Impotenza e ciclismo
Gentili dottori, salve.
Scrivo qui per un consulto.
Ho 30 anni, un fisico atletico e per anni mi sono sempre allenato in palestra.
Da circa 4 mesi mi sono trasferito per motivi di lavoro e vivo distante dai miei affetti.
Questo ha comportato molti cambiamenti e ansie che l'inizio di un nuovo lavoro può causare.
Tra i cambiamenti vi è anche l'assenza di allenamento in palestra.
Nel frattempo però ho acquistato una bici da corsa, per utilizzarla nei periodo di ferie.
E così sto facendo in questo periodo di festività.
Nel frattempo però si è manifestata una presunta disfunzione erettile.
Da un anno e mezzo con la mia ragazza abbiamo praticato sesso con costanza e regolarmente, in questi giorni però, dopo esserci rivisti e un primo momento in cui la nostra intimità non sembrava avere alcun problema, a inizio rapporto abbiamo riscontrato problemi nella penetrazione.
A detta sua (della mia ragazza) la causa risiede in un pene non troppo rigido.
Da allora ho maturato un'ansia che non mi permette di approcciarmi con serenità e il problema ritorna.
Il primo episodio io però lo attribuisco ad una stanchezza fisica causata da un eccesso di sport praticato: ciclismo, con sedute di quadi 2 h.
Potrebbe la bici provocare una rigidità inferiore dell'organo?
O ancora, potrebbe essere la causa questo eccesso di sport dopo mesi di inattività sportiva?
Scrivo qui per un consulto.
Ho 30 anni, un fisico atletico e per anni mi sono sempre allenato in palestra.
Da circa 4 mesi mi sono trasferito per motivi di lavoro e vivo distante dai miei affetti.
Questo ha comportato molti cambiamenti e ansie che l'inizio di un nuovo lavoro può causare.
Tra i cambiamenti vi è anche l'assenza di allenamento in palestra.
Nel frattempo però ho acquistato una bici da corsa, per utilizzarla nei periodo di ferie.
E così sto facendo in questo periodo di festività.
Nel frattempo però si è manifestata una presunta disfunzione erettile.
Da un anno e mezzo con la mia ragazza abbiamo praticato sesso con costanza e regolarmente, in questi giorni però, dopo esserci rivisti e un primo momento in cui la nostra intimità non sembrava avere alcun problema, a inizio rapporto abbiamo riscontrato problemi nella penetrazione.
A detta sua (della mia ragazza) la causa risiede in un pene non troppo rigido.
Da allora ho maturato un'ansia che non mi permette di approcciarmi con serenità e il problema ritorna.
Il primo episodio io però lo attribuisco ad una stanchezza fisica causata da un eccesso di sport praticato: ciclismo, con sedute di quadi 2 h.
Potrebbe la bici provocare una rigidità inferiore dell'organo?
O ancora, potrebbe essere la causa questo eccesso di sport dopo mesi di inattività sportiva?
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Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
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Gentile lettore,
basta autodiagnosi inutili; è arrivato il momento di sentire in diretta un bravo ed esperto andrologo.
Nel frattempo sulla bicicletta si legga questa news:
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/7152-la-bicicletta-non-scatena-alcun-problema-urologico-o-sessuale.html
Infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.
Un cordiale saluto.
basta autodiagnosi inutili; è arrivato il momento di sentire in diretta un bravo ed esperto andrologo.
Nel frattempo sulla bicicletta si legga questa news:
https://www.medicitalia.it/blog/urologia/7152-la-bicicletta-non-scatena-alcun-problema-urologico-o-sessuale.html
Infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 31/12/2022.
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