Cosa può generare disfunzione erettile perpetua?
Gentili dottori/esse,
Mi ritrovo da un anno in una situazione decisamente spiacevole.
Prima di cominciare, chiarisco subito che seppur il mio peso sia elevato, ciò dipende dalla mia stazza.
Personalmente sono sportivo e conduco uno stile di vita relativamente sano.
Ad inizio 2020 mi venne diagnosticata una prostatite (per la seconda volta.
La prima guarì con Ciproxin e Topster nel giro di pochi giorni).
Approcciato il ciclo terapeutico classico, identico alla precedente, sono rimasti praticamente tutti i sintomi (disfunzione erettile sia al mattino, sia durante la masturbazione e rapporti sessuali; crampi al basso addome; dolore inguinale, locato a sinistra; dolore al testicolo sinistro).
L'urologo mi ha prescritto tutti gli esami urologici possibili (reni, vescica, ecocolor doppler statico e dinamico, risonanza magnetica, tampone uretrale, urinocoltura, spermiocoltura), risultando però tutti negativi.
Con il tempo ho perso anche il piacere durante l'eiaculazione, infatti allo stato attuale non sento pressoché nulla.
Cosa curiosa è che altresì durante la minzione non ho il medesimo senso di soddisfazione che avevo in precedenza.
Altra cosa curiosa, è che fino ad un mese fa avevo un formicolio da far impazzire - come tutti aghi pungenti all'interno - al testicolo sinistro, più specificatamente nella parte più vicina all'inguine, nonché all'inguine stesso.
Questa fastidiosa sensazione è andata a scemare, e insieme a ciò c'è stato un lieve miglioramento delle erezioni.
Sto anche intraprendendo un percorso con una terapeuta ma, seppur non abbiamo ancora un quadro definito della situazione, lei è piuttosto scettica che la questione possa essere iniziata come psicologica (prima di questa situazione non avevo mai avuto problemi nei rapporti, e anche la mancanza di erezioni al mattino è emblematica).
Allo stato attuale di cose, continuo ad avere questa sensazione di intorpidimento del pene e dei testicoli (ci tengo a precisare che il testicolo sinistro è leggermente gonfio), fastidio al basso addome ed enormi difficoltà a raggiungere erezioni complete, e logicamente a mantenerle.
Io con la testa ho uan voglia matta di poter finalmente riavere un buon rapporto sessuale, ma il fisico va completamente per fatti suoi.
A fine mese avrò una visita con un andrologo specializzato, ma mi farebbe piacere avere qualche blanda indicazione da parte vostra.
Come capirete non è un periodo d'oro.
Grazie per la vostra attenzione.
Mi ritrovo da un anno in una situazione decisamente spiacevole.
Prima di cominciare, chiarisco subito che seppur il mio peso sia elevato, ciò dipende dalla mia stazza.
Personalmente sono sportivo e conduco uno stile di vita relativamente sano.
Ad inizio 2020 mi venne diagnosticata una prostatite (per la seconda volta.
La prima guarì con Ciproxin e Topster nel giro di pochi giorni).
Approcciato il ciclo terapeutico classico, identico alla precedente, sono rimasti praticamente tutti i sintomi (disfunzione erettile sia al mattino, sia durante la masturbazione e rapporti sessuali; crampi al basso addome; dolore inguinale, locato a sinistra; dolore al testicolo sinistro).
L'urologo mi ha prescritto tutti gli esami urologici possibili (reni, vescica, ecocolor doppler statico e dinamico, risonanza magnetica, tampone uretrale, urinocoltura, spermiocoltura), risultando però tutti negativi.
Con il tempo ho perso anche il piacere durante l'eiaculazione, infatti allo stato attuale non sento pressoché nulla.
Cosa curiosa è che altresì durante la minzione non ho il medesimo senso di soddisfazione che avevo in precedenza.
Altra cosa curiosa, è che fino ad un mese fa avevo un formicolio da far impazzire - come tutti aghi pungenti all'interno - al testicolo sinistro, più specificatamente nella parte più vicina all'inguine, nonché all'inguine stesso.
Questa fastidiosa sensazione è andata a scemare, e insieme a ciò c'è stato un lieve miglioramento delle erezioni.
Sto anche intraprendendo un percorso con una terapeuta ma, seppur non abbiamo ancora un quadro definito della situazione, lei è piuttosto scettica che la questione possa essere iniziata come psicologica (prima di questa situazione non avevo mai avuto problemi nei rapporti, e anche la mancanza di erezioni al mattino è emblematica).
Allo stato attuale di cose, continuo ad avere questa sensazione di intorpidimento del pene e dei testicoli (ci tengo a precisare che il testicolo sinistro è leggermente gonfio), fastidio al basso addome ed enormi difficoltà a raggiungere erezioni complete, e logicamente a mantenerle.
Io con la testa ho uan voglia matta di poter finalmente riavere un buon rapporto sessuale, ma il fisico va completamente per fatti suoi.
A fine mese avrò una visita con un andrologo specializzato, ma mi farebbe piacere avere qualche blanda indicazione da parte vostra.
Come capirete non è un periodo d'oro.
Grazie per la vostra attenzione.
[#1]
Gentile lettore,
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo attuale problema clinico e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico e poi fare anche una corretta prognosi.
Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste problematiche sessuali, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gli articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agli indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
Altri suggerimenti infine li può trovare anche sul mio storico libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.
https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551
Un cordiale saluto.
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo attuale problema clinico e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico e poi fare anche una corretta prognosi.
Se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste problematiche sessuali, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gli articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agli indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
Altri suggerimenti infine li può trovare anche sul mio storico libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.
https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 974 visite dal 08/03/2021.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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