Intervento chirurgico malattia di La Peyronie

Gentili dottori,

ho 42 anni, circa 8 mesi fa notavo la presenza di un nodulo dolente in area sub glandulare (emilato destro).
Mi sono immediatamente recato dallo specialista per sottopormi ad ecocolordoppler penieno sia basale che dinamico, evidenziando fibrosi dell'albuginea multifocale, con presenza di una seconda placca in area dorsale, e dunque conferma di IPP.
All'epoca eccezion fatta per il dolore, non notavo variazioni morfologiche, il piano di trattamento prevedeva 4 sedute di ESWT, e come terapia adiuvante per os sulfarol e tadalafil 5mg (al fine di favorire neo-angiogenesi).
A distanza di 4 mesi dal termine delle sedute di ESWT, posso dire che la fase algica sia in remissione ma ormai si è reso evidente incurvamento dorsale, che stimo a spanne (avvalendomi di strumento di msurazione) intorno ai 30 gradi.
Purtroppo tale anomalia rende difficoltosa la mia intimità coniugale, non so se dipenda da un adattamento alla nuova anatomia che tarda ad arrivare, ma a sensazione tale curvatura mi rende difficoltosa la penetrazione.
A ciò si aggiunge una perdita di vigore legata all'aspetto psicologico, il sol fatto di non riuscire agevolmente come in precedenza, mi fa perdere tumescenza e vanifica il tentativo di avere un rapporto.
Diversamente erezioni spontanee mattutine ed auto-erotismo, mi confermano diciamo l'assenza di problemi idrodinamici.
Ora, ho iniziato ad acquisire informazioni in merito alle possibili opzioni chirurgiche, dato che farmacologicamente eccezion fatta per una collagenasi che forse arriverà da un noto drug-maker francese, al momento non c'è nulla con concrete evidenze di efficacia.
So delle due filosofie, accorciamento lato sano (perdendo 1 cm in lunghezza per ogni 30 gradi di correzione) ed exeresi della placca con grafting (con uno sconfortante 50% di probabilità di esito in DE).
In considerazione della mia situazione, età, lunghezza membro in erezione (prima della problematica) di circa 16 cm, cosa ritenete più appropriato valutare?
Quali sono in Italia i centri di riferimento per tale tipologia di procedura?
Leggevo di una interessante casistica pubblicata da un gruppo irlandese nel 2022 (riporto i dettagli del lavoro open access: Hegarty PK, O Sullivan D, Hegarty PA, Zafirakis H.
Multiple plaque incisions with or without grafting for Peyronie's disease.
BJUI Compass.
2022 Jan 12; 3 (3): 220-225.
doi: 10.1002/bco2.130.
PMID: 35492223; PMCID: PMC9045568.
) che descrivono un nuovo approccio correttivo con incisioni multiple del layer esterno senza grafting, riuscendo a correggere anche oltre i 60 gradi.
Che opinioni avete in merito?
In Italia è praticata tale chirurgia?

Ringrazio molto per l'attenzione e cordialmente saluto.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro lettire

con una malattia di Peyronie quasi sempre viene alterato il meccanismo Veno Occlusivo Cavernoso con difficoltà a conseguire una valida rigidità e difficoltà, impossibilità, a mantenerla per il tempo di un corretto rapporto sessuale
Lasci perdere la collagenasi farmaco costosissimo con risultati sconfortanti !!!
la soluzione chirurgica è facilmente ottenibile in Italia sia nella sua città che vicino a lei ( www.andrologia.lazio.it). Ho operato svariate decine di pazienti con tale problematica con risultati che sono buoni ma vanno analizzati bene i pazienti da operare
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org