Problema durante la masturbazione e il sesso. Può essere dipeso da un trauma?
Buongiorno,
scrivo perché vorrei dei consigli su cosa fare. Due sere fa ho avuto un problema durante e dopo la masturbazione.
Inizialmente, in erezione, avevo qualche problema ad afferrare il pene e dopo l'orgasmo ho continuato ad avere un discreto dolore, localizzato in corrispondenza di una vena. Rispetto alle altre vene è come se fosse "più in superficie", diciamo che non è il tipo di aspetto che gli ho sempre visto. In più quando il pene è torna flaccido inizio a notare una sorta di gonfiore proprio dove passa la vena. Attualmente vedo questo gonfiore che sembra faccia deviare un pò più a sinistra una parte del pene (mi chiedo se sia magari un ematoma che da fuori non si vede o del liquido.. boh)
Ieri lo specialista andrologo in visita non ha rilevato anomalie nel corso della visita e mi ha detto di fare come se niente fosse mai successo, e infatti ieri non mi sembrava di vedere grossi problemi (ho cercato di essere veloce, per la verità e di non sfregare troppo, avevo paura). Oggi tornando a masturbarmi ho notato nuovamente il problema, pur senza avvertire dolore (solo dopo, ma lievissimo). Inizio a pensare che si presenti dopo averlo "stressato" diciamo e a riposo non si evidenzi, è possibile? La prima volta ci misi del ghiaccio un paio d'ore e ci dormì sopra. Ho avuto fastidio pure settimana scorsa, a pensarci bene, dopo un rapporto completo.
Credo che qualche problema possa essere iniziato 3/4 settimane fa dopo aver usato un sex toy cilindrico che forse non rispettava la mia curva del pene. Dopo aver dato una spinta che è stata "bloccata" per via di un effetto da sovrapressione che si era creato inavvertitamente nel toy, ho avvertito un fastidio (lieve, come da schiacciamento, ma senza rumori o altre sensazioni infauste come dolori, ematomi o gonfiori) che mi ha fatto sentire un pò la pressione sull'asta e perdere l'erezione. Il pene sembrava essere tornato flaccido, ma un pò più largo alla base. Mi sembra che da quel momento il pene tenda un pò più a sinistra.
Inizio a pensare che dovrei evitare di sollecitarlo per un periodo, non so se dipende dalle mie abitudini. Mi masturbo quasi tutti i giorni, anche per 1 o 2 ore prima di andare a dormire, 1 o 2 volte a settimana ho rapporti con partner che conosco o magari appena conosciuti, specialmente con app di dating (uso quasi sempre il preservativo) e di solito i rapporti durano dalla mezz'ora all'ora e mezza circa. Forse lo stresso troppo?
Il pregabalyn 75mg potrebbe contribuire in qualche modo?
Avete dei consigli?
Sono problemi (?) che vanno via da sé o dovrei tornare in visita e parlarne e magari chiedere se è necessario un esame?
Grazie anticipatamente
scrivo perché vorrei dei consigli su cosa fare. Due sere fa ho avuto un problema durante e dopo la masturbazione.
Inizialmente, in erezione, avevo qualche problema ad afferrare il pene e dopo l'orgasmo ho continuato ad avere un discreto dolore, localizzato in corrispondenza di una vena. Rispetto alle altre vene è come se fosse "più in superficie", diciamo che non è il tipo di aspetto che gli ho sempre visto. In più quando il pene è torna flaccido inizio a notare una sorta di gonfiore proprio dove passa la vena. Attualmente vedo questo gonfiore che sembra faccia deviare un pò più a sinistra una parte del pene (mi chiedo se sia magari un ematoma che da fuori non si vede o del liquido.. boh)
Ieri lo specialista andrologo in visita non ha rilevato anomalie nel corso della visita e mi ha detto di fare come se niente fosse mai successo, e infatti ieri non mi sembrava di vedere grossi problemi (ho cercato di essere veloce, per la verità e di non sfregare troppo, avevo paura). Oggi tornando a masturbarmi ho notato nuovamente il problema, pur senza avvertire dolore (solo dopo, ma lievissimo). Inizio a pensare che si presenti dopo averlo "stressato" diciamo e a riposo non si evidenzi, è possibile? La prima volta ci misi del ghiaccio un paio d'ore e ci dormì sopra. Ho avuto fastidio pure settimana scorsa, a pensarci bene, dopo un rapporto completo.
Credo che qualche problema possa essere iniziato 3/4 settimane fa dopo aver usato un sex toy cilindrico che forse non rispettava la mia curva del pene. Dopo aver dato una spinta che è stata "bloccata" per via di un effetto da sovrapressione che si era creato inavvertitamente nel toy, ho avvertito un fastidio (lieve, come da schiacciamento, ma senza rumori o altre sensazioni infauste come dolori, ematomi o gonfiori) che mi ha fatto sentire un pò la pressione sull'asta e perdere l'erezione. Il pene sembrava essere tornato flaccido, ma un pò più largo alla base. Mi sembra che da quel momento il pene tenda un pò più a sinistra.
Inizio a pensare che dovrei evitare di sollecitarlo per un periodo, non so se dipende dalle mie abitudini. Mi masturbo quasi tutti i giorni, anche per 1 o 2 ore prima di andare a dormire, 1 o 2 volte a settimana ho rapporti con partner che conosco o magari appena conosciuti, specialmente con app di dating (uso quasi sempre il preservativo) e di solito i rapporti durano dalla mezz'ora all'ora e mezza circa. Forse lo stresso troppo?
Il pregabalyn 75mg potrebbe contribuire in qualche modo?
Avete dei consigli?
Sono problemi (?) che vanno via da sé o dovrei tornare in visita e parlarne e magari chiedere se è necessario un esame?
Grazie anticipatamente
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Gentile lettore,
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 20/07/2022.
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