Disfunzione erettile e presunta induratio penis plastica

Ho 45 anni nell' anno 1998 lamentando problemi erettivi sono stato sottoposto a vari esami: ecocolordopler dinamico penineo testosterone etc.

Ha seguito del quale mi hanno diagnosticato una " fuga venosa" e sono stato sottoposto a un ciclo di iniezioni di prostaglandine.

Poi alcuni urologi mi avevano detto che in considerazione della mia giovane età era solo un problema psicologico e senza fare più alcun tipo di accertamento nonostante mi lamentassi di una non perfetta tenuta erettiva sono "andato" avanti sino a 36 anni.

Nel 2013 un andrologo della mia città a seguito di un esame ecografico dell' asta mi ha diagnosticato microcalcificazioni nel setto intracavernoso, non proponendomi alcuna cura ho esame da fare in quanto non avevo ne dolore ne incurvamenti o accorciamenti dell' asta.

Mi recai da un altro urologo che mi fece un ecocolor doppler penineo dinamico confermando la ipp ma rinvenendo una unica placca fibrotica, misurandola.
Allora non avendo sintomi mi recai da un terzo urologo che mi disse che quelli che avevano fatto erano dei falsi ecografici in quanto con l' ecografo avevano " visto" i segni delle iniezione fatte nel 1998 e scambiate per placche calcifiche.

Ora nel 2022 lamentando sempre una erezione imperfetta che spesso non mi permette di concludere i rapporti sessuali (rispetto al passato assumo norvax per la pressione a piccole dosi 5 mg la sera) ho fatto un ecografia basale a l' asta e non c'è nessun tipo di calcificazione nel setto intracavernoso??

La mia domanda è questa: come si può che in una ecografia basale accertare varie calcificazioni n un' altra ecografia dinamica con prostaglandine se ne vede una e viene persino misurata e infine nell' ultima ecografia solo basale non trovarne nemmeno una?

Ad onore del vero rispetto a circa 15 anni fa sotto al glande in fase erettiva si forma come un piccolo gradino che prima non avevo.