Il mio sperma é
gentile dottore,
sono un ragazzo di 23 anni, premetto che mi trovo in un paese straniero da alcune settimane e dovró restarvi per lavoro per i prossimi 3 mesi.
5 giorni fa mi son accorto che il mio sperma é di colore marroncino, ed ho quindi dedotto sia presente del sangue. Per 3 volte consecutive, nell'arco degli ultimi 5 giorni si é verificato lo stesso fenomeno, e azzardando una volatuzione potrei dire che la quantitá di sangue sia diminuita notanto uan colorazione sempre piú "normale" e meno scura, ma si tratta ovviamente di una valutazione molto approssimativa.
ció che vorrei chiederle é se sia il caso di fare delle analisi, e se si di che tipo, imemdiatamente, oppure se fosse possibile e non rischioso aspettare il mio rientro in italia tra 3 mesi, visto che essendo qui da poco tempo non saprei ancora bene come muovermi a livello sanitario.
le chiedo inoltre se fosse appropriato prendere un antibiotico, come precauzione nel caso possa trattarsi di un infezione.
ringraziandola anticipatamente invio cordiali saluti.
sono un ragazzo di 23 anni, premetto che mi trovo in un paese straniero da alcune settimane e dovró restarvi per lavoro per i prossimi 3 mesi.
5 giorni fa mi son accorto che il mio sperma é di colore marroncino, ed ho quindi dedotto sia presente del sangue. Per 3 volte consecutive, nell'arco degli ultimi 5 giorni si é verificato lo stesso fenomeno, e azzardando una volatuzione potrei dire che la quantitá di sangue sia diminuita notanto uan colorazione sempre piú "normale" e meno scura, ma si tratta ovviamente di una valutazione molto approssimativa.
ció che vorrei chiederle é se sia il caso di fare delle analisi, e se si di che tipo, imemdiatamente, oppure se fosse possibile e non rischioso aspettare il mio rientro in italia tra 3 mesi, visto che essendo qui da poco tempo non saprei ancora bene come muovermi a livello sanitario.
le chiedo inoltre se fosse appropriato prendere un antibiotico, come precauzione nel caso possa trattarsi di un infezione.
ringraziandola anticipatamente invio cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
dunque, volendo rimanere assolutamente in un campo speculativo, potrei dirLe che l'emospermia (presenza di sangue nel liquido seminale) molto raramente può essere ascrivibile a seri quadri patologici (per esempio, tubercolosi genitale, tumori etc). In genere in tali casi si accompagna invariabilmente ad altri segni e/o sintomi clinici che, mi pare di poter dedurre, nel Suo caso sono assolutamente latitanti.
A volte, e direi molto più spesso, l'emospermia è ricollegabile a processi infiammatori delle vie genitali (per esempio, uretriti, prostatite, orchi-epididimite), ma anche in tali casi l'anamnesi e la clinica vengono in grande aiuto per la diagnosi corretta.
Ancora più frequente, infine, la possibilità che l'emospermia sia una conseguenza di una congestione venosa magari per prolungata astinenza eiaculatoria, oppure conseguenza di traumatismo durante il coito o dopo coito interrotto.
Rimango di proposito nel vago. E ovvio che il fenomeno va debitamente tenuto in considerazione mediante controllo clinico Specialistico. Una emospermia sporadica richiederà magari solo controlli periodici, mentre in caso di emospermìa più frequente non sarà superfluo iniziare un iter diagnostico anche laboratoristico e strumentale.
Direi che se il fenomeno non si complica, anzi, come mi par di capire è in via di miglioramneto, attendere il Suo rientro in Italia mi pare una possibilità accettabile. Capisco che in tal caso sarebbe molto più semplice impostare un percorso diagnostico. Fermo restando che, se il fenomeno persistesse e/o si aggravasse, non è il caso di indugiare troppo e quindi è obbligatorio rivolgersi ad un Medico.
Mi piacerebbe saper l'evoluzione della faccenda.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Auguri affettuosi per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
dunque, volendo rimanere assolutamente in un campo speculativo, potrei dirLe che l'emospermia (presenza di sangue nel liquido seminale) molto raramente può essere ascrivibile a seri quadri patologici (per esempio, tubercolosi genitale, tumori etc). In genere in tali casi si accompagna invariabilmente ad altri segni e/o sintomi clinici che, mi pare di poter dedurre, nel Suo caso sono assolutamente latitanti.
A volte, e direi molto più spesso, l'emospermia è ricollegabile a processi infiammatori delle vie genitali (per esempio, uretriti, prostatite, orchi-epididimite), ma anche in tali casi l'anamnesi e la clinica vengono in grande aiuto per la diagnosi corretta.
Ancora più frequente, infine, la possibilità che l'emospermia sia una conseguenza di una congestione venosa magari per prolungata astinenza eiaculatoria, oppure conseguenza di traumatismo durante il coito o dopo coito interrotto.
Rimango di proposito nel vago. E ovvio che il fenomeno va debitamente tenuto in considerazione mediante controllo clinico Specialistico. Una emospermia sporadica richiederà magari solo controlli periodici, mentre in caso di emospermìa più frequente non sarà superfluo iniziare un iter diagnostico anche laboratoristico e strumentale.
Direi che se il fenomeno non si complica, anzi, come mi par di capire è in via di miglioramneto, attendere il Suo rientro in Italia mi pare una possibilità accettabile. Capisco che in tal caso sarebbe molto più semplice impostare un percorso diagnostico. Fermo restando che, se il fenomeno persistesse e/o si aggravasse, non è il caso di indugiare troppo e quindi è obbligatorio rivolgersi ad un Medico.
Mi piacerebbe saper l'evoluzione della faccenda.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Auguri affettuosi per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#4]
Gentile Utente,
direi di no, visto che non siamo certi esista una condiizone di flogosi della vie seminali.
Una terapia presuppone una diagnosi o quantomneno un sospetto diagnostico. Altrimenti "si spara nel mucchio" come suol dirsi.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
direi di no, visto che non siamo certi esista una condiizone di flogosi della vie seminali.
Una terapia presuppone una diagnosi o quantomneno un sospetto diagnostico. Altrimenti "si spara nel mucchio" come suol dirsi.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.4k visite dal 18/10/2006.
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