Una dieta dimagrante drastica può causare disfunzione erettile?
Gentili Dottori, buongiorno.
Ho 53 anni, e a 50 ero un grande obeso (113 kg x 1.65 di altezza) che ha deciso di iniziare un percorso di dimagrimento.
Da circa 12 anni avevo problematiche sessuali che il mio medico di base definiva di natura psicologica e prendevo sildenafil 25 mg.
Con quello tutto era ok.
E' continuato ad andare bene nel primo periodo della dieta.
Poi nella mia vita sono avvenuti sconvolgimenti di altro genere, molto pesanti, e ho interrotto a lungo l'attività sessuale.
Le erezioni notturne in quel periodo sono state le mie di sempre (molto forti e prolungate, le percepisco perché ho un sonno discontinuo), e il sesso solitario era a posto.
I problemi sono iniziati dopo che sono sceso di 50 chili, un anno e mezzo fa.
Nel riprendere l'attività sessuale mi sono accorto che non ero più capace di eccitarmi, raggiungevo l'erezione a stento e la perdevo facilmente durante il rapporto.
Questo nonostante facessi uso sempre di sildenafil.
Anche l'eccitamento durante l'attività solitaria era diventato discontinuo.
Solo le erezioni notturne permanevano invariate.
Da allora le cose non hanno fatto che peggiorare, credo anche per un cortocircuito psicologico, per cui l'ansia provoca il fallimento, che aggrava l'ansia e così via.
Sono entrato in una spirale da cui non riesco più a uscire.
E la cosa peggiore è che in quest'ultimo periodo mi sono fidanzato con una ragazza che amo moltissimo.
Lei non se la prende e mi incoraggia, ma è chiaro che tra noi sta crescendo l'imbarazzo.
Io d'altronde durante i rapporti non riesco a fare altro che monitorare l'erezione, e così è impossibile che funzioni.
Quest'ultimo anno mi sarà riuscito una volta su quattro.
Le erezioni notturne continuano, anche se un po' meno solide.
Cosa potrebbe essere successo durante quella dieta, prima della quale tutto funzionava bene, sia pure con gli "aiutini"?
Un dimagrimento così drastico potrebbe aver fatto crollare il testosterone?
Ho letto online che questo accade (e non lo sapevo prima di farla, purtroppo).
O potrebbe aver fatto esplodere un diabete che prima era silente?
O è tutto un problema psicologico, di cambiamento dovuto anche all'età e agli stress intervenuti nel frattempo?
Di sicuro tutto ciò c'entra ma io mi conosco e "sento" che seppure essendo tornato a un peso normale e in discreta forma (però restando sedentario), qualcosa non va in senso fisico.
Infatti le mie erezioni "diurne" non sono più le stesse di prima, nemmeno in condizioni di assoluto relax (con un pochino di sildenafil tornano perfette, ma doverlo usare per il sesso solitario non è normale).
Ho provato ogni genere di integratori, dallo zinco all'arginina, ma è stato inutile.
Dovrei iniziare un percorso diagnostico, ma non so se iniziare con gli esami di base o andare direttamente dall'andrologo.
Mi scuso per la lunghezza ma è una situazione complicata.
Non bevo e non fumo.
Per anni ho abusato di decongestionanti per la rinite, interrotti solo due mesi fa.
Non prendo altri farmaci.
Grazie.
Ho 53 anni, e a 50 ero un grande obeso (113 kg x 1.65 di altezza) che ha deciso di iniziare un percorso di dimagrimento.
Da circa 12 anni avevo problematiche sessuali che il mio medico di base definiva di natura psicologica e prendevo sildenafil 25 mg.
Con quello tutto era ok.
E' continuato ad andare bene nel primo periodo della dieta.
Poi nella mia vita sono avvenuti sconvolgimenti di altro genere, molto pesanti, e ho interrotto a lungo l'attività sessuale.
Le erezioni notturne in quel periodo sono state le mie di sempre (molto forti e prolungate, le percepisco perché ho un sonno discontinuo), e il sesso solitario era a posto.
I problemi sono iniziati dopo che sono sceso di 50 chili, un anno e mezzo fa.
Nel riprendere l'attività sessuale mi sono accorto che non ero più capace di eccitarmi, raggiungevo l'erezione a stento e la perdevo facilmente durante il rapporto.
Questo nonostante facessi uso sempre di sildenafil.
Anche l'eccitamento durante l'attività solitaria era diventato discontinuo.
Solo le erezioni notturne permanevano invariate.
Da allora le cose non hanno fatto che peggiorare, credo anche per un cortocircuito psicologico, per cui l'ansia provoca il fallimento, che aggrava l'ansia e così via.
Sono entrato in una spirale da cui non riesco più a uscire.
E la cosa peggiore è che in quest'ultimo periodo mi sono fidanzato con una ragazza che amo moltissimo.
Lei non se la prende e mi incoraggia, ma è chiaro che tra noi sta crescendo l'imbarazzo.
Io d'altronde durante i rapporti non riesco a fare altro che monitorare l'erezione, e così è impossibile che funzioni.
