Ora a distanza di anni mi è capitato casualmente in una ricerca su internet di trovare e

salve sono una ragazzo di 22 anni ho sempre praticato sport a livello agonistico fino a due anni fa. in una delle visite fatte qualche tempo prima il medico mi fece notare un gonfiore alla parte superiore del testicolo sinistro (non ricordo se lo chiamo varicocele), ma disse che non era niente di grave dovevo solo utilizzare slip invece dei boxer. ora a distanza di anni mi è capitato casualmente in una ricerca su internet di trovare e conoscere il varicocele. incuriosito ho verificato tramite autopalpazione la parte superiore del testicolo sx è ho sentito come dei vasi aggrovigliati. sono già andato dal medico di base per prenotare una visità dall'urologo. io non ho mai accusato dolori ai testicoli di preciso e ne ho tipi di atrofie varie ai genitali in generale e sembra tutto normale ma di rado mi capitava e mi capita di avere dei dolori un po' diffusi che non ero e non sono in grado di localizzare precisamente ma ricoprono l'area della parte alta della gamba e l'inguine... detto ciò volevo sapere
1. questi dolori sono dovuti al varicocele?
2. i fenomeni di infertilità sono quasi certi in casi di varicocele?
3. probabilmente ho il varicocele da più di 6 anni circa, questo può aggravare la situazione?
4. se si dovessero avere anomalie nel liquido seminale con l'operazione si potrebbe ripristinare la situazione? o è irreversibile?

il medico di base mi ha detto che non è niente di preoccupante anche se non mi ha visitato e ciò mi sembra un po' strano aggiungendo che comunque basta anche solo un testicolo per fecondare, ma in caso di "niente di preoccupante" conviene sempre fare l'operazione per evitare problemi futuri?

non nascondo di essere molto preoccupato e impaurito soprattutto per quanto riguarda la fertilità, so che uno spermiogramma chiarirebbe tutto ma in attesa di farlo vorrei sapere il più possile riguardo a ciò, in riferimento del varicocele.
vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e del servizio che ci offrite tramite questo sito!! (fossero tutti cosi!)
[#1]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Utente,
la presenza di un varicocele sinistro è una evenienza frequentissima. Solo una piccola percentuale di pazienti
con varicocele presentano delle indicazioni ad un intervento chirurgico. Il consiglio è quello di consultare con serenità un andrologo che farà una stadiazione del varicocele e Le dirà se effettivamente
nel suo caso è utile qualche terapia.
Se va al sito www.geocities.com/agiambersio troverà una piccola monografia sul varicocele scritta per i pazienti che spero possa esserLe di aiuto.
Cordiali saluti

Dr. A. GIAMBERSIO
www.ambulatoriodiandrologia.it

[#2]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gent.le utente,
chiaramente nulla di particolarmente preoccupante: la prossima visita urologica risponderà ai suoi interrogativi.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#3]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
un conto è farsi prendere senza motivi dall'ansia ed un conto è avere a cuore la propria salute ed in particolare il futuro della propia fertilità.
Mai sottovalutare il varicocele, LA PIÙ’ FREQUENTE CAUSA DI INFERTILITA’ MASCHILE CHIRURGICAMENTE CORREGGIBILE. Pena drammatiche future sorprese.
Non voglio nemmeno commentare da un punto di vista scientifico e deontologico l'infelice affermazione "che basta un testicolo per fecondare". Se fosse il figlio del Collega ad avere lo stesso problema, l'affermazione sarebbe sempre valida? Mi permetto di dubitare.
Rimanendo nel generico posso dirLe che i motivi per sottoporre a trattamento un varicocele in un soggetto in età giovane-adulta, senza vole entrare nel merito specifico delle modalità tecniche di trattamento, son tre:
1) dispermia
2) sintomatologia soggettiva
3) inestetismi.
Pur essendomi stato richiesto più volte, non ho mai corretto chirurgicamente un varicocele per motivi estetici.
Lei deve rientrare quantomeno nei primi due punti cui ho accennato.
Vorrei aggiungere che le tecniche sono varie e tutte gravate da lati positivi e negativi, e percentuali diverse di persistenza del varicocele dopo trattamento.
Il problema del buon esito dell'intervento viene quindi delegato all'abilità dell'Operatore. Non consiglio mai ai miei pazienti l'intervento per via laparoscopica, essenzialmente per il fatto che tale tecnica richiede gioco forza una anestesia generale, mentre la correzione per via tradizionale chirurgica può essere effettuata in anestesia locale o meglio loco-regionale, con solo qualche ora di permanenza in ambiente clinico. Sono apprezzabili gli interventi di sclero-embolizzazione sia per via retrograda che anterograda, anche questi condotti in anestesia locale e con brevissima permanenza in ambiente clinico. Queste due ultime tecniche hanno diverse percentuali di recidiva, o per meglio dire di persistenza, del varicocele, oltre che di complicanze. Tutto dipende dalla abilità e capacità dell'Esecutore.
Io pratico la tecnica chirurgica della cosiddetta legatura bassa delle vene spermatiche, con minima incisione cutanea a livello dell'orifizio inguinale esterno e con ottimi risultati sia curativi che estetici.
Si tratta dell'intervento di legatura secondo Marmar (cui ho apportato delle piccole modifiche personali). Uso di proposito il termine tecnico per darLe un punto di riferimento se avesse necessità di confronti con pareri diversi. Considero questa tecnica, da eseguirsi con l'aiuto di particolari occhiali ingrandenti, la migliore per risolvere in particolare la quota extra-funicolare di un varicocele di alto grado (II - III etc), intendendo con questo termine non solo il complesso delle vene cremasteriche, ma anche quello delle vene pudende, epigastriche superficiali e soprattutto delle sovrapubiche o "cross over". Negli ultimi studi sull'argomento, a questo particolare gruppo di vene (che il Chirurgo deve ricercare sistematicamente), vengono imputate una buona quota di recidiva o persistenza di patologia dopo varicocelectomia.
Spero di aver motivato una mia scelta e considerazione personale. Aggiungo che non mi piace correggere un varicocele bilaterale nella stessa seduta operatoria. Di solito, se posso e se il paziente condivide l'idea, tratto prima quello più grave e dopo circa 6 mesi (e opportuni controlli clinico-strumentali), quello meno grave.
Attendo Sue notizie, sono personalmente interessato alla evoluzione della faccenda.
Auguri affettuosi sia per la pronta risoluzione del problema e sia per un sereno Natale ed un felicissimo Nuovo Anno.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#4]
Utente
Utente
ringrazio il Dr. Mallus, il Dr. Giambersio e soprattutto il Prof. Martino, provvederò subito agli adeguati accertamenti e analisi di cui ho anche letto nei vari consulti on-line, e magari chiederò ancora consigli su eventuali "strane" evoluzioni della vicenda o magari per verificare alcuni pareri. non si è mai troppo sicuri! ora volevo solo sapere se per vostra informazione potete consigliarmi qualche vostro collega a cui affidarmi qui tra Bari e provincia. vi ringrazio ulteriormente e vi auguro di cuore un felice e sereno Natale e anno nuovo!
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