Liquido seminale dall'esigua (quasi assente) densità, nonché incolore
Gentilissimi medici.
È da tempo mio proposito domandare un consulto a riguardo d'un problema il quale è ormai, per me, consuetudine.
Premetto d'essere un ragazzo di diciotto anni, affetto da alcun vizio.
Sono, difatti, astemio, e non impiego nè droghe, nè sigarette. Solevo frequentare la palestra, prima della pandemia, ed ivi ero iscritto da tre anni. Ho preceduto i mei coetanei, nel raggiungimento della pubertà, principiando nel radere la mia prima barba già in terza media, e presentando folti peli su pube e gambe, seppur la mia statura sia rimasta bassa (1. 65 circa. Figlio di padre 1. 72 e madre 1. 58).
Dacchè ho memoria, le fattezze del mio sperma sono rimaste le medesime da me poc'anzi illustrate (dalla consistenza simil-acquosa, e trasparente), a prescindere da astinenze da me intraprese con il proposito di comprendere se tale anomalia fosse imputabile alla frequenza della mia masturbazione (a seguito delle quali, beninteso, il quantitativo e la densità, parevano, seppur davvero minimamente, migliori).
Ho dunque timore per la mia fertilità, e seppur sia io, legalmente, adulto, non mi reputerei indipendente quale un qualsivoglia maggiorenne.
Nondimeno, temo altresì di domandare il benestare dei miei genitori a riguardo dell'esecuzione d'uno spermiogramma.
È possibile sia sterile?
Le vicende cliniche del mio pene sono state alquanto travagliate, e seguitano nell'essere tali.
Quando ero infante, il pediatra apprese d'una condizione clinica, in merito ad un mio testicolo, per la quale questo "ascendeva".
Sopperimmo al problema, e non ne sortirono mai gravi complicazioni.
Essendo tuttavia affetto da fimosi, ho contratto, nel corso degli anni, una leggera balanite, la quale ha accompagnatomi per diverso tempo, e rimane ad oggi presente.
Precedentemente alla pandemia, avrei dovuto sottopormi a circoncisione (la fimosi è alquanto rigida), tuttavia, a seguito dell'avvento del COVID, tale operazione è stata posposta a data da destinarsi.
La fimosi fa ardua l'espulsione di fluidi corporei (seppur non infattibile), ed a me, l'igene intima (cagione della balanite da me contratta ed or ora sovracitata).
Ad avviso di voi esperti, è possibile sia divenuto, o venuto al mondo, sterile?
Sarebbe possibile sopperire al problema?
E qualora non fossi tale, mi necessiterebbe comunque di tentare il "ripristino" di spermatozoi?
Domando perdono per l'assenza di linguaggio scientifico, ma sono un ignorante, nel merito.
Auspico d'essere stato esauriente.
Ringrazio qualsivoglia esperto decida di prestarmi la sua conoscenza, ed illustrare le proprie considerazioni a riguardo di quanto scritto, purtuttavia essendo io ben cosciente un consulto a distanza sia oltremodo difficoltoso, se non, alle volte, impossibile.
Cordiali saluti!
È da tempo mio proposito domandare un consulto a riguardo d'un problema il quale è ormai, per me, consuetudine.
Premetto d'essere un ragazzo di diciotto anni, affetto da alcun vizio.
Sono, difatti, astemio, e non impiego nè droghe, nè sigarette. Solevo frequentare la palestra, prima della pandemia, ed ivi ero iscritto da tre anni. Ho preceduto i mei coetanei, nel raggiungimento della pubertà, principiando nel radere la mia prima barba già in terza media, e presentando folti peli su pube e gambe, seppur la mia statura sia rimasta bassa (1. 65 circa. Figlio di padre 1. 72 e madre 1. 58).
Dacchè ho memoria, le fattezze del mio sperma sono rimaste le medesime da me poc'anzi illustrate (dalla consistenza simil-acquosa, e trasparente), a prescindere da astinenze da me intraprese con il proposito di comprendere se tale anomalia fosse imputabile alla frequenza della mia masturbazione (a seguito delle quali, beninteso, il quantitativo e la densità, parevano, seppur davvero minimamente, migliori).
Ho dunque timore per la mia fertilità, e seppur sia io, legalmente, adulto, non mi reputerei indipendente quale un qualsivoglia maggiorenne.
Nondimeno, temo altresì di domandare il benestare dei miei genitori a riguardo dell'esecuzione d'uno spermiogramma.
È possibile sia sterile?
Le vicende cliniche del mio pene sono state alquanto travagliate, e seguitano nell'essere tali.
Quando ero infante, il pediatra apprese d'una condizione clinica, in merito ad un mio testicolo, per la quale questo "ascendeva".
Sopperimmo al problema, e non ne sortirono mai gravi complicazioni.
Essendo tuttavia affetto da fimosi, ho contratto, nel corso degli anni, una leggera balanite, la quale ha accompagnatomi per diverso tempo, e rimane ad oggi presente.
Precedentemente alla pandemia, avrei dovuto sottopormi a circoncisione (la fimosi è alquanto rigida), tuttavia, a seguito dell'avvento del COVID, tale operazione è stata posposta a data da destinarsi.
La fimosi fa ardua l'espulsione di fluidi corporei (seppur non infattibile), ed a me, l'igene intima (cagione della balanite da me contratta ed or ora sovracitata).
Ad avviso di voi esperti, è possibile sia divenuto, o venuto al mondo, sterile?
Sarebbe possibile sopperire al problema?
E qualora non fossi tale, mi necessiterebbe comunque di tentare il "ripristino" di spermatozoi?
Domando perdono per l'assenza di linguaggio scientifico, ma sono un ignorante, nel merito.
Auspico d'essere stato esauriente.
Ringrazio qualsivoglia esperto decida di prestarmi la sua conoscenza, ed illustrare le proprie considerazioni a riguardo di quanto scritto, purtuttavia essendo io ben cosciente un consulto a distanza sia oltremodo difficoltoso, se non, alle volte, impossibile.
Cordiali saluti!
[#1]
Gentile lettore,
primo passo è quello di sentire un bravo andrologo e fare uno spermiogramma.
Come spesso ripeto da questo sito, vista la sua "giovane" età, approfitti di questo problema se di problema si tratta, per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia.
Impari dalle sue compagne e dalle donne che la circondano che sicuramente, alla sua età, già conoscono il loro o la loro ginecologa.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
primo passo è quello di sentire un bravo andrologo e fare uno spermiogramma.
Come spesso ripeto da questo sito, vista la sua "giovane" età, approfitti di questo problema se di problema si tratta, per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia.
Impari dalle sue compagne e dalle donne che la circondano che sicuramente, alla sua età, già conoscono il loro o la loro ginecologa.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 688 visite dal 28/04/2021.
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