Da 2-3 anni a questa parte ho avuto una diminuzione di sensibilità del pene sia nella fase

Cari dottori è la prima volta che scrivo,sono un nuovo utente.Espongo il mio problema:
da 2-3 anni a questa parte ho avuto una diminuzione di sensibilità del pene sia nella fase pre-orgasmo che nell'orgasmo stesso.Non so se sia un caso ma il tutto è avvenuto dopo una serie di fatti:sangue mischiato allo sperma (sperma di colore rosa)questo è successo alcune volte e mi è stato detto che poteva essere stato una rottura dei capillari,successivamente ho seguito una cura di antibiotici.Un altro sintomo insorto è un senso di appiccicoso al glande e anche una sorta di scagliettine di pelle che si staccano dal glande.A parte il sangue mischiato allo sperma che non è più accaduto,gli altri sintomi perdurano ormai da qualche anno.Appunto da quando sono comparsi questi sintomi ho avuto ,in maniera graduale, una diminuzione di sensibilità al piacere del glande.La cosa si è stabilizzata,sentendo molto poco la sensibilità,inoltrea desso il glande non è più appiccicoso,tutt'altro e sono scomparse le scagliettine di pelle.
In questi 2-3 anni che ho questo problema mi è successo che ogni tanto la sensibilità aumentava (non ai livelli miei normali,comunque aumentava)per periodi brevissimi.
Questo problema si accompagna anche ad assenza di erezione la mattina appena sveglio,mentre prima avevo erezioni quasi tutte le mattine!!!
La cosa stranissima che nell'ultimo mese è riemerso il senso di appiccicoso,le scagliettine di pelle,erezioni la mattina appena sveglio e una condizione generale di miglioramento (però mai ai livelli di quando non avevo il problema).
Premesso che prima non ho mai avuto problemi di questo tipo,anzi!
Premesso che mi sono rivolto già ad un andrologo che mi ha fatto fare una spermiocoltura (con esito negativo) e una visita ad un dermatologo (con esito negativo).
L'andrologo non mi ha saputo dire cosa fosse,ha fatto delle ipotesi e basta,dicendo che poteva essere qualche problema neurologico (ma se ciò fosse avrei dovuto avere sintomi ben più gravi e di altro genere!)oppure danneggiamento ai nervi sensibili del glande;questo mi ha detto!
Premesso che ho anche un varicocele,che però non mi da nessun fastidio!
Scusatemi se sono stato molto prolisso,spero che mi possiate aiutare.
Vi ringrazio.
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore 23954,

La sua descrizione potrebbe far pensare che lei abbia sofferto di qualche patologia dermatologica ( visibile solo in fase acuta) che abbia alterato la mucosa del glande con coinvolgimento delle strutture nervose superficiali deputate a percepire la sensibilità tattile che quindi abbiano perso la loro efficacia.
E' quello che spesso capita dopo la circoncisione, perchè il glande non più coperto dal prepuzio va incontro ad una modificazione strutturale della mucosa che diventa meno sensibile al tatto ed allo sfregamento.
Un esame biotesiometrico potrebbe confermare tale ipotesi che però, allo stato attuale, non ha soluzioni terapeutiche
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#3]
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Ringrazio vivamente per la sollecita e d esaustiva risposta.
Volevo a tal proposito sapere :
1)se la cosa secondo voi potrebbe peggiorare e come poter mantenere la cosa per non farla peggiorare.
2)Per quanto riguarda la circoncisione,il mio glande quando il pene è flaccido non rimane mai scoperto;allora come sia possibile che si sia presentato questo problema?
3)come mai si è avuto ultimamente un sensibile miglioramento anche se non ai livelli antecedenti al problema?
4)visto che il problema è coinciso dopo aver avuto dei rapporti con la mia compagna,volevo sapere se è solo una coincidenza oppure ha qualche relazione con essa.
Vi ringrazio anticipatamente,vi invio i miei più cordiali saluti.
[#4]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

problematica abbastanza complessa che non può essere risolta senza poter visitare e parlare direttamente con il paziente
si faccia vedere da uno specialista
Cari saluti
[#5]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

problematica abbastanza complessa che non può essere risolta senza poter visitare e parlare direttamente con il paziente
si faccia vedere da uno specialista
Cari saluti
[#6]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

problematica abbastanza complessa che non può essere risolta senza poter visitare e parlare direttamente con il paziente
si faccia vedere da uno specialista
Cari saluti
[#7]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non sarebbe stato superfluo, nella fase acuta dei segni clinici, sottoprosi ad un visita Specialistica Dermatologica. Il problema di una, direi non diminuita sensibilità, ma semmai modificata sensibilità dopo intervento di circoncisione, si autorisolve generalemnte entro più o meno due settimane dalla procedura chirurgica. Che la circoncisione non comporti di prassi una alterazione della sensibilità del glande è evidente osservando ciò che capita nelle popolazioni che praticano questa procedura per motivazioni religiose.
Auguri per la rapida soluzione del problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#8]
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Ringrazio sentitamente i dott. Diego Pozza, Giuseppe Benedetto e il Prof. Giovanni Martino per le loro sollecite e esaustive risposte
cordiali saluti.
[#9]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ringraziamo Lei per aver scelto di consultare questo Forum.
Ancora cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO