Disfunzione erettile

Buongiorno,
scrivo per sottoporvi il caso di mio marito e avere un consiglio su che strada prendere per il suo problema.

Mio marito ha 47 anni, normopeso, non fumatore, mediamente sportivo, pressione tendenzialmente bassa.

Presenta problemi di mantenimento dell'erezione già da oltre 17 anni.

Il suo problema non consiste nell'avere un erezione, che anzi spesso avviene in maniera veloce e senza stimolazione diretta del pene, ma una volta raggiunta l'erezione questa è in alcuni casi debole, tanto che durante la penetrazione gli capita spesso di perderla e non riuscire più a ripristinarla e per lui questo è molto frustrante.

Circa 7 anni fa si era recato (su mia insistenza e non per sua convinzione) da un andrologo il quale aveva fatto solo esami piuttosto superficiali come spermiogramma e dosaggi ormonali e aveva sentenziato che con tutta probabilità si trattava di una fattore psicologico e gli aveva prescritto il viagra 50mg.
Purtroppo però in quel periodo il nostro matrimonio ha attraversato una fase di crisi e di fatto mio marito non ha mai provato ad assumere il farmaco per avere rapporti con me, quindi di fatto non sappiamo se sarebbe stato risolutivo o no.

Ovviamente la frequenza con cui questo suo problema si presenta è aumentata con gli anni e credo sia normale dato l'avanzare dell'età.

Dal canto mio credo che ci sia davvero una componente psicologica dietro tutto questo perchè giusto un paio di settimane fa siamo riusciti ad avere rapporti completi ogni giorno per 5 giorni (con coito interrotto e 1 volta con il preservativo e
rapporto concluso con eiaculazione), mentre giusto ieri il problema si è ripresentato e ho visto mio marito molto scoraggiato.

Non è mai stato un uomo particolarmente focoso e sembra che per lui il sesso non sia affatto importante, come se non avesse desiderio e non solo come me, ma in generale.

Aggiungo che l'uso del preservativo, costituisce per lui sicuramente una parte del problema, gli basta indossarlo per perdere l'erezione.
Per anni non si è dovuto preoccupare della contraccezione perchè io ho sempre preso la pillola, ma ora ho 41 anni e ho dovuto interromperla per miei problemi circolatori.

Vorrei aiutarlo sia per far star meglio lui che la nostra coppia, ma non so come fare, non credo sia propenso a farsi visitare nuovamente da un altro specialista e ho paura che finiremo per dover dire addio al sesso nel nostro rapporto.

Vorrei capire che strada seguire e che tipo di approccio è il più consigliato.

Spero di aver descritto chiaramente il problema.

Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Domenico Trotta Andrologo, Sessuologo, Psicoterapeuta 154 7
Gentile signora la sessualità si muove tra una component organica e una mentale. Risente naturalmente dell’età, dello stato di salute e della relazione di coppia.
Suo marito è ancora giovane, di certo l’uso del profilattico non lo aiuta sul piano funzionale ma alla sua età non dovrebbe avere questo tipo di problemi e soprattutto cosi datato e persistente nel tempo.
Il ricorso al Viagra e simili può essere utile in molti casi ma rappresenta spesso anche una scappatoia facile per quanti invece di affrontare il proprio problema con una dieta appropriata ricorrono solo a degli anoressizzante in una persona che non segue una dieta.
Le consiglio una consulenza andrologica presso un medico, uomo o donna che sia, con specifiche competenze sessologiche.
Sono sicuro che suo marito e Lei ne potranno beneficiare,
Codiali saluti
Dr Domenico Trotta

Dr Domenico Trotta. Specialista in Andrologia,
European Society of Sexual Medicine
Sessuologo Medico e PsicoSessuologo

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottor Trotta,
grazie per la sua risposta.
Che esami specifici consiglierebbe per indagare le reali cause del problema?
[#3]
Dr. Domenico Trotta Andrologo, Sessuologo, Psicoterapeuta 154 7
Esami andrologici specialistici come ecografia pene ed ecodoppler penieno basale e dinamico. Esami endocrinologici con FSH, LH, Testosterone totale e libero, Prolattina, DHEA solfato e PSA.
E naturalmente esami generali del sangue.
Consulti specialista sessuologo o andrologo.
[#4]
Utente
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Grazie ancora dottor Trotta, sarà difficile convincere mio marito ad intraprendere un nuovo percorso diagnostico, ma spero di riuscire.
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