Calo della libido
Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 23 anni e recentemente ho notato un calo delle erezioni spontanee, come quelle mattutine, che fino a qualche mese fa erano sempre presenti.
Ora mi capita di svegliarmi durante la notte con un’erezione ma sparisce quasi appena mi sveglio.
Inoltre ho iniziato ad avere difficoltà nel mantenere l’erezione durante i rapporti con la mia precedente partner (non perdendola completamente, ma spesso si indeboliva per poi riprendere è così via).
Sempre durante i rapporti l’erezione non era spontanea ma era necessaria stimolazione.
Tuttavia in questo modo non avevo difficoltà ad ottenerla.
Penso però che questi disturbi dell’erezione partano principalmente da un basso desiderio.
Non so se può essere rilevante specificare che era una relazione che ritengo non sana e che spesso mi creava stress emotivo.
Non ho mai avuto problemi del genere nelle mie relazioni passate.
Inoltre da quando ho iniziato a riscontrare questo problema ho notato un calo del desiderio sessuale, come se avessi perso interesse a riguardo, il che è molto strano per me, e la cosa mi crea spesso ansia che temo possa diventare ansia da prestazione in una futura relazione.
Sono in salute e pochi giorni fa ho fatto esami del sangue e urine, che sono risultati perfetti.
Mi chiedevo se questi sintomi fossero sufficienti per prendere in considerazione una visita da specialista, dato che non ne ho mai fatta una.
Sono un ragazzo di 23 anni e recentemente ho notato un calo delle erezioni spontanee, come quelle mattutine, che fino a qualche mese fa erano sempre presenti.
Ora mi capita di svegliarmi durante la notte con un’erezione ma sparisce quasi appena mi sveglio.
Inoltre ho iniziato ad avere difficoltà nel mantenere l’erezione durante i rapporti con la mia precedente partner (non perdendola completamente, ma spesso si indeboliva per poi riprendere è così via).
Sempre durante i rapporti l’erezione non era spontanea ma era necessaria stimolazione.
Tuttavia in questo modo non avevo difficoltà ad ottenerla.
Penso però che questi disturbi dell’erezione partano principalmente da un basso desiderio.
Non so se può essere rilevante specificare che era una relazione che ritengo non sana e che spesso mi creava stress emotivo.
Non ho mai avuto problemi del genere nelle mie relazioni passate.
Inoltre da quando ho iniziato a riscontrare questo problema ho notato un calo del desiderio sessuale, come se avessi perso interesse a riguardo, il che è molto strano per me, e la cosa mi crea spesso ansia che temo possa diventare ansia da prestazione in una futura relazione.
Sono in salute e pochi giorni fa ho fatto esami del sangue e urine, che sono risultati perfetti.
Mi chiedevo se questi sintomi fossero sufficienti per prendere in considerazione una visita da specialista, dato che non ne ho mai fatta una.
[#1]
Gentile utente,
chiarisco subito che per un uomo la visita andrologica andrebbe fatta, entrando nell'età adulta, come per le ragazze è opportuna la visita ginecologica, e questo per prendere in tempo eventuali problemi ma più ancora per togliersi i dubbi e le idee poco scientifiche, talvolta fuorvianti, suggerite tra ragazzi all'inizio dell'adolescenza.
Ciò premesso, quello che lei scrive mi sembra riconducibile a due fattori.
Uno lo identifica lei stesso: "Penso però che questi disturbi dell’erezione partano principalmente da un basso desiderio. Non so se può essere rilevante specificare che era una relazione che ritengo non sana e che spesso mi creava stress emotivo".
Come potrà leggere in numerosi articoli sul nostro blog, sotto vari titoli attinenti al calo della libido, questo disturbo ha come prima causa, se non ci sono ragioni organiche, proprio l'atteggiamento critico, aggressivo, deprimente o comunque negativo della partner.
Il secondo fattore deriva dal primo: demoralizzato da un rapporto tutt'altro che gratificante, lei non ha considerato la mancata erezione come la corretta risposta ad una relazione ansiogena, ma l'ha vissuta come un deficit, una perdita, e ha cominciato ad osservarsi ansiosamente, provocando la cosiddetta "paralysis by analysis". Perfino le erezioni notturne vengono da lei inconsciamente arrestate da questa autoanalisi ansiosa, e forse nel dormiveglia interviene anche il ricordo dei rapporti sessuali vissuti nella relazione che lei stesso definisce non sana, che le provocava stress emotivo.
