Ipertensione e fuga venosa

Buonasera, sono un uomo di quasi 33 anni e da sempre ho sofferto di disfunzione erettile.
Più che altro il mio problema è quello di riuscire a mantenere l'erezione, nel senso che la ottengo ma senza una stimolazione manuale frequente tendo a perderla.
Purtroppo negli anni le cose sono peggiorate e all età di 29 ho scoperto di essere iperteso.
Mi sono messo in cura con il lobivon da 5 mg perché ho anche la frequenza cardiaca elevata e le mie erezioni sono inevitabilmente peggiorate.
Attualmemte sto assumendo cialis da 5 mg tutti i giorni e il rabestrom da 100 mg al momento del rapporto.
Purtroppo spesso non funzionano, o meglio i miei rapporti sessuali sono divenuti un terno all'otto.
Ho di recente fatto un ecocolor doppler il quale non ha evidenziato nulla se non una live disfunzione venocclusiva dovuta secondo lamdrologo a fattore adrenergico.
Vi chiedo che correlazione ce tra fuga venosa e ipertensione?
Come si fa a stabilire se questa fuga venosa c'è e se è di natura fisica oppure psichica?
Quali analisi bisogna fare?
Infine ci chiedo che tipo di terapie posso fare per avere rapporti sessuali visto che queste orali praticamente non funzionano?
Grazie mille, chiedo scusa per le numerose domande
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 1.6k 40
L' ipertensione è tra i fattori di rischio cardiovascolari maggiormente implicati del deficit erettile e sicuramente ha peggiorato un deficit erettile venocclusivo.
L' ecodoppler penieno rigiscan etc ci permettono di fare diagnosi.
Se non risponde alla terapia medica si può ricorrere alla terapia chirurgica legatura venosa o protesi o entrambi.
Cordiali saluti.

Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma

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Utente
Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la risposta. In effetti ho eseguito di recente un ecocolor doppler penieno dinamico, il medico non ha rilevato nulla se non una lieve disfunzione venocclusiva ascrivibile a fattore adrenergico. Sinceramente ho le idee un po' confuse perche ' non so come risolvere il problema è soprattutto quali altre analisi fare. Esattamente cosa significa lieve disfunzione venocclusiva ascrivibile a fattore adrenergico? Quali altre analisi si potrei fare? Il medico che ha eseguito l'eco non ha riscontrato nulla ma io questo problema ce l ' ho. Grazie per la disponibilità
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 1.6k 40
Ho già risposto!
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Utente
Utente
La ringrazio ma Veramente non mi ha risposto. Lei parla di disfunzione venocclusiva ovvero di fuga venosa e problemi arteriosi e vascolari causati dalla ipertensione al pene. Nell ecocolor che ho fatto recentemente non e' stato riscontrato nessuno di questi problemi, ma solo una fuga venosa dovuta a fattori ansiosi. Per questo chiedevo eventuali altri analisi da fare. Quali possono essere? Lei mi parla di un problema fisico mentre l'esito del eco suggerisce un approccio psicosessuilogico. Capisce bene che c'è un po' di differenza tra le due cose...
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 1.6k 40
Ho scritto Rigiscan.
Ma anche l' ecodoppler andrebbe visto bene dosaggio PGE1 lttenuti valori vps e.vtd ottenuti etc...
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Utente
Utente
Quindi sarebbe opportuno ripetere un ecocolor a dosaggi più significativi ed un rigiscan? La ringrazio di nuovo
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 1.6k 40
Certamente.
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Utente
Utente
Buonasera, scusate se torno a disturbarvi, ho di recente eseguito degli esami per valutare meglio la mia situazione presso un famoso centro specialistico di Milano. Rigiscan notturno per tre notti, Ecocolordoppler Penieno Dinamico e Basale, GSA (per la sensibilità dei genitiali) e Vss. Purtroppo tutti questi esami non hanno evidenziato anomalie a livello fisico, se non una scarsa risposta al caverjet, in effetti non ho avuto una risposta soddisfacente nemmeno con 7.5mg, ma solo una tumescenza. Vorrei pertanto chiedere, che cosa posso fare? Non riesco più ad avere erezioni soddisfacenti ne ad avere rapporti sessuali, tutte e volte che ci provo l'erezione dura poco e durante la penetrazione spesso la perdo. Sono veramente disperato. Secondo voi è davvero il caso di ricorrere ad una protesi?
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 1.6k 40
7,5 di PagE1 e' poco può non essere diagnostico in caso di mancata risposta di passa a 10 e poi aumento fino a 20.
Solo così si può dire se trattasi di problema vascolare o meno.
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Utente
Utente
Buonasera la ringrazio di nuovo per la risposta, quindi se ho capito bene qualora si tratti di un problema psicologico il soggetto dovrebbe comunque rispondere a iniezioni di pge tra i 10 e i 20 mg giusto? Mentre qualora non rispondesse si può trattare probablimente di un problema organico? La ringrazio ldi nuovo ma le sarei grato se rispondesse a questo mio ultimo quesito.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
non vi è un dosaggio "certo" che differenzi tra causa fisica e psicogena: la testa è più forte dei farmaci! Quindi l'esito dell'iniezione del farmaco va interpretato alla luce del quadro clinico. Comunque il messaggio è che oggi ci sono sempre delle risposte valide alla difficoltà di erezione: anche casi avanzati possono avere una soluzione brillante con la protesi penitenza.
Cordialmente,

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Andrologo, Chirurgo plastico 1.6k 40
Si ...ha capito bene....
Come detto l' ecodoppler penineo dinamico è l' esame gold standard.
Nei casi di deficit erettile organico non responder ai farmaci per bocca o PGE1 trova indicazione l' impianto di protesi peniena.
Saluti.
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Utente
Utente
Buongiorno grazie a entrambi per le risposte. Per il dottor Pescatori avrei una domanda : considerando che le iniezioni non sono dirimenti come si distingue allora una causa fisica da una psicogena? io ho fatto praticamente tutte le analisi possibili e non è stato trovato nulla di anomalo, solamente che ho delle risposte insufficienti ai farmaci orali e alle iniezioni di prostaglandine(fino ad ora fatte a 7.5).Non so più che cosa pensare ne cosa fare. Grazie di nuovo
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Per distinguere tra vera fuga venosa e cause psicogene innanzitutto è importante il colloquio clinico, poi l'età (alla sua è abbastanza poco probabile vi sia una vera fuga venosa), la presenza o meno di fattori rischio vascolari, per citare i principali fattori.
Se il RigiScan ha avuto buoni risultati ciò ulteriormente induce ad escludere una causa fisica.
Attenzione a non inseguire a tutti i costi l' "indagine perfetta", piuttosto si adoperi per individuare un Andrologo di fiducia a cui affidarsi.
Cordialmente,
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