Possibile disfunzione su base geometrica?

Buongiorno, scrivo questo consulto dopo aver letto un interessante articolo riguardo la "disfunzione erettile su base geometrica".

Io ho un pene di lunghezza in erezione (misurata premendo fino all'osso pubico) di 15 cm, mentre la mia circonferenza, misurata alla base, è di 10, 8 cm.
Ho sempre avuto problemi di erezione.
Da tempo immemore non ho più erezioni mattutine, e anche quelle volte che le avevo, ricordo che fossero non piene.
Ho inoltre problemi al raggiungimento di una erezione piena, ma soprattutto, al suo mantenimento.
L'utilizzo dei farmaci (cialis) mi ha aiutato nel senso di facilitarmi il raggiungimento dell'erezione anche se questa perde vigore quasi subito rendendomi, di fatto, impossibile la penetrazione.
La masturbazione avviene con pene mai pienamente eretto.
Le analisi ed esami fatto non hanno evidenziato nulla ed io, ormai, sono parecchio sconfortato e vorrei, con i limiti di un consulto a distanza, chiedere informazioni su questa tipologia di disfunzione e dei rimedi del caso:

1) potrebbe, nel mio caso, pur non essendo esagerato il rapporto lunghezza/circonferenza, parlarsi di disfunzione su base geometrica?


2) nel caso in cui vi fosse questa ipotesi, l'intervento quanto dovrebbe costare, più o meno?
e quali sono i rischi?


RIngrazio chiunque volesse rispondermi e soprattutto il Dr.
Pescatori se riuscisse a vedere questo consulto.

Cordialmente
[#1]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
se in effetti queste sono le misure prese correttamente ed in massima erezione, il suo rapporto lunghezza/circonferenza è ai limiti per consentire uno sviluppo di adeguata rigidità. Naturalmente non si può arrivare a questa diagnosi per via telematica: la "prova" consiste nel dimostrare che il suo pene per sviluppare rigidità adeguata alla penetrazione necessita di valori di pressione maggiori di quello che il suo organismo è in grado di sviluppare.
Naturalmente il primo suggerimento è quello di una valutazione andrologica dettagliata e "di persona", per raccogliere la sua storia clinica , visitarla e valutare i suoi esami.

Cordialmente,

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
La ringrazio molto della risposta, Le volevo, visto che ci sono, porre un'ultima domanda. Nel caso in cui non fosse nemmeno questa la diagnosi del mio deficit erettile, per me non resterebbe altro che la protesi, dato che non ci penso proprio a farmi iniezioni. Tuttavia, le mie dimensioni in grossezza sono veramente minime, per cui, al momento dell'inserimento di una eventuale protesi, si potrebbe fare qualcosa per aumentare, contestualmente, il calibro del pene? So che con questa domanda vado giù in là con i pensieri e le riflessioni, ma questo tema ormai mi sconforta parecchio.
[#3]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
La protesi potrebbe gradualmente incrementare la circonferenza peniena
[#4]
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
La ringrazio moltissimo della risposta e della disponibilità. Forse sembrerà assurdo, ma Il deficit erettile è per me un problema sempre più invalidante, e in caso di protesi, avere una circonferenza più ridotta di quella attuale sarebbe emotivamente insostenibile. Per questo la "ratio" della domanda sulla compatibilità tra inserimento protesi e, contestualmente, un intervento di ampliamento, come quello che Lei pratica per il deficit erettile geometrico. Finalmente mi ridarebbe una vita

Cordialmente
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