Erezione dolorosa
Gentili Dottori,
vi scrivo per un problema di erezioni dolorose che mi perdura da circa quattro mesi in modo permanente.
Più è forte l'erezione più si sente il dolore, nulla o qualche leggero indolenzimento se non c'è l'erezione.
Il dolore si sente soprattutto nel lato di sinistra, dove il pene è è un po' ricurvo, ma anche nella parte superiore, niente sulla parte destra.
Il dolore alle volte si espande dalla parte più vicina alla radice del pene alla parte più alta, ma non sempre.
Se il pene in erezione viene piegato verso il basso il dolore si accentua in modo insopportabile, come stesse "tirando" troppo non so che cosa.
Non mi risultano eventi traumatici.
Ho avuto una vita sessuale attiva fino 4-5 mesi prima delle prime manifestazioni.
E qualche mese prima avevo appena terminato un corso di respirazione che mi aveva aumentato le erezioni notturne spontanee, prima assenti, e da allora alle volte inusualmente perduranti.
In precedenza avevo sofferto di disfunzione erettile per ipoafflusso arterioso, risolta con Taladafil 5mg al bisogno.
La libido è conservata.
Una coronarografia di un anno prima aveva riscontrato 50% RI, e la terapia attuale prevede ASA, Cardicor, Torvast.
Conduco una vita d'ufficio che per quanto cerchi di contrastare, è comunque sedentaria.
Di recente ho eseguito ECD penieno dinamico, PGE1 8ug--> 100%, non incurvamenti, non placche o altro, PSV 33/36, EDV 0/0, che esclude IPP.
Ho preso Pyerocur per 2 mesi, e ora Taladafil 5mg alla sera per un mese, ma il dolore permane senza significative differenze.
Mi pare di riscontrare tratti con maggiori durezze di altri in erezione.
Si ha la sensazione di un infiammazione interna (all'esterno non appare nulla) ma non se ne comprende l'origine.
A leggere quà e là sembrerebbe un problema del tessuto fibroso e connettivo, ma da dove abbia inizio non saprei.
In me c'è la paura possa essere l'inizio di un processo irreversibile fibrotico diffuso legato all'età, tale da precludere una vita sessuale attiva, che comunque già oggi non sarei in grado di affrontare vista l'intensità del dolore.
Grato se poteste fornirmi una vostra opinione sulle possibili cause, e se in casi simili delle terapie hanno funzionato.
Cordiali saluti
vi scrivo per un problema di erezioni dolorose che mi perdura da circa quattro mesi in modo permanente.
Più è forte l'erezione più si sente il dolore, nulla o qualche leggero indolenzimento se non c'è l'erezione.
Il dolore si sente soprattutto nel lato di sinistra, dove il pene è è un po' ricurvo, ma anche nella parte superiore, niente sulla parte destra.
Il dolore alle volte si espande dalla parte più vicina alla radice del pene alla parte più alta, ma non sempre.
Se il pene in erezione viene piegato verso il basso il dolore si accentua in modo insopportabile, come stesse "tirando" troppo non so che cosa.
Non mi risultano eventi traumatici.
Ho avuto una vita sessuale attiva fino 4-5 mesi prima delle prime manifestazioni.
E qualche mese prima avevo appena terminato un corso di respirazione che mi aveva aumentato le erezioni notturne spontanee, prima assenti, e da allora alle volte inusualmente perduranti.
In precedenza avevo sofferto di disfunzione erettile per ipoafflusso arterioso, risolta con Taladafil 5mg al bisogno.
La libido è conservata.
Una coronarografia di un anno prima aveva riscontrato 50% RI, e la terapia attuale prevede ASA, Cardicor, Torvast.
Conduco una vita d'ufficio che per quanto cerchi di contrastare, è comunque sedentaria.
Di recente ho eseguito ECD penieno dinamico, PGE1 8ug--> 100%, non incurvamenti, non placche o altro, PSV 33/36, EDV 0/0, che esclude IPP.
Ho preso Pyerocur per 2 mesi, e ora Taladafil 5mg alla sera per un mese, ma il dolore permane senza significative differenze.
Mi pare di riscontrare tratti con maggiori durezze di altri in erezione.
Si ha la sensazione di un infiammazione interna (all'esterno non appare nulla) ma non se ne comprende l'origine.
A leggere quà e là sembrerebbe un problema del tessuto fibroso e connettivo, ma da dove abbia inizio non saprei.
In me c'è la paura possa essere l'inizio di un processo irreversibile fibrotico diffuso legato all'età, tale da precludere una vita sessuale attiva, che comunque già oggi non sarei in grado di affrontare vista l'intensità del dolore.
Grato se poteste fornirmi una vostra opinione sulle possibili cause, e se in casi simili delle terapie hanno funzionato.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile lettore,
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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