Se lei si porrà in armonia con i sentimenti che derivano dalla passata relazione (dolore - rabbia - perdita - altro) e si darà tempo e modo di elaborare serenamente il lutto di quanto accaduto, si renderà conto che la risposta del suo corpo era ed è perfettamente consona al suo vissuto emotivo, e cesserà di interrogare la sua erezione come se la sessualità fosse scissa dal resto della persona.
Questo la renderà più consapevole di sé stesso, delle sue fragilità ma anche delle sue risorse, e la farà andare verso nuove, più gratificanti relazioni senza ansia.
Auguri.
chiarisco subito che per un uomo la visita andrologica andrebbe fatta, entrando nell'età adulta, come per le ragazze è opportuna la visita ginecologica, e questo per prendere in tempo eventuali problemi ma più ancora per togliersi i dubbi e le idee poco scientifiche, talvolta fuorvianti, suggerite tra ragazzi all'inizio dell'adolescenza.
Ciò premesso, quello che lei scrive mi sembra riconducibile a due fattori.
Uno lo identifica lei stesso: "Penso però che questi disturbi dell’erezione partano principalmente da un basso desiderio. Non so se può essere rilevante specificare che era una relazione che ritengo non sana e che spesso mi creava stress emotivo".
Come potrà leggere in numerosi articoli sul nostro blog, sotto vari titoli attinenti al calo della libido, questo disturbo ha come prima causa, se non ci sono ragioni organiche, proprio l'atteggiamento critico, aggressivo, deprimente o comunque negativo della partner.
Il secondo fattore deriva dal primo: demoralizzato da un rapporto tutt'altro che gratificante, lei non ha considerato la mancata erezione come la corretta risposta ad una relazione ansiogena, ma l'ha vissuta come un deficit, una perdita, e ha cominciato ad osservarsi ansiosamente, provocando la cosiddetta "paralysis by analysis". Perfino le erezioni notturne vengono da lei inconsciamente arrestate da questa autoanalisi ansiosa, e forse nel dormiveglia interviene anche il ricordo dei rapporti sessuali vissuti nella relazione che lei stesso definisce non sana, che le provocava stress emotivo.
Se lei si porrà in armonia con i sentimenti che derivano dalla passata relazione (dolore - rabbia - perdita - altro) e si darà tempo e modo di elaborare serenamente il lutto di quanto accaduto, si renderà conto che la risposta del suo corpo era ed è perfettamente consona al suo vissuto emotivo, e cesserà di interrogare la sua erezione come se la sessualità fosse scissa dal resto della persona.
Questo la renderà più consapevole di sé stesso, delle sue fragilità ma anche delle sue risorse, e la farà andare verso nuove, più gratificanti relazioni senza ansia.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la sua gentile risposta. Penso che lei abbia ragione io l’ho vissuta come un mio difetto, ci sono stato male e non riuscivo a capire, pensandoci spesso anche durante la giornata e creandomi malessere. Ora nonostante frequenti una nuova persona che mi porta positività, l’ansia è rimasta e temo che quando arriverà il momento possa sabotare tutto.
[#3]
Gentile utente,
l'importante è che lei non scambi l'effetto, deficit della libido, per la causa: la relazione opprimente, irritante, o comunque negativa che si è conclusa.
Quindi dalla sua esperienza lei non deve ricavare il timore di avere un deficit di erezione, ma la coscienza di essere sensibile agli effetti della relazione.
Questo è umano, e indica una buona risposta agli atteggiamenti del partner, per cui dovrà in futuro sorvegliare i suoi sentimenti e il suo stato d'animo, non più il suo organo genitale.
Auguri.
l'importante è che lei non scambi l'effetto, deficit della libido, per la causa: la relazione opprimente, irritante, o comunque negativa che si è conclusa.
Quindi dalla sua esperienza lei non deve ricavare il timore di avere un deficit di erezione, ma la coscienza di essere sensibile agli effetti della relazione.
Questo è umano, e indica una buona risposta agli atteggiamenti del partner, per cui dovrà in futuro sorvegliare i suoi sentimenti e il suo stato d'animo, non più il suo organo genitale.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 01/03/2023.
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