Ritardo nel risveglio post anestesia generale
Buonasera, il mio papà ha dovuto affrontare un intervento cardio chirurgico, gli hanno impiantato un LVAD, in quanto proveniva da un periodo prolungato di scompenso cardiaco.
Aveva un cuore molto sofferente con un ventricolo sinistro atrofizzato, due coronarie ostruite al 90% e di conseguenza anche un ventricolo destro sofferente, il cuore si contraeva poco e dopo il ricovero in ospedale si sono accorti che non reagiva più alle terapie farmacologiche ma solo a quelle endovenose.
Premetto che ha 70 anni e prima di entrare in scompenso ha avuto due infarti.
Dopo un lungo ricovero e un’attenta analisi hanno constatato che l’unica strada era intervenire chirurgicamente impiantando un LVAD e sostituire anche la valvola aortica.
Così Lunedì 5/02 lo hanno operato.
L’operazione è andata bene, ad oggi dopo 5 giorni il quadro è stabile ed ogni giorno in miglioramento, il ventricolo destro ha reagito bene e il Vad funziona bene, il quadro generale dunque procede bene e in continuo miglioramento, ma ancora non ha preso coscienza dopo l’operazione, il giorno successivo hanno interrotto la sedazione per iniziare a svegliarlo ma ha avuto un accenno di scatti epilettici che hanno portato i medici a riniziare una sedazione più leggera dell’anestesia per non rischiare che questi attacchi causassero danni neurologici.
il giorno dopo hanno abbassato la sedazione di nuovo per riprovare a svegliarlo ma non ha dato nessun segno di reazione.
Ieri sembrava aver risposto ad una richiesta dell’infermiere di stringergli la mano, ma poi non ha avuto più nessuna reazione, muoveva gli arti e si era molto agitato cosicché hanno deciso, vedendo che in quello stato affaticava anche il respiro di sedarlo un po’ per non compromettere la stabilità respiratoria.
Oggi per la prima volta quando gli ho parlato ha aperto gli occhi (sempre con sguardo perso) come se mi volesse trasmettere che mi sentiva ed ha risposto alla mia richiesta di stringergli la mano ma dopo questo è ritornato nel suo stato di distacco dalla realtà.
In tutto ciò L elettroencefalogramma è negativo e la TAC pure.
Chiedo un vostro gentile parere, io sono fiduciosa ma ovviamente molto preoccupata, il mio papà è sempre stato una persona molto lucida, può essere solo una questione di tempo?
Se non ci saranno miglioramenti lunedì vorrebbero procedere con una tracheostomia.
Spero di essere stata abbastanza esaustiva nella spiegazione.
Ringrazio anticipatamente a chi deciderà di dedicarmi tempo rispondendomi.
Aveva un cuore molto sofferente con un ventricolo sinistro atrofizzato, due coronarie ostruite al 90% e di conseguenza anche un ventricolo destro sofferente, il cuore si contraeva poco e dopo il ricovero in ospedale si sono accorti che non reagiva più alle terapie farmacologiche ma solo a quelle endovenose.
Premetto che ha 70 anni e prima di entrare in scompenso ha avuto due infarti.
Dopo un lungo ricovero e un’attenta analisi hanno constatato che l’unica strada era intervenire chirurgicamente impiantando un LVAD e sostituire anche la valvola aortica.
Così Lunedì 5/02 lo hanno operato.
L’operazione è andata bene, ad oggi dopo 5 giorni il quadro è stabile ed ogni giorno in miglioramento, il ventricolo destro ha reagito bene e il Vad funziona bene, il quadro generale dunque procede bene e in continuo miglioramento, ma ancora non ha preso coscienza dopo l’operazione, il giorno successivo hanno interrotto la sedazione per iniziare a svegliarlo ma ha avuto un accenno di scatti epilettici che hanno portato i medici a riniziare una sedazione più leggera dell’anestesia per non rischiare che questi attacchi causassero danni neurologici.
il giorno dopo hanno abbassato la sedazione di nuovo per riprovare a svegliarlo ma non ha dato nessun segno di reazione.
Ieri sembrava aver risposto ad una richiesta dell’infermiere di stringergli la mano, ma poi non ha avuto più nessuna reazione, muoveva gli arti e si era molto agitato cosicché hanno deciso, vedendo che in quello stato affaticava anche il respiro di sedarlo un po’ per non compromettere la stabilità respiratoria.
Oggi per la prima volta quando gli ho parlato ha aperto gli occhi (sempre con sguardo perso) come se mi volesse trasmettere che mi sentiva ed ha risposto alla mia richiesta di stringergli la mano ma dopo questo è ritornato nel suo stato di distacco dalla realtà.
In tutto ciò L elettroencefalogramma è negativo e la TAC pure.
Chiedo un vostro gentile parere, io sono fiduciosa ma ovviamente molto preoccupata, il mio papà è sempre stato una persona molto lucida, può essere solo una questione di tempo?
Se non ci saranno miglioramenti lunedì vorrebbero procedere con una tracheostomia.
Spero di essere stata abbastanza esaustiva nella spiegazione.
Ringrazio anticipatamente a chi deciderà di dedicarmi tempo rispondendomi.
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Buonasera, è passato un po' di tempo dalla sua richiesta e immagino (spero) che la situazione di suo padre sia sia ulteriormente migliorata. Si renderà conto che le condizioni di equilibrio di suo padre fossero estremamente critiche per arrivare a questo tipo di intervento per cui da come descrive il decorso dei primi giorni non sarebbe stato facile poterlo risvegliare rapidamente. Tutto ciò che è stato descritto è compatibile con le condizioni di partenza, con la tipologia di intervento per cui bisogna avere pazienza per un pronto recupero anche della normalità neurologica. Tuttavia i segnali positivi da lei descritti nelle fasi di risveglio possono invece essere considerati di buon auspicio. Sono fiducioso che nel frattempo le cose siano andate migliorando e che con una buona terapia antiepilettica temporanea anche una piccola sofferenza cerebrale si risolverà al più presto. Cordiali saluti
La consulenza è prestata a titolo puramente
gratuito secondo lo stile Medicitalia.it
Dott. Stelio ALVINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 10/02/2024.
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