Secchezza del pene, libido e antidepressivi

Buongiorno dottori, vi presento il mio caso: sono un ragazzo di 22 anni che per disturbi d'ansia quattro settimane fa ha intrapreso una corsa psichiatrica con paroxetina iniziando con 5mg/die per 7 giorni, dopodiché aumentata a 10mg/die, al terzo giorno a 10mg ho notato una sensazione di anestesia genitale e la estrema difficoltà nel raggiungere una erezione.
Ho quindi contattato il mio curante che mi ha consigliato di ridurre e successivamente sospendere il farmaco.
Ho dunque scalato a 5mg la dose, avendo miglioramenti nella sensibilità del glande e lievi miglioramenti nell'erezione.
Infine ho sospeso il farmaco il giorno 20/3/2021.

Dalla sospensione ho continuato ad avere alcuni problemi: pene che sembrava flaccido anche in erezione, minore eccitamento sessuale, pene "secco" e che anche se stimolato ed a erezione raggiunta non rilascia nessun tipo di lubrificazione autonoma.

Quattro giorni fa ho avuto un aumento della libido con desiderio ed erezione autonoma, due giorni fa ho avuto per la prima volta dall'assunzione del farmaco una erezione spontanea mattutina.

Tuttavia continuano a persistere dei problemi:
- glande completamente inabile ad auto-lubrificarsi
- libido ridotta
- alterata qualità dello sperma, quest'ultimo risulta estremamente denso e "poco filante".

Il mio psichiatra ha in un primo momento detto che i sintomi di questo tipo sono comuni sul farmaco e successivamente alla sospensione se ne è lavato le mani dicendo che "non è possibile".

Ora che sia possibile o meno non è il mio campo tantomeno quello di uno psichiatra fatto sta che precedentemente all'uso del farmaco avevo una funzione sessuale estremamente attiva, frequenti erezioni spontanee, facile eccitamento, alta sensibilità del glande, lubrificazione autonoma ed ejaculato nella norma, mentre ora non più.

Tengo a specificare che non ho nessuna patologia pregressa e non assumevo altri farmaci oltre al SSRI.

Sto attendendo una visita specialistica da un andrologo, nel mentre sarei interessato ad un possibile parere.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore
quasi tutti i farmaci antidepressivi possono influenzare le funzioni sessuali (secrezioni, eiaculazione, desiderio, erezione)
abbia pazienza ed aspetti qualche settimana prima di effettuarli, d'accordo con uno specialista andrologo
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta dottore.
Purtroppo ho ricevuto la notifica solamente ora.
Sono ancora in attesa della visita andrologica, nel frattempo delle cose sono cambiate in meglio, altre in peggio.
Le erezioni le raggiungo, il pene è in grado di "ingrandirsi" autonomamente ma il glande rimane più soffice, non freddo al tatto ma decisamente non "teso" come prima.
La sensibilità continua ad essere scarsa rispetto a prima, prima anche un tocco era sufficiente a provocare una reazione mentre ora è meno sensibile.
La cosa positiva riguarda la quantità di ejaculato che è aumentata e migliorata nella consistenza, rimane più omogeneo però comunque molto "colloso" e poco filante.
Secondo lei c'è la possibilità di guarire o quantomeno migliorare ulteriormente o dopo più di un mese le speranze sono poche?
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