Eiaculazione precoce solo durante penetrazione
Salve.
Sono un ragazzo di 26 anni.
Ho perso la verginità solamente l'anno scorso tramite escort e fin da subito ho notato problemi di eiaculazione precoce.
Ad oggi ho consumato una decina di rapporti tutti terminati prima di quanto volessi, massimo 2 minuti di penetrazione vaginale.
Specifico che ero e sono tutt'ora terribilmente in ansia prima di consumare: addirittura la prima volta non sono riuscito ad avere un'erezione e sono tornato a casa a "mani vuote" (quasi tremavo dall'ansia).
La disfunzione erettile è andata via via migliorando e l'ansia di fatto diminuisce ogni volta.
Purtroppo non sto avendo miglioramenti con i tempi di eiaculazione.
Effettivamente non riesco a non pensarci durante l'atto, me ne rendo conto.
Con la stimolazione orale o manuale sento che potrei durare veramente in eterno ed anche a smorzacandela ho molti meno problemi, ma in altri casi i tempi sono molto brevi.
L'autoerotismo non mi ha mai dato problemi e talvolta mi piace godermi anche 30 minuti di masturbazione quindi non mi sono necessariamente abituato a venire subito.
Specifico che sono circonciso da 4 anni.
Avevo una fimosi serrata che mi impediva di scoprire il glande, il quale era terribilmente ipersensibile.
Parlo di dolori atroci al contatto con un dito.
Dopo l'operazione di circoncisione è stata dura abituarsi ma, trascorsi un paio di mesi difficili, la sensibilità è calata drasticamente e ad oggi posso tranqullamente sbatterlo contro il muro, per usare un'iperbole.
Lo specifico perché, correggetemi se sbaglio, questo dovrebbe escludere un problema di eiaculazione precoce da glande ipersensibile dato che questa sensibilità ormai è solo un ricordo (ripeto, è una mia conclusione che mi sembra sensata ma potrebbe essere una sciocchezza).
Non riesco a fare a meno di pensare a questa eventualità perché ho letto che una "ipersensibilità del glande" può essere causa di EP, ed io effettivamente ne soffrivo... ma appunto parlo del passato.
Tuttavia non mi è chiaro se la cosiddettà ipersensibilità di cui si parla è la stessa che mi sembra di aver risolto.
Tutto questo per chiedere: posso escludere il glande ipersensibile fra le possibili cause di eiaculazione precoce?
E' possibile che la natura del mio problema sia psicologica dato ne soffro solo in particolari momenti, ossia negli atti penetrativi in cui sono "padrone" ma in cui allo stesso tempo mi sento più rigido, sia psicologicamente che fisicamente, a causa della mia inesperienza?
Sono un ragazzo di 26 anni.
Ho perso la verginità solamente l'anno scorso tramite escort e fin da subito ho notato problemi di eiaculazione precoce.
Ad oggi ho consumato una decina di rapporti tutti terminati prima di quanto volessi, massimo 2 minuti di penetrazione vaginale.
Specifico che ero e sono tutt'ora terribilmente in ansia prima di consumare: addirittura la prima volta non sono riuscito ad avere un'erezione e sono tornato a casa a "mani vuote" (quasi tremavo dall'ansia).
La disfunzione erettile è andata via via migliorando e l'ansia di fatto diminuisce ogni volta.
Purtroppo non sto avendo miglioramenti con i tempi di eiaculazione.
Effettivamente non riesco a non pensarci durante l'atto, me ne rendo conto.
Con la stimolazione orale o manuale sento che potrei durare veramente in eterno ed anche a smorzacandela ho molti meno problemi, ma in altri casi i tempi sono molto brevi.
L'autoerotismo non mi ha mai dato problemi e talvolta mi piace godermi anche 30 minuti di masturbazione quindi non mi sono necessariamente abituato a venire subito.
Specifico che sono circonciso da 4 anni.
Avevo una fimosi serrata che mi impediva di scoprire il glande, il quale era terribilmente ipersensibile.
Parlo di dolori atroci al contatto con un dito.
Dopo l'operazione di circoncisione è stata dura abituarsi ma, trascorsi un paio di mesi difficili, la sensibilità è calata drasticamente e ad oggi posso tranqullamente sbatterlo contro il muro, per usare un'iperbole.
Lo specifico perché, correggetemi se sbaglio, questo dovrebbe escludere un problema di eiaculazione precoce da glande ipersensibile dato che questa sensibilità ormai è solo un ricordo (ripeto, è una mia conclusione che mi sembra sensata ma potrebbe essere una sciocchezza).
Non riesco a fare a meno di pensare a questa eventualità perché ho letto che una "ipersensibilità del glande" può essere causa di EP, ed io effettivamente ne soffrivo... ma appunto parlo del passato.
Tuttavia non mi è chiaro se la cosiddettà ipersensibilità di cui si parla è la stessa che mi sembra di aver risolto.
Tutto questo per chiedere: posso escludere il glande ipersensibile fra le possibili cause di eiaculazione precoce?
E' possibile che la natura del mio problema sia psicologica dato ne soffro solo in particolari momenti, ossia negli atti penetrativi in cui sono "padrone" ma in cui allo stesso tempo mi sento più rigido, sia psicologicamente che fisicamente, a causa della mia inesperienza?
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La discrepanza tra tempi di eiaculazione in autoerotismo e durante la penetrazione vaginale suggerisce una problematica sessuologica che può risolvere facendosi seguire da un sessuologo. L’eiaculazione ha un fondamento biologico ma risente anche dell’assetto mentale psico sessuologico. Le ipotesi sono ipotesi (a volte concrete, altre volte e in molti casi ed assai più spesso fantasiose).
Un professionista potrà meglio aiutarla a vivere la sua sessualità più da master che da pedina di una eccitazione fuori controllo.
Un professionista potrà meglio aiutarla a vivere la sua sessualità più da master che da pedina di una eccitazione fuori controllo.
Dr Domenico Trotta. Specialista in Andrologia,
European Society of Sexual Medicine
Sessuologo Medico e PsicoSessuologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.7k visite dal 24/02/2022.
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