Rischio anestesia generale piccolo ospedale
maschio, 41 anni, buona salute, necessita rimozione lipoma dorsale 6 cm. visibile dall'esterno. chirurgo opta per anestesia generale, esami di rito + visita esito positivo. ospedale in piccolo centro (ca. 20mila ab.) rivolgendosi a strutture + grandi anestesia avrebbe maggiori garanzie di riuscita per maggiori dotazioni tecniche e/o maggiori capacità anestesista ? quest'ultimo infatti è una donna di età apparente < 40 anni e non ha accennato alla possibilità di usare la maschera laringea, forse perchè l'ospedale non ce l'ha. questo non depone a sfavore di di simile piccolo nosocomio ?
grazie x un parere
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[#1]
Gentile utente, non si può generalizzare, talvolta il piccolo Ospedale funziona meglio del grande, e la bravura dell'anestesista non si misura solo dall'età, mi sembra alquanto riduttivo: dipende!
La maschera laringea ormai è di uso comune, ma può darsi che non le piaccia e le sue scelte vanno rispettate, non messe in discussione: ogni anestesista ha le sue abitudini e le sue preferenze, la cosa importante però è la fiducia.
Se non si crea un rapporto di fiducia, non c'è rapporto medico-paziente ed è meglio che ci pensi bene su.
Un saluto.
La maschera laringea ormai è di uso comune, ma può darsi che non le piaccia e le sue scelte vanno rispettate, non messe in discussione: ogni anestesista ha le sue abitudini e le sue preferenze, la cosa importante però è la fiducia.
Se non si crea un rapporto di fiducia, non c'è rapporto medico-paziente ed è meglio che ci pensi bene su.
Un saluto.
La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin
[#2]
Utente
grazie x la risposta; l'età dell'anestesista non è un fattore discriminante, solo una considerazione in merito all'esperienza maturata, che x forza è proporzionata all'età. comunque la dott.ssa in questione non è una bambina, questo no.
riguardo al discorso piccolo o grande ospedale, io ho cercato di documentarmi su internet riguardo alle procedure anestesiologiche, ma non posso per ovvi motivi sapere ad es. se in un grande ospedale esistono macchinari superiori a quelli di un piccolo ospedale e questo può valere per l'anestesia come per qualunque altro reparto ospedaliero, oppure se in materia di anestesia quello che c'è qua da me è uguale al s.raffaele.
a me fa comodo il piccolo ospedale xchè è a 500 mt. da casa, quindi alla fine mi farò operare da loro, quello che spaventa al giorno d'oggi è il tamburo mediatico sui casi di malasanità, ognuno pensa di conseguenza di poter essere la prossima vittima sacrificale.
grazie di nuovo per le sue gentili parole, chi si rivolge a questo servizio lo fa proprio per questo, per avere una spiegazione, magari in realtà poco utile a fini pratici, ma che in ospedale chi ci lavora non ti dà per fretta o menefreghismo.
buonasera
riguardo al discorso piccolo o grande ospedale, io ho cercato di documentarmi su internet riguardo alle procedure anestesiologiche, ma non posso per ovvi motivi sapere ad es. se in un grande ospedale esistono macchinari superiori a quelli di un piccolo ospedale e questo può valere per l'anestesia come per qualunque altro reparto ospedaliero, oppure se in materia di anestesia quello che c'è qua da me è uguale al s.raffaele.
a me fa comodo il piccolo ospedale xchè è a 500 mt. da casa, quindi alla fine mi farò operare da loro, quello che spaventa al giorno d'oggi è il tamburo mediatico sui casi di malasanità, ognuno pensa di conseguenza di poter essere la prossima vittima sacrificale.
grazie di nuovo per le sue gentili parole, chi si rivolge a questo servizio lo fa proprio per questo, per avere una spiegazione, magari in realtà poco utile a fini pratici, ma che in ospedale chi ci lavora non ti dà per fretta o menefreghismo.
buonasera
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Gentile utente, il problema è propio questo: "il tamburo mediatico sui casi di malasanità", casi spesso mal riferiti e distorti dai giornali per fare notizia, col risultato di spaventare le persone come lei, e di farle sentire in pericolo come entrano in Ospedale. Ma le rettifiche i giornali non le fanno mai, della buonasanità, delle tante persone che ogni giorno vengono salvate dai medici quasi mai si parla. Ogni atto medico, quindi anche una anestesia, è gravato da un rischio generico, il rischio 0 non esiste, si parte da 1 nella scala di rischio della Società Americana di Anestesia, la scala ASA adottata anche da noi; in più la medicina è fatta di uomini e gli uomini possono sbagliare, ma nessuno di noi esce la mattina per andare ad uccidere qualcuno, e le colpe dei medici sono molte meno di quello che i giornali vogliono far credere.
Stia sereno, andrà tutto bene!
Un saluto
Stia sereno, andrà tutto bene!
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Le mie più vive congratulazioni alla giovane Collega del suo ospedale che non ha neanche preso in considerazione il fatto di usare la maschera laringea per un intervento in cui la posizione del paziente è a pancia in giù (prona). Il dispositivo è di vastissima diffusione oramai dappertutto anche come presidio d'emergenza in caso di intubazioni difficili. Pertanto sicuramente anche il suo piccolo Ospedale lo ha.
Ma la posizione operatoria mal si concilia a mio modestissimo avviso con la sicurezza delle vie aeree che è elemento imprescindibile in un intervento in AG figurimoci in posizione prona. Per cui: o si può fare in anestesia locale con una lieve sedazione (in respiro spontaneo) come ogni anestesista sa fare o in AG + intubazione orotracheale.
L'anestesia è uguale in qualsiasi struttura accreditata del SSN. Gli standard di sicurezza i medesimi, le apparecchiature in sala operatoria garantiscono uniformità per il monitoraggio delle funzioni vitali. Altrimenti la sala (e l'ospedale) non aprono.
I grossi centri vantando specialità più complesse forse possono qualcosa di più "fine" ma che non cambiano la sostanza delle cose. Per l'intervento in questione anch'io opterei per quello più vicino se i professionisti in causa comunque mi danno fiducia.
Cordiali saluti.
Ma la posizione operatoria mal si concilia a mio modestissimo avviso con la sicurezza delle vie aeree che è elemento imprescindibile in un intervento in AG figurimoci in posizione prona. Per cui: o si può fare in anestesia locale con una lieve sedazione (in respiro spontaneo) come ogni anestesista sa fare o in AG + intubazione orotracheale.
L'anestesia è uguale in qualsiasi struttura accreditata del SSN. Gli standard di sicurezza i medesimi, le apparecchiature in sala operatoria garantiscono uniformità per il monitoraggio delle funzioni vitali. Altrimenti la sala (e l'ospedale) non aprono.
I grossi centri vantando specialità più complesse forse possono qualcosa di più "fine" ma che non cambiano la sostanza delle cose. Per l'intervento in questione anch'io opterei per quello più vicino se i professionisti in causa comunque mi danno fiducia.
Cordiali saluti.
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Dott. Stelio ALVINO
[#6]
Si, anche se sono considerazioni troppo tecniche di pertinenza anestesiologica in cui ritengo superfluo che il paziente possa esserne interessato. Comunque a mio parere non metterei mai una maschera laringea in un paziente che debba avere sul tavolo operatorio una posizione prona. Io l'intuberei. saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.5k visite dal 26/01/2010.
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