Si può guarire dalla disfunzione erettile a 21 anni?
Buonasera, scrivo questo messaggio come ultima spiaggia, perché credo che dopo mesi di richieste di aiuto e di visite io abbia raggiunto un limite.
Riassumo la mia storia: 21 anni in salute, mai avuto problemi fino a 6 mesi fa, unico vizio il fumo.
A marzo mi lascio con la mia ex ragazza dopo una storia molto importante e, come un fulmine a ciel sereno, non sono da lì più riuscito a portare il mio pene in erezione nemmeno con la masturbazione.
Erezioni mattutine sparite quasi totalmente.
I primi giorni non ci faccio caso.
Poi passano due mesi e arriva la disperazione.
Prima visita andrologica per niente utile che mi carica ancora più di disperazione.
Tutto a posto se non una placchetta (non so se è il termine corretto ma sullo schermo c'era una cosetta bianca).
L'andrologo mi dice che poteva causare fuga venosa ma che non c'entrava però nulla, prescrivendomi una cura di cialis di 10 giorni.
Io provo a chiedere spiegazioni ma lui mi liquida dicendo che la mia casa di de è mista, senza però indicarmi la componente organica che cosa diavolo fosse.
Mi dispero ancora di più, cado in depressione (che ci tengo a esplicitare come sia conseguente alla disfunzione erettile e NON precedente).
Decido di andare in terapia.
Attualmente sono al secondo psicologo.
Non sono serviti a nulla.
Decido a inizio agosto di andare da un secondo andrologo: peggio di prima.
Mi liquida dicendo che a volte è normale che "cambino" gli equilibri e che sarei tornato come prima.
Mi dice che a 21 anni non ho bisogno di esami e mi dice di assumere anche lei le pillole due o tre volte.
In poche parole nessuno fino ad ora è riuscito a trovare una risposta al mio problema se non una generica "ansia".
Questo messaggio è una richiesta di aiuto.
Cosa devo fare ancora?
Da chi andare?
Io non accetto a 21 anni di convivere con questo problema.
Mi rifiuto di farlo.
E se proprio dovrò farlo, che qualcuno mi dica cosa ho.
Preciso poi che il cialis ho provato ad assumerlo e anche solo con mezza pasticca da 5mg riesco per più di 24 ad avere erezioni come prima.
Grazie per l'attenzione e mi scuso per il messaggio lungo, ma purtroppo sono totalmente affranto.
Riassumo la mia storia: 21 anni in salute, mai avuto problemi fino a 6 mesi fa, unico vizio il fumo.
A marzo mi lascio con la mia ex ragazza dopo una storia molto importante e, come un fulmine a ciel sereno, non sono da lì più riuscito a portare il mio pene in erezione nemmeno con la masturbazione.
Erezioni mattutine sparite quasi totalmente.
I primi giorni non ci faccio caso.
Poi passano due mesi e arriva la disperazione.
Prima visita andrologica per niente utile che mi carica ancora più di disperazione.
Tutto a posto se non una placchetta (non so se è il termine corretto ma sullo schermo c'era una cosetta bianca).
L'andrologo mi dice che poteva causare fuga venosa ma che non c'entrava però nulla, prescrivendomi una cura di cialis di 10 giorni.
Io provo a chiedere spiegazioni ma lui mi liquida dicendo che la mia casa di de è mista, senza però indicarmi la componente organica che cosa diavolo fosse.
Mi dispero ancora di più, cado in depressione (che ci tengo a esplicitare come sia conseguente alla disfunzione erettile e NON precedente).
Decido di andare in terapia.
Attualmente sono al secondo psicologo.
Non sono serviti a nulla.
Decido a inizio agosto di andare da un secondo andrologo: peggio di prima.
Mi liquida dicendo che a volte è normale che "cambino" gli equilibri e che sarei tornato come prima.
Mi dice che a 21 anni non ho bisogno di esami e mi dice di assumere anche lei le pillole due o tre volte.
In poche parole nessuno fino ad ora è riuscito a trovare una risposta al mio problema se non una generica "ansia".
Questo messaggio è una richiesta di aiuto.
Cosa devo fare ancora?
Da chi andare?
Io non accetto a 21 anni di convivere con questo problema.
Mi rifiuto di farlo.
E se proprio dovrò farlo, che qualcuno mi dica cosa ho.
Preciso poi che il cialis ho provato ad assumerlo e anche solo con mezza pasticca da 5mg riesco per più di 24 ad avere erezioni come prima.
Grazie per l'attenzione e mi scuso per il messaggio lungo, ma purtroppo sono totalmente affranto.
[#1]
C aro lettore
i fattori emotivi psicologici possono essere sempre presenti, come causa o come conseguenza di una problematica erettile
visita andrologica
Esame Rigiscan notturno
valutazione ecodoppler valutazione ormonale
avere fiducia nel suo andrologo ed il problema potrà essere risolto
cordiali saluti
i fattori emotivi psicologici possono essere sempre presenti, come causa o come conseguenza di una problematica erettile
visita andrologica
Esame Rigiscan notturno
valutazione ecodoppler valutazione ormonale
avere fiducia nel suo andrologo ed il problema potrà essere risolto
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Settimana scorsa ho effettuato una la terza visita andrologica dal dottor Andrea Cocci. In poche parole non mi ha nemmeno visitato, bensì ha subito dato per scontato che la mia condizione fosse "psicosomatica" e mi ha dato tadalafil 2,5 mg da assumere tutti i giorni per due mesi. Per ora non vedo miglioramenti e ho molta paura. In questo periodo sono venuto a conoscenza della famosa "fuga venosa" che tanti giovani ritengono di avere e alcuni sono stati addirittura operati (legatura venosa) senza buoni risultati. Cosa me pensa del fatto che il dottore non mi ha nemmeno visitato e ha optato per questa scelta? Grazie in anticipo per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.9k visite dal 28/08/2023.
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