Incurvamento del pene
Buon giorno ho 57 anni, 77 Kg. X 1,82 di altezza, premetto di aver sempre fatto sport e di essere in buona forma fisica..
Vi scrivo per un consulto su una situazione molto imbarazzante.
Nel novembre 08 sono stato sottoposto a Turp per adenoma prostatico.
Dopo 45 gg. circa ho dovuto essere rioperato per una stenosi, serrata anulare, al raccordo tra collo e cavità chirurgica.
Veniva fatto un primo tentativo infruttuoso, in quanto l'uretra era quasi completamente obliterata per la presenza di tessuto fibroso.
Veniva inserito un catetere vescicale e dopo una decina di giorni circa, venivo rioperato, questa volta con successo e cioè, con la resezione del tessuto sclerotico ostruente a livello della loggia prostatica.
Dopo circa 60 gg. dall’operazione, verso fine marzo, confortato dal buon decorso post operatorio, da un buon stato fisico generale e da uretrocistografia retrograda minzionale dove non era evidenziato nulla di patologico, l’urologo, mi dava l’ok, per una ripresa delle attività fisiche, aggiungendo che l’attività mi avrebbe fatto bene.
Quindi la domenica seguente, ho ripreso a correre.
Durante la corsa tutto bene ma, ahimè, la sera, ho iniziato ad avvertire dolori strani tipo spasmi sia alla vescica sia alla parte bassa dell’uretra, il dolore all’uretra era localizzato in prossimità dei testicoli.
Ora, nonostante non avessi avuto più rapporti sessuali fin da prima dell’operazione di novembre, avevo sempre trovato il pene in erezione, dritto e normale come sempre, al contrario, in una delle notti seguenti la corsa, mi sono svegliato e con molto stupore, mi sono accorto che il pene in erezione era diventato curvo!!!
Aiuto, il pene che è sempre stato dritto, si presentava ricurvo verso l’alto!!!
Ad una più attenta analisi, ho potuto constatare che, ora presenta sui due lati, a circa metà lunghezza, una parte leggermente più piccola.
Praticamente appare, ad esempio, come un dito gonfio, al quale è appena stato sfilato un anello stretto, e lì, da quel punto parte l’incurvatura verso l’alto.
Ora a distanza di oltre tre mesi, continuo ad avere spasmi, addirittura mi sono accorto che quando sono in piedi (a letto o da seduto non succede) il pene, diciamo così, a riposo, pur rimanendo piccolo si irrigidisce.
Per alleviare le sofferenze, ho provato con una terapia antidolorifica, assumendo voltaren o taradol ma sono serviti a poco o a nulla.
Quali possono essere le cause?
Può essere stata la turp nella parte alta dell’uretra?
Oppure, visto che l’operazione di disostruzione è stata difficoltosa, può essere stato un trauma da forte stringimento manuale, da parte dell’operatore, nella zona specifica?
O ancora, può essere stata la corsa… lo sballottamento dei testicoli?
I dolori o gli spasmi che avverto possono essere imputabili a questa curvatura o ad una semplice infiammazione?
Capisco che prima o poi dovrò parlarne con uno specialista ma sono molto in imbarazzo.
Nel caso urologo o andrologo?
Aiuto!!!!!
Un grazie anticipato
Vi scrivo per un consulto su una situazione molto imbarazzante.
Nel novembre 08 sono stato sottoposto a Turp per adenoma prostatico.
Dopo 45 gg. circa ho dovuto essere rioperato per una stenosi, serrata anulare, al raccordo tra collo e cavità chirurgica.
Veniva fatto un primo tentativo infruttuoso, in quanto l'uretra era quasi completamente obliterata per la presenza di tessuto fibroso.
Veniva inserito un catetere vescicale e dopo una decina di giorni circa, venivo rioperato, questa volta con successo e cioè, con la resezione del tessuto sclerotico ostruente a livello della loggia prostatica.
Dopo circa 60 gg. dall’operazione, verso fine marzo, confortato dal buon decorso post operatorio, da un buon stato fisico generale e da uretrocistografia retrograda minzionale dove non era evidenziato nulla di patologico, l’urologo, mi dava l’ok, per una ripresa delle attività fisiche, aggiungendo che l’attività mi avrebbe fatto bene.
