della luce per cui basta pigiare un tasto per accendere e spegnere istantaneamente. Tutti hanno dei tempi e probabilmente per suo nonno in base a diversi fattori: età, matabolismo, funzionalità epatica e renale, patologie di base, necessitano tempi differenti.
Non vedo nulla di preoccupante e d'altra parte il timido accenno alla apertura degli occhi e al movimento delle labbra di oggi già sono un segno che ciò si sta realizzando, con lentezza ma progressivamente. Ovviamente sarà necessario uno stretto controllo medico finchè è in Rianimazione e comunque fino al completo del recupero del quadro respiratorio autonomo non bisogna avere fretta nel risvegliarlo e nell'estubarlo. Dia fiducia ai medici dell'equipe chelo cura e parli con loro chiarendo i suoi dubbi.
Ci tenga informati se lo ritiene.
Cordiali saluti

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Dott. Stelio ALVINO

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Utente
Utente
salve.mio nonno di 70 anni è affetto da bpco da circa 15 anni e da altrettanti ha smesso di fumare perchè fumatore di 2 pacchett al giorno.fino all'ottobre del 2009 è antrato in un'ospedale della mia regione(sicilia) ed è tutto andato bene diciamo,è tornato al lavoro e ha fatto una vita più o meno regolare con accenni d'affanno ogni tanto.quest'anno è entrato in ospedale per il diabete(è affetto da diabete mellito per il troppo cortisone)e dopo è rientrato nel primo ospedal prima citato è stato 25 gg,sottoposto a raggi,2 tac scoprono la candida e trovano delle lesioni o addensamenti polmonari nel polmone destro e qualcuno nel sinistro.gli fanno antibiotico e tanto di quel lasics da farlo tornare a casa super dididratato.quindi sorvolano il problema al polmone che nel frattempo va avanti programmando una biopsia al polmone per escludere il tumore.lo mandano a casa per le feste e ci arriva super disidratato,con randoli,affanno,gambe magre da non potersi alzare.passan le feste andiamo in ospedale per piccola crisi respiratoria.rimane 4 gg e gli fanno 2 ecocardio perchè affetto da cuore polmonare cronico scoperto al primo ospedale nel 2009 ma ci dicono niente di che.. corriamo in un'altro ospedale,riposa la notte ed il giorno dopo inizia a sentirsi male,a non respirare più e ci dicono dobbiamo intubare.adesso è in rianimazione,intubato,vivo per miracolo.hanno fatto la tac e trovano il polmone destro pieno di addensamenti polmanori ed il sinistro leggermente.è messo con l'ossigeno a 40-45,pressione decente ma mantenuta da farmaci,sondino per mangiare,cuore resiste bene,urina.hanno smesso la sedazione da mercoledì e sta dando dei piccoli accenni di risveglio adesso.hanno fatto tac in testa ed è tutto ok.mercoledì abbassando l'ossigeno gli si è chiuso il polmone e hanno dovuto rianimarlo.non sappiamo cosa potrebbe avere?adesso aspettiamo risposta per un'esame,per vedere che fungo potrebbe avere o germe anche se sarà difficile scoprirlo perchè coperto da antibiotico ed antimicotico.quale esame si potrebbe fare?mi aiuti.se ha bisogno di altre infomazioni per aiutarci chieda pure.vorrei sapere come hanno fatto in ospedale a sottovalutare una situazione del genere ed a farla degenerare così.cosa potrebbe essere queste nuvole grigiastre presenti nel polmone?li hanno chiamati focolai,addensamenti,nonuli.. se c'è qualche esame specifico.al momento ha una febbre a 37,5 ma fino a ieri era a 38.mi dia dei chiarimenti e consigli.attendo con ansia una risposta.mille grazie e scusi il linguaggio semplice.grazie
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Buonasera. Lei conferma con l'ulteriore scritto che suo nonno attualmente ha una broncopolmonite. E l'insufficienza respiratoria che ha determinato l'intubazione è dovuta al processo infettivo in atto che in un individuo di quell'età e broncopneumopatico cronico è di frequente riscontro. Inoltre tutti gli esami descritti sono quelli che generalmente si fanno in questi casi. Non c'è altro che si debba fare che in Rianimazione non stiano già facendo. Però bisogna armarsi di una gran pazienza e saper aspettare. Aspettare che vengano individuati con gli esami colturali i batteri o i miceti responsabili dell'infezione per mirare meglio, ove ce ne fosse bisogno, la terapia antibiotica che già sta facendo. Se i primi tentativi di svezzarlo dal tubo o dal respiratore falliscono non deve scoraggiarsi. Potrebbe essere anche necessario effettuare una tracheotomia temporanea che gli permetterebbe di respirare in tutta sicurezza senza il tubo ora in bocca.
A presto.
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Utente
Utente
salve dott.la ringrazio tanto per le sue spiegazione ed il suo incoraggiamento.il nonno sta dando sempre più segni di risveglio e miglioramento.la febbre è stabile a 37 tutti i valori si mantengono e dicono abbia l'ossigeno più alto e respira meglio anche se ancora col tubo.oggi dopo 3gg sono riuscita ad entrare e gli ho parlato,mi rispondeva calando la testa e forse non si rende conto di essere intubato.la tracheotomia temporanea in quali casi si fa?e poi il foro effettuato come si chiude?abbiamo ricevuto le analisi dal laboratorio ed oltre alla candida c'erano altri tipi di funghi che hanno portato presumo alla chiusura del polmone.hanno cambiato terapia e sembra rispondere bene il corpo.spero tanto riescano a scoprire i tipi di funghi ed a combattere l'infenzione affinche mio nonno si riprenda del tutto.se non fosse stato per l'intubazione penso oggi mio nonno non ci sarebbe più.per quanto riguarda il risveglio oggi gli chiedevo di stringermi la mano ma niente,volevo chiedergli se sentiva che lo toccavo.. non penso abbia ancora gli arti addormentati?poi è pieno di piccoli ematomi su petto e pancia che prima erano delle piccole macchie rosse.. ha le mani gonfie e piene di lividi.anche nelle braccia ha dei piccoli lividi.vederlo in queste condizioni porta tanto dolore,spero non soffra e non ricordi niente di questi giorni.per quanto riguarda i polmoni oggi pomeriggio avrebbero fatto un'altra tac per vedere se ci sono miglioramenti.lei ha qualcosa da consigliarmi?
la ringrazio sempre

pamela
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Dr. Stelio Alvino Anestesista 2.3k 116
Buonasera, sono contento che le cose stiano andando per il meglio. Per rispondere alle sue domande le dico che la tracheotomia si rende necessaria per permettere al paziente di essere risvegliato. Da sveglio infatti non sopporterebbe affatto il tubo orotracheale, invece la tracheotomia non si accorgerà neanche di averla (ovviamente finchè ce l'ha non può parlare). Quando la tracheo non servirà più la piccola protesi respiratoria verrà tolta e il buco si richiude spontaneamente dopo qualche ora. I tempi di effettuazione dipendono molto dalla rianimazione. Alcune la fanno d'ufficio dopo tre/quattro giorni altre dopo più di una settimana. Non si preoccupi per gli ematomi e il fatto che lo vede gonfio. L'immobilità riduce le possibilità di linfodrenaggio e favorisce il ristagno di liquidi. Gli ematomi sono dovuti al tipo di terapia che fa.
Stia vicina al nonno e faccia sentire la sua incoraggiante presenza.
Saluti
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