Varicocele, epididimite o infezione?
Gentili dottori,
È da un po' di giorni che ho dolore ai testicoli.
Il fatto è che il dolore riguarda principalmente il testicolo sx, ma di volta in volta si trasferisce anche al dx.
Il dolore però è sopportabile, cioè è come se ci fosse un dito poggiato.
Al tempo stesso però, quando è un po' più forte, il fastidio si trasferisce anche sulla coscia interna, ma penso sia normale.
Inoltre nell'uretra, dopo aver urinato, rimane qualche gocciolina che puntualmente esce dopo un po', quando cioè son tornato a svolgere le mie attività. Stessa cosa con lo sperma; ovvero dopo essermi masturbato un po' di sperma rimane dentro, fuoriuscendo dopo. La fuoriuscita di urina e di sperma dopo la minzione/masturbazione sono problemi che ho quasi sempre avuto, ma ultimamente mi rendo conto che non è più come prima, cioè le quantità che escono sono un po' di più distribuite su un po' più di tempo.
Guardando lo scroto noto un gonfiore sul lato sx.
Raramente sento anche bruciore sul glande o sulla parte finale dell'uretra.
Devo dire però che con la tachipirina mille il dolore sparisce per un giorno, per poi ripresentarsi e se sto a riposo, il dolore passa autonomamente.
In passato ho fatto diversi esami ecografici per lo stesso problema, l'ultimo risalente ad un anno fa (ottobre 2019) e risulta idrocele sx di modesta entità e varicocele sx di terzo grado secondo Sarteschi.
Nonostante ciò con cure antibiotiche è passato tutto.
Altro problema, che non so se sia correlato a quello precedente, è che sul prepuzio a volte rimangono dei pezzettini di pelle del glande.
Quando il pene è in erezione infatti riesco a vedere che il glande è screpolato.
A Novembre 2019 il dermatologo mi ha diagnosticato la balanite, (perché avevo difficoltà a far scorrere il prepuzio sul glande) la quale è stata curata con determinati farmaci.
Quello che Vi chiedo è quindi:
- La condizione che vivo adesso è un peggioramento della condizione passata?
- È possibile curare con antibiotici senza subire operazioni?
Informo inoltre che ultimamente non ho avuto rapporti sessuali, per cui escluderei le malattie sessualmente trasmissibili.
Per ultimo dichiaro che ho una vita molto sedentaria, non faccio attività fisica e sto quasi sempre seduto.
In attesa di risposta, ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
È da un po' di giorni che ho dolore ai testicoli.
Il fatto è che il dolore riguarda principalmente il testicolo sx, ma di volta in volta si trasferisce anche al dx.
Il dolore però è sopportabile, cioè è come se ci fosse un dito poggiato.
Al tempo stesso però, quando è un po' più forte, il fastidio si trasferisce anche sulla coscia interna, ma penso sia normale.
Inoltre nell'uretra, dopo aver urinato, rimane qualche gocciolina che puntualmente esce dopo un po', quando cioè son tornato a svolgere le mie attività. Stessa cosa con lo sperma; ovvero dopo essermi masturbato un po' di sperma rimane dentro, fuoriuscendo dopo. La fuoriuscita di urina e di sperma dopo la minzione/masturbazione sono problemi che ho quasi sempre avuto, ma ultimamente mi rendo conto che non è più come prima, cioè le quantità che escono sono un po' di più distribuite su un po' più di tempo.
Guardando lo scroto noto un gonfiore sul lato sx.
Raramente sento anche bruciore sul glande o sulla parte finale dell'uretra.
Devo dire però che con la tachipirina mille il dolore sparisce per un giorno, per poi ripresentarsi e se sto a riposo, il dolore passa autonomamente.
In passato ho fatto diversi esami ecografici per lo stesso problema, l'ultimo risalente ad un anno fa (ottobre 2019) e risulta idrocele sx di modesta entità e varicocele sx di terzo grado secondo Sarteschi.
Nonostante ciò con cure antibiotiche è passato tutto.
Altro problema, che non so se sia correlato a quello precedente, è che sul prepuzio a volte rimangono dei pezzettini di pelle del glande.
Quando il pene è in erezione infatti riesco a vedere che il glande è screpolato.
A Novembre 2019 il dermatologo mi ha diagnosticato la balanite, (perché avevo difficoltà a far scorrere il prepuzio sul glande) la quale è stata curata con determinati farmaci.
Quello che Vi chiedo è quindi:
- La condizione che vivo adesso è un peggioramento della condizione passata?
- È possibile curare con antibiotici senza subire operazioni?
Informo inoltre che ultimamente non ho avuto rapporti sessuali, per cui escluderei le malattie sessualmente trasmissibili.
Per ultimo dichiaro che ho una vita molto sedentaria, non faccio attività fisica e sto quasi sempre seduto.
In attesa di risposta, ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile lettore,
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo attuale problema clinico e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico e poi fare anche una corretta prognosi.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo ed aspettare quello che lui ci dirà a valutazione clinica terminata.
Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su queste problematiche di natura andro-urologica le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/196-la-prevenzione-andrologica-nell-eta-pediatrica-e-puberale.html
Qui potrà trovare tutte le raccomandazioni su come fare correttamente l'autopalpazione del testicolo.
Altri suggerimenti infine li può trovare anche sul mio storico libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.
https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551
Un cordiale saluto.
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo attuale problema clinico e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico e poi fare anche una corretta prognosi.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo ed aspettare quello che lui ci dirà a valutazione clinica terminata.
Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su queste problematiche di natura andro-urologica le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/196-la-prevenzione-andrologica-nell-eta-pediatrica-e-puberale.html
Qui potrà trovare tutte le raccomandazioni su come fare correttamente l'autopalpazione del testicolo.
Altri suggerimenti infine li può trovare anche sul mio storico libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro - Pisa.
https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 643 visite dal 19/10/2020.
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