Serenoa repens: calo della libido?

Salve, recentemente ho deciso di assumere dell'estratto di Serenoa repens per un problema di alopecia androgenetica. Ho incominciato ad ussumerne 320 mg al giorno. La serenoa repens, come la finasteride, dovrebbe portare ad una riduzione del livello del mio DHT. La domanda è questa: la riduzione di questo ormone potrebbe portare ad un calo della libido, o peggio ancora, potrebbe nel periodo di medio-lungo termine provocare dei danni a livello andrologico? Gli studi che ho letto, e che sono stati effettuati su pazienti sani giovani, non hanno riscontrato effetti collaterali particolari da questo punto di vista. Il problema è che non ho trovato degli studi di questo tipo effettuati per periodi più lunghi. Come agisce il DHT? Che ruolo ha nella vita sessuale dell'uomo? Se la serenoa è innocua, posso continuare ad assumerla anche per anni? Grazie
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
Caro utente 21431,

domande abbastanza ovvie da porre a chi abbia prescritto il farmaco in questione.
Ci sono questi "rischi" è vero ma dall'altro lato ci possono esseri i miglioramenti sulla qualità dei peli e capelli ( ma sarà vero ??).
Non si crei troppi problemi o dubbi
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Attivo dal 2006 al 2009
Ex utente
Gentile dottore, a dire il vero la serenoa non mi è stata prescritta. Avendo letto in più siti (non solo commerciali ovviamente) che si trattava di una pianta sicura e che non erano stati riscontrati particolari effetti collaterali, ho deciso di assumerla autonomamente. Poi ho avuto dei dubbi. Premettendo che non intendo correre dei rischi, anche a fronte di un miglioramento della mia alopecia, non mi è ancora chiaro se un livello troppo basso di DHT è compatibile con una vita sessuale normale. Grazie
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che l'effetto finale della terapia che Lei sta effttuando sia lo stesso di quello che è possibile ottenere con altre e ben note classi di farmaci... per cui, se vuoLe il mio parere, lascerei perdere.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it