Rischi in anestesia generale

Devo effettuare un intervento alla parotide e durante gli accertamenti di rito hanno scoperto che in passato ho avuto un infarto silente. Dagli esami effettuati in particolare una mioscintigrafia si riscontra assenza di ischemia in posizione infero basale sede di pregressa necrosi. Discreta contrattilità con ipocinesia lieve in sede infero basale. fe a riposo 62% dopo sforzo 47%.
Quali rischi corro per un intervento che dovrebbe durare circa due ore?
Il cuore è lievemente ingrossato. Qualora effettuassi una coronografia con impianto di stent, dopo quanto tempo è possibile effettuare l'intervento? Grazie
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buona sera, non è possibile fare una valutazione del rischio anestesiologico sulla unica base di quello che ci riferisce, anche se non appare poi drammatico. Certamente una patologia cardiaca aumenta il rischio intra e perioperatorio, ma la conoscenza andrebbe integrata con l' anamnesi, tutti gli esami preoperatori e ,non ultima, la visita anestesiologica.
Quanto alla coronarografia, se i suoi medici hanno dato l'indicazione,la deve fare anche se questo posporrà l'intervento alla parotide, sempre se quest' intervento non riveste carattere di urgenza.
Insomma la decisione andrebbe presa in modo collegiale tra anestesisti, cardioloci e chirurghi, per offrirle il massimo con il minimo rischio possibile.
Un saluto

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Dottoressa Anna Maria Martin

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Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Esimia dott.ssa Martin La ringrazio per la risposta, ma volevo sapere quali sono i tempi per l'intervento dopo una coronografia, in quanto un cardioloco mi ha consigliato di farla, mentre un altro mi ha sconsigliato. Immagini un pò in quale stato di confusione mi trovo. Gli esami generali sono buoni e non ho alcun problema. La ringrazio.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente, comprendo come lei debba essere disorientato, e le dico che anche se dovesse mettere uno stent i tempi di recupero in genere sono rapidi. Ma quello che è importante è comunque "l'indicazione" e, come ho detto prima, "la collegialità" delle decisioni.
La cosa migliore sarebbe rivolgersi ai Servizi di Anestesia e Cardiologia di un buon Centro Ospedaliero, dove poi essere operato.
Un saluto

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