Disfunzione erettile durante masturbazione

Buongiorno,

sono un uomo di 35 anni.

A causa di un disturbo d’ansia generalizzato e di una sindrome depressiva ho seguito una terapia della durata di circa 3 anni con Anafranil (Clomipramina), Lantanon (Mianserina) e Rivotril (Clonazepam).


In corso di terapia ho notato una progressiva difficoltà a raggiungere l’orgasmo ed un drastico calo della libido che è infine sfociato in una disfunzione erettile generalizzata (sia nei rapporti che nell’autoerotismo) che si è manifestata pienamente solo dopo circa tre anni dall’inizio della suddetta terapia.


Sotto supervisione del mio psichiatra ho dunque gradualmente scalato e successivamente interrotto la terapia da ormai tre mesi ma la disfunzione erettile permane.


Da alcune settimane sto assumendo regolarmente 2 grammi di L-citrullina al giorno ed ho notato che le erezioni notturne e mattutine sono ritornate.

Tuttavia permane una pressoché totale disfunzione erettile durante la masturbazione.


Nel corso di questi tre mesi, con estrema concentrazione, sono riuscito a procurarmi sporadiche e deboli erezioni di breve durata con stimoli mentali, nella misura di 2/3 al mese, ma mai con stimoli visivi.


Ho visitato due diversi andrologi a cui ho illustrato la mia situazione ma una volta fatta menzione ai miei precedenti disturbi ansiosi e depressivi hanno subito liquidato la mia disfunzione erettile come psicogena, evitando a priori di sottopormi ad ulteriori esami diagnostici, anche in virtù del fatto che sono ricomparse le erezioni notturne e mattutine.


Gli unici esami che ho eseguito sono i dosaggi ormonali, che sono risultati tutti nella norma.


Ho provato ad assumere inibitori della fosfodiesterasi 5 (Tadalafil 5 mg 3 volte alla settimana per un mese, come prescritto da specialista) e la risposta è stata buona.


Al momento sto seguendo una terapia psicologica di tipo cognitivo comportamentale per cercare di migliorare la situazione dal punto di vista dell’ansia ed evitare di mettere in atto continui tentativi di autocontrollo, che si risolvono regolarmente in fiaschi.


A causa della forte angoscia che questa situazione mi ha determinato attualmente ho ripreso, ovviamente dietro prescrizione medica, ad assumere saltuariamente 1/2 gocce di Clonazepam (ogni goccia equivale a 0. 1 mg) dopo 3 mesi di completa astinenza anche da questo farmaco (astinenza che comunque non aveva risolto il problema erettivo).


Quello che vorrei chiedere è questo.

È possibile che una disfunzione erettile su base psicogena possa andare a compromettere le erezioni anche durante la masturbazione, quando la componente di ansia da prestazione è assente non essendoci un partner?


In secondo luogo, il fatto che con l’utilizzo di farmaci come il Tadalafil la risposta sia buona può escludere eventuali cause vascolari della DE?


Vi ringrazio per l’attenzione.
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Dr. Antonio Casarico Urologo, Andrologo 15
Esiste un legame molto stretto tra depressione e disfunzione erettile (DE). Gli uomini con DE sono a più alto rischio di depressione e, a loro volta, gli uomini con depressione sono a più alto rischio di DE. Nel 2018, il Journal of Sexual Medicine ha pubblicato una revisione di 42 studi su DE e depressione che hanno incluso oltre 192.000 uomini. Chi era depresso aveva un maggior rischio di DE del 39%. Gli uomini con DE avevano quasi tre volte più probabilità di soffrire di depressione rispetto agli uomini che non avevano problemi con l’erezione.
Non si conosce esattamente il motivo per cui le due condizioni siano così strettamente collegate, ma le teorie suggeriscono connessioni sia fisiche che psicologiche: Basso livello di testosterone Scarso rilassamento della muscolatura involontaria del sistema vascolare del pene (Per ottenere un’erezione stabile questi muscoli si devono rilassare e consentire al sangue di affluire all’interno dei corpi cavernosi del pene. È possibile che la depressione colpisca aree del cervello che rilasciano composti coinvolti in questo processo) Farmaci (Molti farmaci usati per trattare la depressione hanno effetti collaterali sessuali, che possono includere la DE. Ansia da prestazione (I depressi tendono a pensare in modo più negativo e possono sentirsi meno sicuri) Conflitto di relazione Difficoltà ad innescare un adeguato stato eccitatorio (teniamo presente che l'eccitazione è uno stato emozionale).
Sia la DE che la depressione possono essere curate ed è importante cercare aiuto per entrambe le condizioni.
La risposta al tadalafil 5 mg a giorni alterni testimonia che non vi sono gravi compromissioni vascolari ma non esclude che vi possa essere qualche lieve fattore vascolare interferente con un adeguato rilassamento della muscolatura liscia del pene. La psicoterapia e la consulenza sessuologica sono sicuramente un elemento terapeutico fondamentale. Può essere necessario attendere più tempo prima di verificare un'adeguata ripresa funzionale e può essere di notevole aiuto l'assunzione di PDE5i in cronico (Tadalafil 5 mg 1 cps a giorni alterni per qualche mese). Una ulteriore valutazione da parte dello specialista in andrologia è fondamentale.

Dr. Antonio Casarico
Specialista in Urologia ed in Andrologia
010 567110 Genova
0184507982 Sanremo
www.casaricoantoniourologo.com

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Utente
Utente
la ringrazio per la risposta.

Ma dunque secondo la sua esperienza/opinione una disfunzione erettile su base prevalentemente psicogena, determinata da uno stato depressivo e/o fortemente ansioso, potrebbe andare ad interferire anche con la masturbazione?
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