Disfunzione erettile e saltuaria impotenza
Gentilissimi, ho 33 anni ed ho attraversato una fase depressiva acuta qualche anno fa.
Ho preso quetiapina sino a 200mg giornalieri insieme a cipralex 20mg per tre anni circa.
L'ultimo anno ho utilizzato solo il cipralex attualmente eliminato dopo un lungo e lento scalaggio controllato.
Ad oggi non assumo più psicofarmaci di alcun genere.
Devo dire che non ho mai avuto problemi di disfunzione sessuale con nessuna delle mie partner e neppure durante l'utilizzo di questi farmaci.
Anzi.
In vari casi era tutt'altro che malfunzionante l'area.
Anche con la mia odierna donna abbiamo sempre avuto un'intesa perfetta.
Tuttavia, a seguito di un intervento invasivo per fistola anale avvenuto a marzo 2020 ho iniziato ad avvertire una ridotta sensibilità nella zona genitale.
Il proctologo (anche a tre mesi dall'intervento) mi rassicurava dicendo che era del tutto normale ed era causato dagli effetti collaterali dell'anestesia spinale e niente altro.
Ciò nonostante, attualmente avverto ancora il problema.
Riesco ad avere l'erezione, ma non riesco a tenerla a lungo il che mi causa parecchio imbarazzo ed ansie da prestazione.
E' possibile che qualcosa sia stato intaccato durante l'operazione chirurgica di marzo?
Oppure è probabile che gli psicofarmaci mi abbiano lasciato dei danni irreparabili?
Sono molto preoccupato.
Anche perché ero abituato a ben altre reazioni provenienti dal mio corpo.
E' un cambio di direzione repentino e questo mi sfiducia e preoccupa molto.
Grazie della disponibilità.
Ho preso quetiapina sino a 200mg giornalieri insieme a cipralex 20mg per tre anni circa.
L'ultimo anno ho utilizzato solo il cipralex attualmente eliminato dopo un lungo e lento scalaggio controllato.
Ad oggi non assumo più psicofarmaci di alcun genere.
Devo dire che non ho mai avuto problemi di disfunzione sessuale con nessuna delle mie partner e neppure durante l'utilizzo di questi farmaci.
Anzi.
In vari casi era tutt'altro che malfunzionante l'area.
Anche con la mia odierna donna abbiamo sempre avuto un'intesa perfetta.
Tuttavia, a seguito di un intervento invasivo per fistola anale avvenuto a marzo 2020 ho iniziato ad avvertire una ridotta sensibilità nella zona genitale.
Il proctologo (anche a tre mesi dall'intervento) mi rassicurava dicendo che era del tutto normale ed era causato dagli effetti collaterali dell'anestesia spinale e niente altro.
Ciò nonostante, attualmente avverto ancora il problema.
Riesco ad avere l'erezione, ma non riesco a tenerla a lungo il che mi causa parecchio imbarazzo ed ansie da prestazione.
E' possibile che qualcosa sia stato intaccato durante l'operazione chirurgica di marzo?
Oppure è probabile che gli psicofarmaci mi abbiano lasciato dei danni irreparabili?
Sono molto preoccupato.
Anche perché ero abituato a ben altre reazioni provenienti dal mio corpo.
E' un cambio di direzione repentino e questo mi sfiducia e preoccupa molto.
Grazie della disponibilità.
[#1]
caro lettore
potrebbe essere presente una disfunzione vascolare prevalentemente venosa che le impedisce di mantenere la rigidità del pene
si faccia vedere da uno specialista andrologo per gli accertamenti e soluzioni del caso
cordiali saluti
potrebbe essere presente una disfunzione vascolare prevalentemente venosa che le impedisce di mantenere la rigidità del pene
si faccia vedere da uno specialista andrologo per gli accertamenti e soluzioni del caso
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Ma è possibile aver subìto un danno in sede di operazione rettale che ha causato questa eventuale disfunzione vascolare venosa? Non mi piace affatto questa situazione. Riesco ad avere solo saltuari rapporti brevi. Raggiungo troppo velocemente l'eiaculazione e dopo la stessa mi è praticamente impossibile continuare il rapporto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 30/12/2021.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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