Quindi la domenica seguente, ho ripreso a correre.
Durante la corsa tutto bene ma, ahimè, la sera, ho iniziato ad avvertire dolori strani tipo spasmi sia alla vescica sia alla parte bassa dell’uretra, il dolore all’uretra era localizzato in prossimità dei testicoli.
Ora, nonostante non avessi avuto più rapporti sessuali fin da prima dell’operazione di novembre, avevo sempre trovato il pene in erezione, dritto e normale come sempre, al contrario, in una delle notti seguenti la corsa, mi sono svegliato e con molto stupore, mi sono accorto che il pene in erezione era diventato curvo!!!
Aiuto, il pene che è sempre stato dritto, si presentava ricurvo verso l’alto!!!
Ad una più attenta analisi, ho potuto constatare che, ora presenta sui due lati, a circa metà lunghezza, una parte leggermente più piccola.
Praticamente appare, ad esempio, come un dito gonfio, al quale è appena stato sfilato un anello stretto, e lì, da quel punto parte l’incurvatura verso l’alto.
Ora a distanza di oltre tre mesi, continuo ad avere spasmi, addirittura mi sono accorto che quando sono in piedi (a letto o da seduto non succede) il pene, diciamo così, a riposo, pur rimanendo piccolo si irrigidisce.
Per alleviare le sofferenze, ho provato con una terapia antidolorifica, assumendo voltaren o taradol ma sono serviti a poco o a nulla.
Quali possono essere le cause?
Può essere stata la turp nella parte alta dell’uretra?
Oppure, visto che l’operazione di disostruzione è stata difficoltosa, può essere stato un trauma da forte stringimento manuale, da parte dell’operatore, nella zona specifica?
O ancora, può essere stata la corsa… lo sballottamento dei testicoli?
I dolori o gli spasmi che avverto possono essere imputabili a questa curvatura o ad una semplice infiammazione?
Capisco che prima o poi dovrò parlarne con uno specialista ma sono molto in imbarazzo.
Nel caso urologo o andrologo?
Aiuto!!!!!
Un grazie anticipato
[#1]
Caro signore,
nel suo caso la diagnosi differenziale si fa fra sindrome di Kelami (fibrosi post strumentazione chirurgica) e Morbo di la Peyronie (fibrosi che viene senza apparente motivo). Da dire cher la prima è più rara del secondo. Un collega andrologo od un urologo con chiare competenze andrologiche le sarà di aiuto.
nel suo caso la diagnosi differenziale si fa fra sindrome di Kelami (fibrosi post strumentazione chirurgica) e Morbo di la Peyronie (fibrosi che viene senza apparente motivo). Da dire cher la prima è più rara del secondo. Un collega andrologo od un urologo con chiare competenze andrologiche le sarà di aiuto.
[#2]
Utente
Egr. Dr. Cavallini, la ringrazio.
A questo punto le chiedo scusa ma la mia ignoranza mi porta a porle ancora una domanda.
se la sindrome di Kelami sarebbe molto rara, potrebbe esserci comunque un legame tra le stenosi uretrali al raccordo tra collo e cavità chirurgica e l'incurvamento del pene?
insomma, può questo morbo di la Peyronie aver creato entrambi i problemi?
esiste una possibilità di cura?
grazie ancora
A questo punto le chiedo scusa ma la mia ignoranza mi porta a porle ancora una domanda.
se la sindrome di Kelami sarebbe molto rara, potrebbe esserci comunque un legame tra le stenosi uretrali al raccordo tra collo e cavità chirurgica e l'incurvamento del pene?
insomma, può questo morbo di la Peyronie aver creato entrambi i problemi?
esiste una possibilità di cura?
grazie ancora
[#3]
Non ho capito granchè la domanda. Comunque poroivo: la sindrome di Kelami e secondaria a strumentazioni uretrali (come il caso suo), il Peyronie no (almeno grossolanamente). Entrambe le malattie riguardano le fasce esterne del pene e solo quello, non uretra e prostata.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6k visite dal 11/07/2009.
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