Prostatite o pene curvo?
Gentili Dottori, ho 37 anni e da circa 3/4 mesi soffro di lievi dolori all'asta del pene.
Solo per qualche giorno il dolore è stato più accentuato mentre solitamente è molto lieve e presente sia a riposo che in erezione (in erezione non vi è accentuazione del dolore).
Da circa una settimana, a seguito di terapia cortisonica durata 20 giorni e sospesa 10 gg fa, il dolore è quasi totalmente sparito.
Mi sono recato dal medico di famiglia che considerati i miei episodi di prostatite cronica abatterica ed emorroidi ha ritenuto che il problema sia collegato alla prostatite.
Evidenzio che quando è iniziato il dolore accusavo già da circa un mese disturbi della minzione e dolore tra ano e scroto tipici della "mia" prostatite.
Quest'ultima è però regredita da circa 30 giorni con l'assunzione di topster per circa 10 gg.
Ho consultato l'andrologo che non ha dato rilievo alla correlazione con la prostatite.
Lo stesso ha refertato che al tatto non ha riscontrato anomalie al pene; assenza di placche; presenti piccole calcificazioni prostatiche; nessuna recidiva per quanto riguarda il varicocele (già operato).
Lo specialista mi ha spiegato che tale dolore potrebbe essere segno di una IPP dovuto magari ad un trauma di vecchia data (qualche lieve trauma durante i rapporti l'ho subito) che però va diagnosticata tramite ecodoppler dinamico da eseguire solo in casa di persistenza del dolore.
Vista la persistenza del dolore (scemato solo negli ultimi giorni) decidevo di prenotare l'ecodoppler dinamico ma il mio medico pur facendo la richiesta palesava dubbi sulla necessità di fare un'esame simile, poichè a suo dire comporterebbe dei piccoli rischi e perchè per lui non si tratta di IPP.
A questo punto mi trovo a decidere se sia il caso o meno di eseguire l'ecocolor doppler dinamico nonostante la netta diminuizione del dolore.
Il medico di famiglia mi ha suggerito di non fare niente mentre lo specialista è irreperibile.
Chiedo al riguardo un gentile consiglio sull'opportunità di eseguire l'esame fissato tra due giorni.
Cordiali saluti
Solo per qualche giorno il dolore è stato più accentuato mentre solitamente è molto lieve e presente sia a riposo che in erezione (in erezione non vi è accentuazione del dolore).
Da circa una settimana, a seguito di terapia cortisonica durata 20 giorni e sospesa 10 gg fa, il dolore è quasi totalmente sparito.
Mi sono recato dal medico di famiglia che considerati i miei episodi di prostatite cronica abatterica ed emorroidi ha ritenuto che il problema sia collegato alla prostatite.
Evidenzio che quando è iniziato il dolore accusavo già da circa un mese disturbi della minzione e dolore tra ano e scroto tipici della "mia" prostatite.
Quest'ultima è però regredita da circa 30 giorni con l'assunzione di topster per circa 10 gg.
Ho consultato l'andrologo che non ha dato rilievo alla correlazione con la prostatite.
Lo stesso ha refertato che al tatto non ha riscontrato anomalie al pene; assenza di placche; presenti piccole calcificazioni prostatiche; nessuna recidiva per quanto riguarda il varicocele (già operato).
Lo specialista mi ha spiegato che tale dolore potrebbe essere segno di una IPP dovuto magari ad un trauma di vecchia data (qualche lieve trauma durante i rapporti l'ho subito) che però va diagnosticata tramite ecodoppler dinamico da eseguire solo in casa di persistenza del dolore.
Vista la persistenza del dolore (scemato solo negli ultimi giorni) decidevo di prenotare l'ecodoppler dinamico ma il mio medico pur facendo la richiesta palesava dubbi sulla necessità di fare un'esame simile, poichè a suo dire comporterebbe dei piccoli rischi e perchè per lui non si tratta di IPP.
A questo punto mi trovo a decidere se sia il caso o meno di eseguire l'ecocolor doppler dinamico nonostante la netta diminuizione del dolore.
Il medico di famiglia mi ha suggerito di non fare niente mentre lo specialista è irreperibile.
Chiedo al riguardo un gentile consiglio sull'opportunità di eseguire l'esame fissato tra due giorni.
Cordiali saluti
[#3]
Utente
Gentile Dottore, in attesa di sottopormi a nuova visita specialistica chiedo se è normale sentire al tatto delle vene dure (due) molto sottili che partano dalla base base del pene fino al glande. Tali vene sono presenti solo da un lato (dx) dove ho una curvatura di 25 circa che ricordo di avere sempre avuto.
Non è presente alcun nodulo, cosa confermata anche dal medico di famiglia che mia ha visitato nei giorni scorsi e continua a sostenere l'inopportunità dell'ecodoppler dinamico.
Mi ha detto che seppure fosse diagnosticato il pene curvo con un'altissima probabilità le terapie proposte (infiltrazioni e onde d'urto) farebbero bene solo a chi le esegue.
Intanto per farmi stare tranquillo mi ha prescritto vitamina e (800 g al giorno) e propoli.
Allo stato è presente un dolore molto lieve (una sorte di indolenzimento) che tende a sparire quando sono disteso e che in erezione non si accentua.
Chiedo inoltre se potrebbe essere utile un'ecocolordoppler basale.
Ancora grazie.
Non è presente alcun nodulo, cosa confermata anche dal medico di famiglia che mia ha visitato nei giorni scorsi e continua a sostenere l'inopportunità dell'ecodoppler dinamico.
Mi ha detto che seppure fosse diagnosticato il pene curvo con un'altissima probabilità le terapie proposte (infiltrazioni e onde d'urto) farebbero bene solo a chi le esegue.
Intanto per farmi stare tranquillo mi ha prescritto vitamina e (800 g al giorno) e propoli.
Allo stato è presente un dolore molto lieve (una sorte di indolenzimento) che tende a sparire quando sono disteso e che in erezione non si accentua.
Chiedo inoltre se potrebbe essere utile un'ecocolordoppler basale.
Ancora grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 16/08/2021.
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Approfondimento su Prostatite
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