Quest'ultimo anno mi sarà riuscito una volta su quattro.
Le erezioni notturne continuano, anche se un po' meno solide.
Cosa potrebbe essere successo durante quella dieta, prima della quale tutto funzionava bene, sia pure con gli "aiutini"?
Un dimagrimento così drastico potrebbe aver fatto crollare il testosterone?
Ho letto online che questo accade (e non lo sapevo prima di farla, purtroppo).
O potrebbe aver fatto esplodere un diabete che prima era silente?
O è tutto un problema psicologico, di cambiamento dovuto anche all'età e agli stress intervenuti nel frattempo?
Di sicuro tutto ciò c'entra ma io mi conosco e "sento" che seppure essendo tornato a un peso normale e in discreta forma (però restando sedentario), qualcosa non va in senso fisico.
Infatti le mie erezioni "diurne" non sono più le stesse di prima, nemmeno in condizioni di assoluto relax (con un pochino di sildenafil tornano perfette, ma doverlo usare per il sesso solitario non è normale).
Ho provato ogni genere di integratori, dallo zinco all'arginina, ma è stato inutile.
Dovrei iniziare un percorso diagnostico, ma non so se iniziare con gli esami di base o andare direttamente dall'andrologo.
Mi scuso per la lunghezza ma è una situazione complicata.
Non bevo e non fumo.
Per anni ho abusato di decongestionanti per la rinite, interrotti solo due mesi fa.
Non prendo altri farmaci.
Grazie.
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Il deficit erettile ha spesso delle origini multifattoriali ,incidono cause organiche e cause psicogene . Secondo il mio parere, dovrebbe consultare un andrologo per una valutazione medica ed eventualmente anche uno psicosessuologo che possa aiutarla a superare l'ansia da prestazione . Generalmente mantenere un peso forma , svolgere moderata attività fisica , avere una alimentazione equilibrata contribuiscono ad avere una buona salute sessule . Da valutare gli aspetti metabolici ( assetto lipidico, glicemia ecc) e vascolari come ipertensione.
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
[#2]
Utente
Grazie per la risposta. Certo, anzitutto devo fare un esame completo del sangue, solo che io vorrei controllare subito i valori di testosterone e prolattina, mentre il mio medico di base dice che questi esami andrebbero fatti solo su espressa indicazione dell'andrologo. La pressione è normale, tra 100 e 110. Non credo di avere problemi di prostata, urino senza difficoltà. Andrebbe eventualmente svolta una visita cardiologica? Ricordo che sono stato un grande obeso per parecchi anni. C'è poi il dettaglio delle erezioni notturne che continua a lasciarmi perplesso. Ad esempio anche stanotte sono state molto forti, in una misura che di giorno mi... posso solo sognare da parecchio tempo. Sono o non sono indice che gli organi sessuali sono sani? Trovo dappertutto scritto di sì, ma trovo anche molti resoconti di uomini che ne hanno di normali eppure "da svegli" incontrano le mie stesse difficoltà. Psicologi e sessuologi non me li posso permettere, non ho i soldi, e poi non credo che i loro consigli potrebbero modificare il mio approccio verso la sessualità, a più di 50 anni. E' stato molto difficile fin dal principio, l'ho sempre vissuta come una prova e una sfida, non un piacere. Andava bene finché avevo una forte libido e una forte "carica" che mi permettevano di compensare l'ansia e di darmi sicurezza. Ma ora non è più così (e purtroppo prima o poi doveva succedere, non si resta giovani in eterno). Sarei più contento se si trattasse di un problema fisico, quello forse si cura. Ma cambiarmi la testa, non credo sia possibile. E il peggio è che in queste condizioni dovrei sposarmi! Abbiamo già deciso di farlo, io e la mia fidanzata, ma che matrimonio sarà con presupposti del genere? Confesso di essere alla più totale disperazione.
[#3]
Utente
Nessun'altra risposta? La domanda che mi faccio è sempre la stessa. Può una perdita di peso drastica a un'età critica per la sessualità maschile (50 anni) avere innescato qualcosa di simile a un'andropausa anticipata? A monte dei problemi di erezione, sono la libido e la capacità di eccitazione a essere crollate, in quei mesi. E se è questo che può accadere, perché non viene detto, quando ti raccomandano di dimagrire? Avrei preferito restare obeso se avessi saputo che c'era un simile prezzo da pagare. Chiarezza definitiva è impossibile farla, non ho risultati di esami dell'epoca da comparare con quelli attuali, ma mi sentivo in tutt'altro modo prima! In quel periodo ero anche caduto in una grave depressione, che poi è scomparsa (senza farmaci) quando ho ripreso a mangiare normalmente. Ma le conseguenze negative sul piano sessuale sono rimaste. E sono passati quasi due anni. Non sono i cardiologi, gli endocrinologi, i nutrizionisti, ecc, raccomandano di abbattere il sovrappeso se sei obeso, ma gli stessi andrologi. E se però le conseguenze finiscono con l'essere queste? Un rimedio che rischia di essere peggiore del male (che nel mio caso non esisteva nemmeno), che rimedio è?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 02/09/2023.
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