Fuga venosa
Buongiorno, da qualche anno a questa parte sto avendo problemi a raggiungere la completa erezione, ciò non mi ha compromesso del tutto la possibilità di avere rapporti (con la compagna stabile) ma comunque non riesco ad avere il pieno potenziale di sempre.
Negli ultimi due anni poi, ho perso quasi giornalmente l'erezione mattutina.
Nell'ultimo anno, interrotto per mia scelta il rapporto con la ex, mi è capitato un rapporto con un'altra ragazza che non è andato a buon fine, nonostante nei preliminare sembra andasse 'quasi tutto ok' (ero comunque carico di ansia).
Ho deciso quindi di fare una visita andrologica, per rasserenarmi ed escludere cause organiche.
Mi è stato fatto un doppler che ha portato alla conclusione di fuga venosa.
Ho fatto delle ricerche, questa cosa mi ha stravolto, perché a quanto pare l'unica soluzione potrebbe essere la protesi.
La cosa che più mi preoccupa è stato il fatto che non ho avuto una erezione nemmeno dopo l'iniezione di 7mcg di prostaglandina pre-doppler.
Ora è nata in me tanta confusione e molte domande a cui vorrei mi aiutaste a rispondere:
- perché se ho una fuga venosa il problema non si è presentato mai, ma solo negli ultimi anni?
- perché, quelle rare volte che ho una erezione mattutina, è rigida e dura anche sui 5 minuti (se fosse fuga venosa non dovrebbe andar via subito?)
- il fatto che non abbia avuto erezione con l'iniezione è prova certa che qualcosa non va certamente a livello organico? L'andrologo ha detto che con 5mcg si induce ereizone in cui è metaforicamente 'morto' è che con 7 avrei dovuto averla per forza (questa frase mi ha sconvolto)
Voglio aggiungere che negli ultimi anni ho avuto episodi di depressione abbastanza intensi (però non prendo né ho mai preso farmaci se non qualche goccia di xanax, massimo 10 al bisogno, ma solo in eventi particolari quindi molto raramente (ad esempio quando prendo l'aereo) )
Durante la visita ero molto in tensione, infatti inizialmente ho anche sudato, questo ha potuto contribuire alla mancata erezione con la prostaglandina?
Grazie.
Negli ultimi due anni poi, ho perso quasi giornalmente l'erezione mattutina.
Nell'ultimo anno, interrotto per mia scelta il rapporto con la ex, mi è capitato un rapporto con un'altra ragazza che non è andato a buon fine, nonostante nei preliminare sembra andasse 'quasi tutto ok' (ero comunque carico di ansia).
Ho deciso quindi di fare una visita andrologica, per rasserenarmi ed escludere cause organiche.
Mi è stato fatto un doppler che ha portato alla conclusione di fuga venosa.
Ho fatto delle ricerche, questa cosa mi ha stravolto, perché a quanto pare l'unica soluzione potrebbe essere la protesi.
La cosa che più mi preoccupa è stato il fatto che non ho avuto una erezione nemmeno dopo l'iniezione di 7mcg di prostaglandina pre-doppler.
Ora è nata in me tanta confusione e molte domande a cui vorrei mi aiutaste a rispondere:
- perché se ho una fuga venosa il problema non si è presentato mai, ma solo negli ultimi anni?
- perché, quelle rare volte che ho una erezione mattutina, è rigida e dura anche sui 5 minuti (se fosse fuga venosa non dovrebbe andar via subito?)
- il fatto che non abbia avuto erezione con l'iniezione è prova certa che qualcosa non va certamente a livello organico? L'andrologo ha detto che con 5mcg si induce ereizone in cui è metaforicamente 'morto' è che con 7 avrei dovuto averla per forza (questa frase mi ha sconvolto)
Voglio aggiungere che negli ultimi anni ho avuto episodi di depressione abbastanza intensi (però non prendo né ho mai preso farmaci se non qualche goccia di xanax, massimo 10 al bisogno, ma solo in eventi particolari quindi molto raramente (ad esempio quando prendo l'aereo) )
Durante la visita ero molto in tensione, infatti inizialmente ho anche sudato, questo ha potuto contribuire alla mancata erezione con la prostaglandina?
Grazie.
[#1]
Caro lettore
una "fuga venosa" è una definizione un po troppo semplicistica di una "Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa" patologia abbastanza frequente anche nei giovani, spesso se è presente una familiarità per patologie venose (vene varicose delle gambe, emorroidi, varicocele) anche se la causa è legata ad un cattivo funzionamento delle pareti dei corpi cavernosi che "non chiudono" gli orifizi attraverso cui passano le vene.
E' sempre presente uno stato di ansia per la "incertezza" della erezione. Terapie mediche possono essere efficaci. Un esame Rigiscan e una valutazione andrologica sono fondamentali per definire meglio la condizione
cordiali saluti
una "fuga venosa" è una definizione un po troppo semplicistica di una "Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa" patologia abbastanza frequente anche nei giovani, spesso se è presente una familiarità per patologie venose (vene varicose delle gambe, emorroidi, varicocele) anche se la causa è legata ad un cattivo funzionamento delle pareti dei corpi cavernosi che "non chiudono" gli orifizi attraverso cui passano le vene.
E' sempre presente uno stato di ansia per la "incertezza" della erezione. Terapie mediche possono essere efficaci. Un esame Rigiscan e una valutazione andrologica sono fondamentali per definire meglio la condizione
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 28/03/2023.
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