Criptorchidismo
Buonasera,
Chiedo un consulto a qualunque specialista dovesse trovare il tempo e la voglia di rispondermi, in merito a una questione che purtroppo ultimamente mi sta letteralmente attanagliando e angosciando.
Recentemente una persona che conosco ha dovuto fare i conti con un tumore testicolare, e almeno in parte sono stato indotto a "saperne di più" in merito (per dovere di cronaca, ho un'indole piuttosto ipocondriaca che sto provando a gestire meglio con l'aiuto di un percorso psicoterapeutico).
Il fatto è questo: ho per così dire "scoperto" che il criptorchidismo è il fattore di rischio principale per lo sviluppo della malattia, e da allora non riesco a rasserenarmi.
Ho avuto criptorchidismo da ambo i lati da piccolo, entrambi corretti chirurgicamente all'età di due e tre anni.
Il problema è che ora è come se mi sentissi "condannato", come se avvertissi questa eventualità come un qualcosa di pressoché inevitabile considerando questo fattore di rischio, questa predisposizione.
Mi sono sottoposto a visita urologica per la prima volta quasi un anno fa, e l'urologo all'esame obiettivo non aveva rilevato particolari anomalie o alcunché da segnalare in merito; pur avendo reso noto il mio precedente clinico, non mi è parso desse particolare rilevanza alla cosa.
Ora pensavo di effettuare una seconda visita (visto che è comunque passato un anno) magari con ecografia.
Le domande che volevo porre sono le seguenti:
1) Data la mia situazione personale, con che cadenza è opportuno io mi sottoponga a visite di controllo?
2) Con che frequenza è ragionevole attuare l'auto-palpazione?
Purtroppo la grande ansia che ho al riguardo fa sì che io alterni giorni in cui mi controllo ossessivamente al millimetro per la paura di sentire qualcosa, e altre volte in cui per un po' di giorni non mi controllo, proprio per la stessa paura.
3) Quando incide il criptorchidismo (nel mio caso corretto chirurgicamente con le tempistiche sopra descritte) in termini probabilistici?
È realmente così probabile che (oggi ho 25 anni) da qui a una quindicina d'anni io possa sviluppare la malattia?
Chiedo scusa per il consulto ma cerco qualche criterio orientativo, purtroppo questa cosa mi sta togliendo serenità.
Chiedo un consulto a qualunque specialista dovesse trovare il tempo e la voglia di rispondermi, in merito a una questione che purtroppo ultimamente mi sta letteralmente attanagliando e angosciando.
Recentemente una persona che conosco ha dovuto fare i conti con un tumore testicolare, e almeno in parte sono stato indotto a "saperne di più" in merito (per dovere di cronaca, ho un'indole piuttosto ipocondriaca che sto provando a gestire meglio con l'aiuto di un percorso psicoterapeutico).
Il fatto è questo: ho per così dire "scoperto" che il criptorchidismo è il fattore di rischio principale per lo sviluppo della malattia, e da allora non riesco a rasserenarmi.
Ho avuto criptorchidismo da ambo i lati da piccolo, entrambi corretti chirurgicamente all'età di due e tre anni.
Il problema è che ora è come se mi sentissi "condannato", come se avvertissi questa eventualità come un qualcosa di pressoché inevitabile considerando questo fattore di rischio, questa predisposizione.
Mi sono sottoposto a visita urologica per la prima volta quasi un anno fa, e l'urologo all'esame obiettivo non aveva rilevato particolari anomalie o alcunché da segnalare in merito; pur avendo reso noto il mio precedente clinico, non mi è parso desse particolare rilevanza alla cosa.
Ora pensavo di effettuare una seconda visita (visto che è comunque passato un anno) magari con ecografia.
Le domande che volevo porre sono le seguenti:
1) Data la mia situazione personale, con che cadenza è opportuno io mi sottoponga a visite di controllo?
2) Con che frequenza è ragionevole attuare l'auto-palpazione?
Purtroppo la grande ansia che ho al riguardo fa sì che io alterni giorni in cui mi controllo ossessivamente al millimetro per la paura di sentire qualcosa, e altre volte in cui per un po' di giorni non mi controllo, proprio per la stessa paura.
3) Quando incide il criptorchidismo (nel mio caso corretto chirurgicamente con le tempistiche sopra descritte) in termini probabilistici?
È realmente così probabile che (oggi ho 25 anni) da qui a una quindicina d'anni io possa sviluppare la malattia?
Chiedo scusa per il consulto ma cerco qualche criterio orientativo, purtroppo questa cosa mi sta togliendo serenità.
[#1]
caro lettore "ansioso"
il criptorchidismo potrebbe essere un elemento di maggiore probabilità di una degenerazione neoplastica del testicolo.
direi di effettuare uno spermiogramma ed effettuare una esame ecocolordoppler di base e ripetere tali esami ogni qualche anno, sempre sotto la guida di uno specialista andrologo. senza cercare di scoprire segni premonitori con la autopalpazione
una visita andrologica ogni 2-3 anni meglio dallo stesso specialista
il criptorchidismo potrebbe essere un elemento di maggiore probabilità di una degenerazione neoplastica del testicolo.
direi di effettuare uno spermiogramma ed effettuare una esame ecocolordoppler di base e ripetere tali esami ogni qualche anno, sempre sotto la guida di uno specialista andrologo. senza cercare di scoprire segni premonitori con la autopalpazione
una visita andrologica ogni 2-3 anni meglio dallo stesso specialista
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Buonasera Dott. Pozza,
La ringrazio innanzitutto per la celerità del riscontro.
Dunque anche un lasso temporale di due o tre anni può andar bene e intercorrere tra una visita andrologica e quella successiva?
Quel che non mi è chiaro inoltre è il rischio assoluto e quello relativo: tra gli individui soggetti a criptorchidismo il rischio è così significativamente più alto o la correzione chirurgica rende il rischio "accostabile" a quello generale degli individui non affetti?
La ringrazio innanzitutto per la celerità del riscontro.
Dunque anche un lasso temporale di due o tre anni può andar bene e intercorrere tra una visita andrologica e quella successiva?
Quel che non mi è chiaro inoltre è il rischio assoluto e quello relativo: tra gli individui soggetti a criptorchidismo il rischio è così significativamente più alto o la correzione chirurgica rende il rischio "accostabile" a quello generale degli individui non affetti?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 09/07/2023.
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