Dolore testicolare persistente da quasi un anno
Buonasera dottori, scrivo qua perché dopo tanti mesi con questo fastidio non sono ancora arrivato a una soluzione.
Vi racconto brevemente, sono un ex obeso, con dieta e palestra perdo circa 60kg, raggiungo il pesoforma (ma con un notevole accumulo adiposo sovrapubico che è rimasto) e divento sportivo.
Ad Agosto 2020 tornando da un lungo viaggio in macchina sento un dolore al testicolo destro che mi fa faticare a stare seduto e finire il viaggio.
Il dolore passa ma a Settembre dopo una vacanza con la mia ragazza, l’ultimo giorno mi torna il dolore al testicolo destro, per qualche giorno soffro di minzioni frequentissime e comincio a preoccuparmi quando il dolore diventa bilaterale (con prevalenza comunque al destro).
Faccio esami vari tra cui ecografia testicolare che denota ipogonadismo con zone ipocogene più un piccolo varicocele e una lieve epididimite, faccio spermiocultura che purtroppo denota azoospermia, faccio tampone uretrale che trova flora microbica mista, ecografia transrettale trova la prostata a posto comprese vescichette seminali, ecografia lombare a posto, faccio 3 cicli di antibiotici diversi e il dolore non passa ma cambia, ora è costante e sordo ma in passato l’ho avuto anche molto forte in fondo all’addome, il dolore testicolare mi ha ucciso la libido ma i valori del sangue del testosterone sono a posto, prolattina e fsh sono alti.
Ultimamente ho deficit di erezione e ogni volta che eiaculo sento dolore in fondo all’ano nella zona prostata, tutto farebbe supporre a una prostatite, ma non passa né con gli antibiotici né con il cortisone e l’ecografia non evidenzia niente, cosa posso fare per uscirne?
L’ipogonadismo e l’azospermia purtroppo credo siano altri problemi non correlati al dolore, purtroppo ho deciso di andare dall’andrologo solo all’età di 34 anni ma il dolore non riesco ad estirparlo e presumo sia quello che mi uccide la libido e l’erezione.
L’androloga mi ha consigliato dopo gli antibiotici, il cacitriolo e gli antinfiammatori un ciclo di 3 mesi di cialis, ma non so in che modo potrebbe togliermi i dolori, visto che è tanto che sto così e che non ne posso più cosa posso fare?
Mi è stato detto di ripetere il tampone uretrale, spermiocultura e urinocultura per cercare patogeni specifici, ma se fosse prostatite batterica con 3 lunghi cicli di antibiotici diversi in tutti questi mesi dovrei già averla estirpata, spero davvero possiate aiutarmi e darmi consigli perché questa cosa sta seriamente penalizzando la mia vita.
Grazie anticipatamente
Vi racconto brevemente, sono un ex obeso, con dieta e palestra perdo circa 60kg, raggiungo il pesoforma (ma con un notevole accumulo adiposo sovrapubico che è rimasto) e divento sportivo.
Ad Agosto 2020 tornando da un lungo viaggio in macchina sento un dolore al testicolo destro che mi fa faticare a stare seduto e finire il viaggio.
Il dolore passa ma a Settembre dopo una vacanza con la mia ragazza, l’ultimo giorno mi torna il dolore al testicolo destro, per qualche giorno soffro di minzioni frequentissime e comincio a preoccuparmi quando il dolore diventa bilaterale (con prevalenza comunque al destro).
Faccio esami vari tra cui ecografia testicolare che denota ipogonadismo con zone ipocogene più un piccolo varicocele e una lieve epididimite, faccio spermiocultura che purtroppo denota azoospermia, faccio tampone uretrale che trova flora microbica mista, ecografia transrettale trova la prostata a posto comprese vescichette seminali, ecografia lombare a posto, faccio 3 cicli di antibiotici diversi e il dolore non passa ma cambia, ora è costante e sordo ma in passato l’ho avuto anche molto forte in fondo all’addome, il dolore testicolare mi ha ucciso la libido ma i valori del sangue del testosterone sono a posto, prolattina e fsh sono alti.
Ultimamente ho deficit di erezione e ogni volta che eiaculo sento dolore in fondo all’ano nella zona prostata, tutto farebbe supporre a una prostatite, ma non passa né con gli antibiotici né con il cortisone e l’ecografia non evidenzia niente, cosa posso fare per uscirne?
L’ipogonadismo e l’azospermia purtroppo credo siano altri problemi non correlati al dolore, purtroppo ho deciso di andare dall’andrologo solo all’età di 34 anni ma il dolore non riesco ad estirparlo e presumo sia quello che mi uccide la libido e l’erezione.
L’androloga mi ha consigliato dopo gli antibiotici, il cacitriolo e gli antinfiammatori un ciclo di 3 mesi di cialis, ma non so in che modo potrebbe togliermi i dolori, visto che è tanto che sto così e che non ne posso più cosa posso fare?
Mi è stato detto di ripetere il tampone uretrale, spermiocultura e urinocultura per cercare patogeni specifici, ma se fosse prostatite batterica con 3 lunghi cicli di antibiotici diversi in tutti questi mesi dovrei già averla estirpata, spero davvero possiate aiutarmi e darmi consigli perché questa cosa sta seriamente penalizzando la mia vita.
Grazie anticipatamente
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Gentile lettore,
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni cliniche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa angolazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 690 visite dal 21/06/2021.
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