Eiaculazione precoce
Gentili dottori, credo di soffrire di eiaculazione precoce.
A fronte di miei amici che dicono di durare un quarto d'ora, venti minuti, addirittura mezz'ora, io non sono mai durato oltre i due minuti.
All'inizio credevo la cosa potesse dipendere da uno stato ansioso, dal momento che quando non mi sentivo sereno rispetto alla situazione, le cose sono andate molto peggio sia in termini di deficit erettivo sia in termini di tempi eiaculatori.
Sono andato più volte da un andrologo, eseguendo per mio scrupolo, anche un ecodoppler penieno dinamico per vederci meglio sul discorso di quello che talvolta si traduce in un deficit erettivo.
A parte l'annotazione di una rapida detumescenza del pene, non si sono rilevate anomalie di nessun genere.
Ad ogni modo, imparando a conoscermi un po' meglio, mi son reso conto che la tempistica dei due minuti circa (un po' meno, un po' più a seconda delle circostanze) permaneva anche nei casi in cui mi sentivo in uno stato di completa confidenza ed agio.
Ho persino immaginato che il fatto che i tempi fossero così ridotti anche in stato di tranquillità totale potesse dipendere da una forma d'ansia che, ancorché non percepita, fosse inconscia.
Ma, a ben vedere, mi rendo conto che queste tempistiche permangono anche in caso di auto-erotismo.
Ed anzi, se all'autoerotismo precede la visione di un coinvolgente materiale pornografico, i tempi si abbreviano ulteriormente, arrivando magari al minuto.
Ora, se sicuramente vi saranno delle circostanze in cui uno stato ansioso, percepito o inconscio, possa certamente peggiorare il quadro, a me sembra di capire che anche in situazioni neutre i tempi non si differenziano granché, come se fosse questa la mia durata naturale, geneticamente predefinita.
Altrimenti non mi spiegherei una durata così breve anche in situazione di totale agio come nello stato di solitudine ed all'interno di mura domestiche.
La domanda che vi faccio è: esistono dei tempi genetici che regolano l'eiaculazione?
E se sì, c'è qualcosa che si possa fare concretamente per ampliarli che non sia il ricorso a creme topiche poco pratiche rispetto all'occasione e di dubbia efficacia (rispetto all'ipotesi di anestetizzare il glande al punto da compromettere sia il piacere che l'erezione)?
Capirete che con scarso due minuti, la mia vita sessuale diviene di una tristezza inaudita e, all'alba dei 30 anni, non so più cosa fare per avere una vita sessuale appena decente.
Se penso a chi dura mezz'ora mi sento davvero in stato di handicap, fonte di delusione sia personale che per l'altra persona.
Grazie.
A fronte di miei amici che dicono di durare un quarto d'ora, venti minuti, addirittura mezz'ora, io non sono mai durato oltre i due minuti.
All'inizio credevo la cosa potesse dipendere da uno stato ansioso, dal momento che quando non mi sentivo sereno rispetto alla situazione, le cose sono andate molto peggio sia in termini di deficit erettivo sia in termini di tempi eiaculatori.
Sono andato più volte da un andrologo, eseguendo per mio scrupolo, anche un ecodoppler penieno dinamico per vederci meglio sul discorso di quello che talvolta si traduce in un deficit erettivo.
A parte l'annotazione di una rapida detumescenza del pene, non si sono rilevate anomalie di nessun genere.
Ad ogni modo, imparando a conoscermi un po' meglio, mi son reso conto che la tempistica dei due minuti circa (un po' meno, un po' più a seconda delle circostanze) permaneva anche nei casi in cui mi sentivo in uno stato di completa confidenza ed agio.
Ho persino immaginato che il fatto che i tempi fossero così ridotti anche in stato di tranquillità totale potesse dipendere da una forma d'ansia che, ancorché non percepita, fosse inconscia.
Ma, a ben vedere, mi rendo conto che queste tempistiche permangono anche in caso di auto-erotismo.
Ed anzi, se all'autoerotismo precede la visione di un coinvolgente materiale pornografico, i tempi si abbreviano ulteriormente, arrivando magari al minuto.
Ora, se sicuramente vi saranno delle circostanze in cui uno stato ansioso, percepito o inconscio, possa certamente peggiorare il quadro, a me sembra di capire che anche in situazioni neutre i tempi non si differenziano granché, come se fosse questa la mia durata naturale, geneticamente predefinita.
Altrimenti non mi spiegherei una durata così breve anche in situazione di totale agio come nello stato di solitudine ed all'interno di mura domestiche.
La domanda che vi faccio è: esistono dei tempi genetici che regolano l'eiaculazione?
E se sì, c'è qualcosa che si possa fare concretamente per ampliarli che non sia il ricorso a creme topiche poco pratiche rispetto all'occasione e di dubbia efficacia (rispetto all'ipotesi di anestetizzare il glande al punto da compromettere sia il piacere che l'erezione)?
Capirete che con scarso due minuti, la mia vita sessuale diviene di una tristezza inaudita e, all'alba dei 30 anni, non so più cosa fare per avere una vita sessuale appena decente.
Se penso a chi dura mezz'ora mi sento davvero in stato di handicap, fonte di delusione sia personale che per l'altra persona.
Grazie.
[#1]
Gentile lettore,
se valutazioni cliniche andrologiche sono tutte nella norma potrebbe essere utile consultare, sempre in diretta, anche un esperto psicologo con chiare competenze sessuologiche.
Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/news/andrologia/6691-eiaculazione-precoce-fattori-scatenanti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1253-news-dal-pianeta-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/8591-disturbi-dell-eiaculazione-precoce-e-ritardata-nuove-linee-guida-aua.html
ed ancora mi ascolti a questo link:
https://www.medicitalia.it/public/video/pillole-salute/37-eiaculazione-precoce-beretta-27-02-14.mp3
Altri suggerimenti infine li può trovare anche sul mio storico libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.
https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551
Un cordiale saluto.
se valutazioni cliniche andrologiche sono tutte nella norma potrebbe essere utile consultare, sempre in diretta, anche un esperto psicologo con chiare competenze sessuologiche.
Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/news/andrologia/6691-eiaculazione-precoce-fattori-scatenanti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1253-news-dal-pianeta-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/8591-disturbi-dell-eiaculazione-precoce-e-ritardata-nuove-linee-guida-aua.html
ed ancora mi ascolti a questo link:
https://www.medicitalia.it/public/video/pillole-salute/37-eiaculazione-precoce-beretta-27-02-14.mp3
Altri suggerimenti infine li può trovare anche sul mio storico libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.
https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 506 visite dal 10/04/2021.
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Approfondimento su Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.