Quali condizioni devono ritenersi presenti per parlare di disfunzione erettile?

Salve, cercherò di essere breve:
Sono fidanzata da circa un anno con un uomo meraviglioso affetto da tetraparesi spastica... è su una sedia a rotelle... ciò nonostante ha avuto altre partner sessuali prima di me poiché la sua patologia non ha leso per fortuna la capacità di ottenere e mantenere un erezione (almeno finora).

Da.
quando stiamo insieme a parte due volte soltanto in maniera assai soddisfacente, ha avuto sempre un erezione non esattamente potente ma comunque sufficiente ad avere qualche rapporto sessuale ma se dovessi fare una stima delle volte che ci siamo riusciti in questo anno, sarebbero annoverabili malauguratamente più i fallimenti.
Di recente le cose si stan complicando ulteriormente...son circa due mesi che quando raggiunge l'erezione la perde dopo pochissimi istanti ed i miei tentativi di stimolazione tattile o orale non sortiscono gli effetti che dovrebbero... spesso tende a perdere completamente l'erezione prima ancora di cominciare il rapporto... questo il 90 per cento della volte...altre volte rare che riesce a penetrarmi...non c'è neppure il tempo della prima spinta, perde tutto completamente...altre volte ancora nella fase dei preliminari e pur adoperando abbigliamenti anche piuttosto particolari per mia indole...tende addirittura a perdere quel poco di erezione che c'era prima.

Più aumentano i fallimenti, più la cosa peggiora ancora prima di cominciare...difatti ho notato che ora l'erezione comincia a perderla già appena comincio a svestirmi.

Lui asserisce che con l'ultima partner avuta 3 anni fa non vi erano di questi problemi e dice che anatomicamente parlando io sono troppo stretta e la penetrazione risulta difficile...in realtà risulta difficile anzi impossibile il più delle.
volte per una mancanza di sufficiente rigidità.

Mi chiedo, tali sintomi sono sufficienti a parlare di disfunzione erettile?
Lui asserisce di non avere nulla e che non vuol consultare alcun medico perché durante l'autoerotismo non riscontra problemi.

Come posso aiutare chi amo?
Mi dice che gli piaccio ma le reazioni del suo corpo mi dan modo di pensare il contrario e nonostante sia una donna dalle forme abbondanti ma armoniose...tale situazione reiterata più volte, sta minando notevolmente la mia autostima generando sensazioni di disagio estremo e panico.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice,

da quello che ci scrive il suo compagno sembraavere un problema sessuale su base psicologica.

Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste problematiche sessuali, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gli articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agli indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-erezione-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-trattamento-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/salute/disfunzione-erettile

Altri suggerimenti infine li può trovare anche sul mio storico libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.

https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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