Vita sessuale gravemente compromessa. Possibili terapie future?
Salve, sono un ragazzo di 20 anni.
Come ogni ragazzo della mia età vivevo la mia sessualità con molto piacere, pulsioni forti ed erezioni durature.
Riuscivo a masturbarmi senza nemmeno pensare a situazioni erotiche, bastava semplicemente sfiorare il mio pene e ottenevo IMMEDIATAMENTE un’erezione potentissima che durava tranquillamente anche per vari minuti.
So che molti di voi non concorderanno sul fatto che i problemi psicologici siano la conseguenza e non la causa del problema, ma analizzando a fondo il mio caso, debbo purtroppo concludere che l’unica componente psicologica presente nel problema, è la paura di non poter vivere la vita dei miei sogni con il gentil sesso.
Detto questo, arriviamo a Novembre 2022.
Una notte, mi stavo masturbando regolarmente: senza un’apparente ragione, ho sentito una sensazione molto sgradevole, che ho collegato subito ad un problema venoso.
L’erezione morì completamente, riuscì ad avere un’orgasmo, ma avvertì di nuovo la stessa sensazione di tipo venoso.
In quel momento fui pervaso completamente da adrenalina.
Aspettai un po’, dopo circa 30 minuti mi masturbai di nuovo.
Ottenere la seconda erezione fu molto più difficile e durante l’orgasmo, la sensazione venosa era diminuita ma ancora presente.
Da quella notte, nulla tornò più come prima, probabilmente a distanza di più di 8 mesi, la situazione è peggiorata.
Partendo dalla tunica albuginea in erezione, fino ad Aprile era più o meno sempre la stessa, seppur forse con una minore circonferenza, allo stato attuale è diventata più dura.
Il tempo di ottenimento è rallentato rispetto a una volta, ma è rimasto costante in questi mesi.
Ciò che è peggiorata in questi mesi è la pressione in fase erettiva, fino a scomparire del tutto 1 settimana fa.
Altri sintomi manifestati: difficoltà minzionali, urine torbide, stitichezza, bassa libido, zona pubica indurita, perdita di sensibilità, erezioni mattutine e spontanee completamente scomparse e mancanza di eccitazione nella sollecitazione del pavimento pelvico (al contrario di quanto accadeva prima).
Ovviamente mi sto sentendo con un bravo ed esperto andrologo, il quale mi ha prescritto vari esami: esami ormonali (ematici, urine, urinocoltura e spermiocoltura), uroflussometria, esami dei grossi vasi dell’addome.
Riguardo ad essi, tutto nella norma, tranne dei segni di instabilità vescicale evidenziati dall’uroflussometria, muco nelle urine e il testosterone totale che è 6, 24 ng/ml (libero è 32, 3 pg/ml).
Ipotizzando una possibile infiammazione, ho assunto CLIALIS da 5 mg a giorni alterni per un mese e contemporaneamente FLOGANIS 1 compressa tutti giorni per 20 giorni, ma con pochi risultati.
Ho in programma un eco-doppler dinamico ed una ecografia dinamica transrettale per Agosto, dunque vi terrò aggiornati.
CONCLUSIONI:
Chiedo dei pareri su quanto letto (non una diagnosi) e rassicurazioni su eventuali terapie FUTURE.
La mia vita sessuale può essere salvata?
Ho bisogno di una risposta positiva, d’altronde ho solo 20 anni.
Come ogni ragazzo della mia età vivevo la mia sessualità con molto piacere, pulsioni forti ed erezioni durature.
Riuscivo a masturbarmi senza nemmeno pensare a situazioni erotiche, bastava semplicemente sfiorare il mio pene e ottenevo IMMEDIATAMENTE un’erezione potentissima che durava tranquillamente anche per vari minuti.
So che molti di voi non concorderanno sul fatto che i problemi psicologici siano la conseguenza e non la causa del problema, ma analizzando a fondo il mio caso, debbo purtroppo concludere che l’unica componente psicologica presente nel problema, è la paura di non poter vivere la vita dei miei sogni con il gentil sesso.
Detto questo, arriviamo a Novembre 2022.
Una notte, mi stavo masturbando regolarmente: senza un’apparente ragione, ho sentito una sensazione molto sgradevole, che ho collegato subito ad un problema venoso.
L’erezione morì completamente, riuscì ad avere un’orgasmo, ma avvertì di nuovo la stessa sensazione di tipo venoso.
In quel momento fui pervaso completamente da adrenalina.
Aspettai un po’, dopo circa 30 minuti mi masturbai di nuovo.
Ottenere la seconda erezione fu molto più difficile e durante l’orgasmo, la sensazione venosa era diminuita ma ancora presente.
Da quella notte, nulla tornò più come prima, probabilmente a distanza di più di 8 mesi, la situazione è peggiorata.
Partendo dalla tunica albuginea in erezione, fino ad Aprile era più o meno sempre la stessa, seppur forse con una minore circonferenza, allo stato attuale è diventata più dura.
Il tempo di ottenimento è rallentato rispetto a una volta, ma è rimasto costante in questi mesi.
Ciò che è peggiorata in questi mesi è la pressione in fase erettiva, fino a scomparire del tutto 1 settimana fa.
Altri sintomi manifestati: difficoltà minzionali, urine torbide, stitichezza, bassa libido, zona pubica indurita, perdita di sensibilità, erezioni mattutine e spontanee completamente scomparse e mancanza di eccitazione nella sollecitazione del pavimento pelvico (al contrario di quanto accadeva prima).
Ovviamente mi sto sentendo con un bravo ed esperto andrologo, il quale mi ha prescritto vari esami: esami ormonali (ematici, urine, urinocoltura e spermiocoltura), uroflussometria, esami dei grossi vasi dell’addome.
Riguardo ad essi, tutto nella norma, tranne dei segni di instabilità vescicale evidenziati dall’uroflussometria, muco nelle urine e il testosterone totale che è 6, 24 ng/ml (libero è 32, 3 pg/ml).
Ipotizzando una possibile infiammazione, ho assunto CLIALIS da 5 mg a giorni alterni per un mese e contemporaneamente FLOGANIS 1 compressa tutti giorni per 20 giorni, ma con pochi risultati.
Ho in programma un eco-doppler dinamico ed una ecografia dinamica transrettale per Agosto, dunque vi terrò aggiornati.
CONCLUSIONI:
Chiedo dei pareri su quanto letto (non una diagnosi) e rassicurazioni su eventuali terapie FUTURE.
La mia vita sessuale può essere salvata?
Ho bisogno di una risposta positiva, d’altronde ho solo 20 anni.
[#1]
Gentile lettore,
purtroppo, in queste situazioni cliniche molto particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta mirata e corretta da questa postazione.
Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta il suo andrologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione clinica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
purtroppo, in queste situazioni cliniche molto particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta mirata e corretta da questa postazione.
Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta il suo andrologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione clinica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 880 visite dal 29/07/2023.
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