Difficoltà occasionale a mantenere l'erezione
Buongiorno!
Sono una ragazza di 26 anni e scrivo per richiedere un consulto che riguarda il mio ragazzo di 34 anni. Siamo insieme da quasi 4 anni e abbiamo rapporti non regolari, a causa purtroppo di forze maggiori (non abbiamo un luogo in cui poter avere rapporti o anche solo momenti di intimità in tutta tranquillità).
Fin dall'inizio della nostra relazione, al mio fidanzato capita, occasionalmente, di non riuscire a raggiungere l'orgasmo e a mantenere l'erezione durante il rapporto, dopo che già c'è stata penetrazione per diversi minuti, spesso dopo aver messo il presevativo, ma non solo. A me sembra sia influenzato dalla durata del rapporto,succede quando è troppo prolungato (ma in fondo è un cane che si morde la coda: il rapporto potrebbe essere troppo prolungato perchè non riesce a raggiungere l'orgasmo).
Io credo sia un problema psicologico, lui anche, ma non riesce ad attribuirlo a nulla e capita in momenti diversi tra loro (e ormai appunto da 4 anni).
Questo, quando capita (e anche negli altri momenti perchè almeno io, mentre ho rapporti, ho paura che accada.. e credo anche lui) non ci fa vivere la nostra sessualità, già minata dalla poca frequenza (a volte anche 1 volta al mese),come dovremmo.
Io poi soffro spesso di cistiti e vaginiti che mi portano ad avere dolore durante il rapporto e che mi chiedo se possano essere collegate, seppure psicologicamente (anche se non credo perchè non mi pare che le due cose coincidano anche solo temporaneamente).
Io gli ho consigliato di fare una visita, lui sembra acconsenta, ma in 4 anni non l'ha mai fatta. Con la ragazza precedente (storia finita quando lui aveva 24 anni più o meno) non gli era mai accaduto e riusciva ad avere più di un rapporto consecutivo; tra noi questo sarà capitato 2 volte in 4 anni e con fatica. Non voglio insistere, anche perchè ho paura di essere troppo allarmata e allarmante, ma se penso ad una futura vita di coppia da sposati e con dei figli, questa cosa mi fa ancora più paura.
Perchè noi donne ci sopponiamo a dei controlli regolari e per gli uomini questo non accade? Lui non ha altri segni o sintomi, ma una storia familiare di problemi alla prostata (nonno paterno morto per neoplasia e padre con prostata infiammata in cura da 10 anni con farmaci); secondo me i controlli sono utili anche solo per la sua anamnesi familiare.
Consigliate una visita per lui o il quadro non sembra indicare questa necessità? Sarà un problema psicologico?
Grazie.. spero mi rispondiate!!
Sono una ragazza di 26 anni e scrivo per richiedere un consulto che riguarda il mio ragazzo di 34 anni. Siamo insieme da quasi 4 anni e abbiamo rapporti non regolari, a causa purtroppo di forze maggiori (non abbiamo un luogo in cui poter avere rapporti o anche solo momenti di intimità in tutta tranquillità).
Fin dall'inizio della nostra relazione, al mio fidanzato capita, occasionalmente, di non riuscire a raggiungere l'orgasmo e a mantenere l'erezione durante il rapporto, dopo che già c'è stata penetrazione per diversi minuti, spesso dopo aver messo il presevativo, ma non solo. A me sembra sia influenzato dalla durata del rapporto,succede quando è troppo prolungato (ma in fondo è un cane che si morde la coda: il rapporto potrebbe essere troppo prolungato perchè non riesce a raggiungere l'orgasmo).
Io credo sia un problema psicologico, lui anche, ma non riesce ad attribuirlo a nulla e capita in momenti diversi tra loro (e ormai appunto da 4 anni).
Questo, quando capita (e anche negli altri momenti perchè almeno io, mentre ho rapporti, ho paura che accada.. e credo anche lui) non ci fa vivere la nostra sessualità, già minata dalla poca frequenza (a volte anche 1 volta al mese),come dovremmo.
Io poi soffro spesso di cistiti e vaginiti che mi portano ad avere dolore durante il rapporto e che mi chiedo se possano essere collegate, seppure psicologicamente (anche se non credo perchè non mi pare che le due cose coincidano anche solo temporaneamente).
Io gli ho consigliato di fare una visita, lui sembra acconsenta, ma in 4 anni non l'ha mai fatta. Con la ragazza precedente (storia finita quando lui aveva 24 anni più o meno) non gli era mai accaduto e riusciva ad avere più di un rapporto consecutivo; tra noi questo sarà capitato 2 volte in 4 anni e con fatica. Non voglio insistere, anche perchè ho paura di essere troppo allarmata e allarmante, ma se penso ad una futura vita di coppia da sposati e con dei figli, questa cosa mi fa ancora più paura.
Perchè noi donne ci sopponiamo a dei controlli regolari e per gli uomini questo non accade? Lui non ha altri segni o sintomi, ma una storia familiare di problemi alla prostata (nonno paterno morto per neoplasia e padre con prostata infiammata in cura da 10 anni con farmaci); secondo me i controlli sono utili anche solo per la sua anamnesi familiare.
Consigliate una visita per lui o il quadro non sembra indicare questa necessità? Sarà un problema psicologico?
Grazie.. spero mi rispondiate!!
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Cara signorina,
ci siam fatti la gola secca a forza di dire che con la prevenzione fatta bene si arriverebbe a oltre 100 anni di vita in salute. Detto questo difficoltà occasionali indicano la possibile causa psicologica del problema, anche se sottili cause organiche (metaboliche, ormonali raramente circolatorie) non possono essere escluse. Una visita da esperto collega ed una vacanza voi soli e senza profilattico chiariranno le cose.
ci siam fatti la gola secca a forza di dire che con la prevenzione fatta bene si arriverebbe a oltre 100 anni di vita in salute. Detto questo difficoltà occasionali indicano la possibile causa psicologica del problema, anche se sottili cause organiche (metaboliche, ormonali raramente circolatorie) non possono essere escluse. Una visita da esperto collega ed una vacanza voi soli e senza profilattico chiariranno le cose.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 04/05/2009.
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