Diagnosi di testicolo mobile o varicocele
Egregi Medici, gradirei venirne a capo dal seguente garbuglio. Da circa un anno accuso dolori costanti sull'inguine sn e dx con estensione ai testicoli. Ho eseguito una visita privata da un Androchirurgo Urologo che dopo 40 anni scopro di avere i testicoli mobili in risalita sino all'inguine, probabile causa, poi conferma una ernia inguinale sn già evidenziata in precedente eco, verifica di chiusura erniplastica del 1994. Pene in asse e ecopenieno regolare x flusso e ecostruttura, nonostante abbia avuto alcuni problemi erettivi o assenti x diversi giorni. Consiglia di riflettere su fissaggio testicolo dx, poi ernioplastica sn e in fine fissaggio testicolo sn. Non e' fattibili in un solo intervento? Richiesto il parere di un altro Urologo, conferma con visita a mano, testicoli mobili, infiammazione dell' epididimo sn dovuta a probabile varicocele, riscontrata in succ. Eco di II grado, lieve idrocele a dx, didimi regolari. Quest'ultimo prescrive aantibiotici e antiinfiammatori x 10 gg. Dopo la cura ritornano i dolori come prima, sopratutto rientrato dalle ferie a lavoro che sto in piedi e sotto sforzi o dopo aver consumato rapporti o masturbazioni, che ritengo siano anche più forti. Sono un Po confuso su che decisione prendere e come starò dopo questi interventi, sopratutto lo scroto che, non avendolo mai particolarmente dilatato, ho paura che restringendosi x efetti naturali, tenda a tirare i punti di fissaggio. Mi giunge un ultima riflessione: e' possibile che nonostante abbia notato il problema dei testicoli che si rifuggiavano nell'inguine, ritenendo fosse normale, anche se poi necessitavano di aiutarli nella discesa verso lo scroto, anch'esso molto chiuso, con diversi massaggi, non mi hanno creato mai questo tipo di dolori? E il caso di affrontare altri accertamenti e quali? Grazie e scusate il dilungamento.
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Caro Utente,va da se' che la decisione da prendere non spetti a Lei,considerando la ricchezza della Sua anamnesi remota e recente.
A tal fine credo che,per una maggiore completezza,sia necessario valutare anche i problemi clinici relativi al rachide lombo/sacrale.Consulti un esperto andrologo,se non si fida degli specialisti interpellati.Cordialita'.
A tal fine credo che,per una maggiore completezza,sia necessario valutare anche i problemi clinici relativi al rachide lombo/sacrale.Consulti un esperto andrologo,se non si fida degli specialisti interpellati.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
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Utente
Grazie x il consiglio, vorrei definire che al rachide sacrale la RM non marca rilevanti patologie. Chiedo a Voi, qualità di Medici, e' il caso che a un terzo Specialista faccia presente di aver consultato altri medici sui problemi esposti? Quest'ultimo non avrà da risentirsene, o e' meglio ripartire esponendo il caso? In passato mi e' già accaduto un episodio simile con dei Cardiologi, il che e' stato piutosto imbarazzante e non ha voluto più tenermi in cura. Categoria un poco permalosa? Meglio chiedere un Vs parere. Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 19/08/2009.
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